Superficializzare per sovvertire: il sesso

Credo sia la cosa più facile da vedere. Forse non per i giovanissimi, ma per chi ha qualche primavera in più sulle spalle, si.
Il sesso è il motore dell’evoluzione umana. E non solo nell’accezione dello sfregamento del coso nella cosa. Il sesso è in ogni cosa, inteso come tendenza all’unione, alla fusione, al piacere. E guarda caso è proprio la cosa che tutte, ma proprio tutte, le religioni tendono a castrare. Per quanto riguarda le due maggiori, Islam e Cattolicesimo, nella figura della donna.
Castrare il sesso significa castrare la tendenza all’unità. E castrare questa tendenza significa portare dritti dritti al suo opposto, la separazione. Se è vero che il concetto stesso di separazione è illusorio, è altrettanto vero infatti che qui e ora, in quello che come viene definit0 da Richard Bach un
hic et nunc irrinunciabile
la separazione ha purtroppo qualche effetto tangibile.
Se tutto è uno, se Dio è tutto, allora non esiste nulla al di fuori di questo “tutto” e quindi non può esistere qualcosa di realmente diverso, diviso da qualcos’altro. Ma è anche vero che qui ed ora, l’unità è a malapena qualcosa di più di una testata giornalistica.
Chi detiene il potere, per un motivo o per un altro, non ha di certo alcuno stimolo a far si che tal potere risulti illusorio e quindi effimero. Ecco da cosa deriva l’instancabile opera delle religioni contro la figura femminile: dalla profonda conoscenza del fatto che in essa è nascosto un segreto che permetterebbe a questa umanità di produrre un vero salto evolutivo, una vera “rivoluzione culturale”.
Ma dato che il sesso è e rimane una delle pulsioni meno controllabili (grazie al cielo) dell’essere umano, quale miglior modo per controllarlo che renderlo talmente superficiale che non servirà più a nessuno?
Oggi il sesso è divenuto qualcosa di molto vicino all’andare in pizzeria: il soddisfacimento di un prurito e nulla più.
Ma al di là del piacere fisico il sesso, che si voglia o no, è qualcosa di molto diverso. E’ unione tra due esseri. In un modo o nell’altro, in un rapporto sessuale si finisce col toccarsi veramente. Più o meno in profondità, d’accordo, ma il tocco c’è. Non si può negare, sempre che uno se ne accorga, ovviamente.
Ecco che allora superficializzare il sesso, renderlo qualcosa di commerciale, unicamente riferito all’atto fisico, è il modo migliore per impedire a uomini e donne l’accesso a qualcosa di diverso, qualcosa che veramente gli potrebbe cambiare la vita!
E questo, consentitemi, è veramente un crimine!

Reprimere per sovvertire:
Caro Franz, condivido molto questo articolo e sono contenta che tu l’abbia scritto e con tale esplicita chiarezza. Tuttavia ci sono un paio di frasi che si intonano molto col sentire maschile ma molto poco con la visione femminile. Scrivi che questa pulsione viene controllata rendendola superficiale; che il sesso è diventato come andare in pizzeria. Sai che ti dico? Magari!!!
Alle donne invece viene fatto sentire come una cosa sbagliata, di cui vergognarsi, oppure come un obbligo coniugale; o, ancora, può diventare un’arma di ricatto… Beh, con questi presupposti non si va molto lontano in effetti. Se a una donna piace un uomo, anche il pensarlo può diventare un vero dramma: il desiderio si mescola facilmente a sensi di colpa e paure. Soprattutto se si pensa alle possibili conseguenze che, ti assicuro, non è escluso che ci siano. I casi di molestie, minacce e ritorsioni sono sempre più frequenti. Anche se non si capisce secondo quale logica molti uomini si sentano autorizzati a simili comportamenti nei confronti delle donne (soprattutto quelle che, a detta loro, avrebbero amato) tuttavia accade… E sempre più spesso non sanno esimersi dall’umiliarle, screditarle, prevaricare, abusare.
Bene, per questa sera credo di essermi sfogata abbastanza!!!
Non me ne vogliano tutti gli uomini che non fanno parte di questa categoria di scimmioni evoluti solo nell’aspetto…
La tua osservazione era un lato che avrei sviluppato in un prossimo post. Peraltro se ci fai caso, è un po’ che vado sostenendo ciò che dici.
E comunque gli aspetti di castrazione della donna fanno sempre parte del sovvertire, anche se non del superficializzare.
In ogni modo, se provi a guardare alcune generazioni recenti, scoprirai che le donne, in questo caso poco più che adolescenti, cascano più nella categoria della pizza che in quella della castrazione.
Infine concludo, con giusto un piccolo appunto.
Guarda che di donne perfide anche più degli uomini… pardon… cinghiali che descrivi, ce ne sono in giro… ma parecchie. Credimi.
Marx ha sbagliato tutto: la molla che muove il mondo è il sesso! 🙂
Credo che in qualche modo lo sapesse anche lui! Grazie del passaggio!
Se Umberto Veronesi ti legge va in estasi: scrive anche lui spesso la stessa cosa!!! E non è che abbiate tutti i torti, anzi! 🙂
E, per rispondere a Franz: assolutamente si, è pieno di perfide ed è anche pieno di autolesioniste.
Le perfide non hanno proprio nulla da imparare dagli uomini cinghiali… Forse scimmiottano l’uomo rude e volgare nelle sue esternazioni peggiori, o forse nascondono uno spirito di rivalsa, più probabilmente il loro è un comportamento dettato da stupidità e ignoranza (come del resto lo è per gli uomini, quelli cinghiai).
Poi ci sono le autolesioniste… quelle proprio non le capisco, quelle che si comportano da nemiche delle stesse donne denunciando qualsiasi comportamento “non consono” (secondo la visione bigotta finto moralista)…
Anche qui gioca una buona dose di ignoranza e, io credo, di frustrazione. Poi è vero che fra i giovani il sesso si riduce ad un passatempo come un altro, scollegato dall’aspetto più intimo, affettivo. Si fa sesso senza interazione, senza corteggiamento, senza complicità, senza amore. Un sesso vuoto… ma io non sarei così dura con loro, forse i giovani hanno bisogno di un tempo
per maturare e i loro ormoni invece sono in fase esplosiva…
E comunque resto dell’idea che la superficializzazione sia meno grave (nel senso che produce meno danni rispetto al senso di unità a cui fai riferimento) della repressione!
Buona notte a tutti. E sempre un vero piacere dialogare con voi 🙂
Val
Forse aveva ragione Freud? Che dite? Che dici Franz?
Secondo me Freud era un onanista.
Il romanticismo si è perso per strada, tra gli adulti, come tra gli adolescenti. Sarebbe bello ritornasse, come la possibilità di esprimere una sessualità potente e non di veloce consumo, senza prima o poi venire giudicate o giudicarsi! Credo sia la più fantastica di questo mondo! Vero anche che manca fantasia e di uomini che lo sappiano praticare intensamente donando piacere ne ho trovati pochi! Come una volta mi disse aun’amico, io dico spesso a mio figlio: “Venera la tua donna e in questo modo trarrai il massimo piacere per entrambi!” Vero, sante parole!! Apriti e una donna ti si aprirà. Ma per cortesia fatelo come dio comanda! Con una degna preparazione, magari una bella musica di sottofondo, classica o quella che vi piace, preparatevi con dei massaggi, con del cibo leggero, ma piacevole e guardatevi negli occhi o socchiudeteli se vi piace, ma vivete questa meravigliosa unità.
Inutile dire che per le donne un buon intimo aiuta!
Ecco…se le donne esprimessero tutto questo, quanta felicità ci sarebbe di più nel mondo. E…se le donne imparassero a osservarsi, nel loro complesso mondo interiore, beh…lì ci sarebbe la vera rivoluzione! Purtroppo di iene ce n’è. Ed io…spesso preferisco interagire con gli uomini, sul lavoro in particolare!
Buon…piacere a tutti!