Paperelle vibranti sequestrate alla Coin. Erano troppo vicine alla chiesa.
E con questo signori, sappiate che non c’è solo l’Islam di cui preoccuparsi, ma anche del cattolicesimo.
Accade in Italia, a Firenze. La notizia è sul Corriere. Alla locale Coin sono in vendita delle paperelle, come quelle della foto. La loro unica colpa? Quella di essere “vibranti”. Insomma sono dei vibratori a forma di papera.
Spunta una cliente bigotta che, non si sa sulla base di cosa, protesta perchè tali oggetti sono esposti in un magazzino ed ecco che il sindaco Graziano Cioni fa scattare il sequestro.
Ma dico, vi rendete conto? Cosa cazzo c’era di scandaloso in questa cazzo di papera? Niente!
Fosse stata una papera con una bernarda in bella vista o una minchia da esposizione, potrei al limite capire. Ma l’oggetto è proprio quello che è: una fottuta papera di plastica.
Qui il sequestro è scattato non per l’oscenità dell’oggetto, ma su quella presunta dell’altrettanto presunto uso erotico, e il tutto perchè la beghina locale ha protestato.
E invece di mandarla a quel paese come si meriterebbe, il sindaco Graziano Cioni ha pensato bene di darle corda. Qui siamo peggio che in Iran!
Se andate a Firenze, fate attenzione a passare vicino a una chiesa con il cellulare in modalità vibrazione.… potrebbero sequestrarvelo!
forse la signorotta bigotta in questione ne aveva comprata una e, mentre la usava sulla sua patacca ferruginosa, mentre era sul più bello, la paperottola vibrante si è rotta: da qui la sua arranbiatura…
Sicuramente per presumere il presunto doveva avere una certa esperienza
…presunta… per l’appunto!
quanto meno, per fortuna, Cioni non e’ sindaco…
Ostrega! Chiedo venia! Hai ragione, si tratta dell’assessore alla sicurezza!
Beh il bigottismo non ha più limiti, che vi aspettavate??? Poi se fuori dal suoco luogo di preghiera fai tutt’altro va sempre bene.…