Ricerca della verità: cos’è la vibrazione 4
La vibrazione è dunque qualcosa che può a tutti gli effetti essere considerata sia il mezzo di trasporto di una qualità che una qualità essa stessa. A vibrazione più rapida corrisponde un livello più alto di energia, e una qualità genericamente più raffinata.
Quando un essere umano raffina la propria capacità di percezione, mediante le opportune tecniche e procedimenti, diviene progressivamente consapevole di vibrazioni a loro volta più raffinate, come una radio che progressivamente espande la propria capacità di ricezione su bande di frequenza più elevate.
Questo porta invariabilmente a cogliere realtà che ordinariamente rimangono completamente nascoste ai sensi ordinari. In più, le frequenze di cui stiamo parlando non sono neppure nelle bande abitualmente esplorate dagli strumenti a nostra disposizione.
Per continuare ad usare il paragone della radio, sarebbe come cercare di ricevere una trasmissione TV, utilizzando una comune radio FM; la natura completamente differente del segnale video ne rende impossibile la ricezione e la decodifica da parte di un apparecchio radio, pur trattandosi alla fine sempre di trasmissioni di energia e di relative modulazioni.
Di fatto l’essere umano è strutturato per la percezione di bande di frequenza molto più estese di quanto non sia consapevole. Vibrazioni che pervadono il suo spazio di esperienza esattamente come il segnale di una rete senza fili.
Noi siamo soggetti all’influenza di queste vibrazioni, anche se mediamente ci limitiamo a subirne gli effetti, senza rendercene conto.
Riassumendo, tutto è fatto di energia. La materia, lo spazio, le onde radio, la luce… tutto quanto alla fine è riconducibile a stati diversi di un’energia indifferenziata all’origine, che con l’aumentare del suo livello di complicazione, assume configurazioni, qualità e vibrazioni diverse.
Certo, vi è una differenza fondamentale tra la vibrazione della materia e quella di tutto il resto, allo stesso modo di un’isoterma nell’acqua, che impedisce il passaggio dei suoni tra la parte inferiore e quella superiore, c’è una specie di barriera tra lo stato fisico dell’energia e quello più sottile, una differenza che impedisce la percezione di quest’ultima con strumenti di quella inferiore.
Ma l’uomo ha al proprio interno la possibilità di percepire questa differenza, e quindi di percepire la presenza di qualcos’altro. Sono solo la sua tommasea ignoranza e la sua innata superbia che lo portano a dire che non c’è null’altro oltre a ciò che può percepire.
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