Il post è su giornalettismo.com. Due ragazzi in Croazia, Niksa e Marko, creano un gruppo su facebook, parlano del primo ministro Ivo Sanader. Il primo dei due pubblica un fotomontaggio che da tempo circola sulla rete, in cui la faccia del primo ministro viene messa su una divisa nazista. Ecco la foto:
Il ragazzo non l’ha realizzata, non l’ha fabbricata, l’ha solo riportata, ma viene ugualmente arrestato, interrogato e trattenuto. Gli vengono sequestrati computer e cellulare.
Poi non avendo trovato proprio nulla, nemmeno un lurido straccio di prova (e mi pare ovvio… il povero cristo non aveva FATTO proprio nulla), viene rilasciato.
Non prima però di averlo sputtanato a morte a livello mediatico, accusandolo di trascorsi criminali, di essere uno spacciatore e di varie altre nefandezze.
Leggetevi il post sopra citato. E’ veramente esemplare.
Serve a capire cosa succede quando una popolazione si addormenta, si adegua, lascia passare le piccole ingiustizie nel nome del quieto vivere, lasciando piano piano sempre meno spazio alla propria libertà nel nome di un garantismo, dell’ordine pubblico, della presunta sicurezza nazionale.
Tutte le classiche balle con cui un governo rosica sempre di più libertà ai propri cittadini.
Certo, è successo in Croazia… per ora.
Tag Technorati: Croazia, Facebook, Repressione, Regime
Arrestato per aver scritto su Facebook. Succede in Croazia… per ora.
Il post è su giornalettismo.com. Due ragazzi in Croazia, Niksa e Marko, creano un gruppo su facebook, parlano del primo ministro Ivo Sanader. Il primo dei due pubblica un fotomontaggio che da tempo circola sulla rete, in cui la faccia del primo ministro viene messa su una divisa nazista. Ecco la foto:
Il ragazzo non l’ha realizzata, non l’ha fabbricata, l’ha solo riportata, ma viene ugualmente arrestato, interrogato e trattenuto. Gli vengono sequestrati computer e cellulare.
Poi non avendo trovato proprio nulla, nemmeno un lurido straccio di prova (e mi pare ovvio… il povero cristo non aveva FATTO proprio nulla), viene rilasciato.
Non prima però di averlo sputtanato a morte a livello mediatico, accusandolo di trascorsi criminali, di essere uno spacciatore e di varie altre nefandezze.
Leggetevi il post sopra citato. E’ veramente esemplare.
Serve a capire cosa succede quando una popolazione si addormenta, si adegua, lascia passare le piccole ingiustizie nel nome del quieto vivere, lasciando piano piano sempre meno spazio alla propria libertà nel nome di un garantismo, dell’ordine pubblico, della presunta sicurezza nazionale.
Tutte le classiche balle con cui un governo rosica sempre di più libertà ai propri cittadini.
Certo, è successo in Croazia… per ora.
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