Crisi mutui: il signoraggio questo sconosciuto 3 – la moneta

La Ban­ca d’I­ta­lia SPA, ma nomi­nal­men­te Isti­tu­to di dirit­to pub­bli­co, è l’u­ni­co orga­no (pub­bli­co o pri­va­to) a dete­ne­re il dirit­to di stam­pa­re ban­co­no­te in Italia.

Ormai da mol­to tem­po la car­ta stam­pa­te cir­co­lan­te non ha più alcu­na cor­ri­spon­den­za con la riser­va auri­fe­ra del pae­se, e quin­di la stes­sa Ban­ca d’I­ta­lia si è tra­sfor­ma­ta di fat­to nel­l’u­ni­co pro­prie­ta­rio del­le ban­co­no­te e del­la mone­ta cir­co­lan­ti. Una vol­ta infat­ti tro­va­va­mo scrit­to sul­le ban­co­no­te: “Repub­bli­ca Ita­lia­na, Lire 1.000, paga­bi­li a vista al por­ta­to­re”. Il che signi­fi­ca­va che se ti pre­sen­ta­vi in ban­ca ave­vi il dirit­to di esi­ge­re in cam­bio di quel­la ban­co­no­ta, l’e­qui­va­len­te in oro, custo­di­to in nome del popo­lo ita­lia­no nel­le cas­sa­for­ti del­lo stato.

Oggi ovvia­men­te non è più così. Anche per­chè sugli Euro non tro­va­te più scrit­to “Repub­bli­ca Ita­lia­na” ma “Ban­ca d’I­ta­lia”, e la scrit­ta “paga­bi­li a vista al por­ta­to­re”, non esi­ste più.

Quin­di abbia­mo del dena­ro cir­co­lan­te, di pro­prie­tà del­la Ban­ca d’I­ta­lia, che in teo­ria dovreb­be esse­re un Isti­tu­to pub­bli­co, ma che a tut­ti gli effet­ti è una socie­tà per azio­ni i cui azio­ni­sti sono le Ban­che elen­ca­te nel post pre­ce­den­te. La repub­bli­ca ita­lia­na non c’en­tra più nul­la, e la con­ver­ti­bi­li­tà in oro del­la car­ta mone­ta è sta­ta spaz­za­ta via.

Quin­di quan­do voi pen­sa­te di anda­re in giro con del dena­ro vostro, di fat­to sba­glia­te. Per­chè alla fine ogni sin­go­la ban­co­no­ta (com­pre­se quel­le in nostro pos­ses­so) è di pro­prie­tà del­la Ban­ca d’Italia.

La Ban­ca d’I­ta­lia stam­pa dei pez­zi di car­ta, e li immet­te in cir­co­la­zio­ne. Ecco come nasce il dena­ro. Ma qui c’è il secon­do pas­sag­gio. Le ban­co­no­te non ven­go­no distri­bui­te in piaz­za, ma ero­ga­te tra­mi­te il Mini­ste­ro del Teso­ro, il qua­le le acqui­sta da Ban­ki­ta­lia, for­nen­do in cam­bio beni (fon­di, cer­ti­fi­ca­ti…) equi­va­len­ti. Ma quan­to paga il mini­ste­ro del­l’In­ter­no una ban­co­no­ta da 100 Euro? La rispo­sta è: 102,5 Euro. Quei due euro e mez­zo in più sono il dirit­to di signo­rag­gio, eser­ci­ta­to da Bankitalia.

Quin­di rias­su­men­do: Ban­ki­ta­lia crea dena­ro dal nul­la, lo stam­pa con una spe­sa pari a cir­ca tren­ta cen­te­si­mi per ban­co­no­ta, e lo ven­de allo sta­to per un valo­re nomi­na­le N, per il qua­le lo Sta­to si inde­bi­ta ver­so ban­ki­ta­lia per N+2,5.

Ma lo Sta­to non esi­ste come per­so­na fisi­ca. E’ una per­so­na giu­ri­di­ca, fit­ti­zia, che rap­pre­sen­ta l’in­sie­me dei cit­ta­di­ni italiani.

Quin­di con l’at­to stes­so di rice­ve­re dena­ro da ban­ki­ta­lia, noi ci inde­bi­tia­mo non appe­na ci pas­sa una ban­co­no­ta tra le mani.

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