Women on Waves (WOW) – Una nave per abortire in acque internazionali. Alla faccia dei moralisti.

La noti­zia sul­l’ANSA di ieri.

Women on Waves è una socie­tà sen­za fini di lucro, con sede ad Amster­dam. Si occu­pa­no prin­ci­pal­men­te di difen­de­re atti­va­men­te i dirit­ti di quel­le don­ne che cre­do­no nel­la liber­tà di ave­re un figlio quan­do, come e se gli pare.

Io non sono uno a favo­re del­le Onlus nor­mal­men­te. Ma in que­sto caso fac­cio un’eccezione.

In un’eu­ro­pa in cui il mora­li­smo cat­to­li­co sta arri­van­do a livel­li a vol­te insop­por­ta­bi­li e in cui abor­ti­re, a cau­sa del­le leg­gi avver­se e di quel­la cate­go­ria di per­so­ne cui non asse­gno un epi­te­to, tan­to non ser­ve… que­sti signo­ri han­no una nave, una cli­ni­ca gal­leg­gian­te su cui una don­na che non può abor­ti­re nel pro­prio pae­se per pro­ble­mi lega­li si può imbar­ca­re, ed effet­tua­re l’in­ter­ven­to in acque inter­na­zio­na­li, dove nes­sun gover­no è sovrano.

E dove può deci­de­re in tut­ta liber­tà e sicu­rez­za di inter­rom­pe­re una gra­vi­dan­za indesiderata.

In Ita­lia la leg­ge vie­ne con­ti­nua­men­te attac­ca­ta dal vati­ca­no e dai cat­to­li­ci, oltre che da quei poli­ti­ci che dei voti cat­to­li­ci van­no a cac­cia come set­ter irlan­de­si all’u­sta del­la fagiana.
L’in­ter­ven­to di IVG vie­ne osta­co­la­to in tut­ti i modi da medi­ci obiet­to­ri, e dal­la più com­ple­ta disin­for­ma­zio­ne, tan­to che gli inter­ven­ti clan­de­sti­ni stan­no sem­pre più aumen­tan­do, con le ovvie rica­du­te sani­ta­rie sul­le pove­rac­ce che per un moti­vo o un altro sono costret­te a ricor­re­re all’illegalità.

Alme­no sul­la nave di Women on Waves l’as­si­sten­za e tut­te le cor­ret­te pras­si medi­che e chi­rur­gi­che sono assicurate.

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