Psicofarmaci per bambini, Strattera e ADHD: sorpresa… non hanno effetti, se non quelli collaterali (tipo arrestare la crescita)
Ricevo e volentieri giro un comunicato stampa dell’Associazione “Giù le mani dai bambini”. L’ho verificato e trovato anche l’articolo originale del Washington Post che potete scaricare qui.
E’ tutto vero: gli psicofarmaci somministrati ai bambini iperattivi sono inutili nel medio termine, l’unica cosa che “garantiscono” sul lungo periodo sono gli effetti collaterali, come l’arresto della crescita, l’impotenza e un sacco di altre cosucce simpatiche.
“Precedenti ricercatori hanno sfruttato il loro prestigio accademico per mettere in imbarazzo tutti i colleghi che avevano dubbi sulle vecchie ricerche favorevoli agli psicofarmaci, e questo ha portato tutti gli addetti del settore ad operare per anni sulla base di convinzioni errate, facendo impennare le prescrizioni.
William Pelham (Capo dello staff di ricercatori, della State University)
Queste molecole sul medio-lungo periodo non valgono più di qualunque terapia non farmacologica. Ci sono i rischi, non ci sono i risultati: che gli specialisti smettano di fare – consapevolmente o meno - gli interessi delle multinazionali, ed inizino a fare gli interessi dei bambini”
Poma (Giù le Mani dai Bambini)
Nel mese di agosto 2007 i ricercatori presentarono i primi dati di verifica a distanza di tempo, i quali non hanno mostrato differenze di comportamento fra bambini medicalizzati e non medicalizzati. Inoltre i bambini che hanno assunto psicofarmaci per 36 mesi presentano una statura di 2,5 cm e un peso di circa 2,7 kg inferiore alla media dei bambini che non hanno ricevuto cure farmacologiche.
Io personalmente sono stufo di leggere notizie di questo tipo, e mi chiedo come possano esserci ancora in giro dei genitori che accettano di drogare i loro figli con della merda di qeusto tipo.
Ma soprattutto mi chiedo come mai in Italia nessun giornale parla di tutto questo!
Buongiorno a tutti, vedo con piacere che questo blog cresce continuamente in qualità e… “stile”, e non posso che complimentarmi con Franz che, sicuramente, lo segue con non poca fatica e impegno.
Dopo questa sbrodolata, che però mi sentivo proprio di fare, vengo al punto.
Farmaci, psicofarmaci, stress, “vivacità”, bambini; ma anche adulti.
Personalmente vedo un filo comune che unisce tutti questi anelli: un modello di vita assolutamente innaturale unito ad una assoluta mancanza di strumenti adeguati a gestire prima, ed eventualmente modificare poi, gli effetti nefasti che il “logorio della vita moderna”, produce all’essere umano.
Tornando ai bambini, la natura li ha dotati di un’incredibile energia, necessaria a crescere e a “scoprire” il mondo a tutti i livelli che sono da essi sperimentabili.
Non solo quindi esplorazioni dell’ignoto fisico, ma anche emozionale, mentale, relazionale eccetera.
Energia che non va soffocata, ma semmai va direzionata e guidata.
Dall’altra parte, troviamo adulti genitori, già abbondantemente provati e “spenti” da stress di varia origine, che in una società che impone “produttività”, “efficenza”, “just in time”, non lascia spazio, tempo ed energia per la cura della prole.
Per cui vorremmo figli, tranquilli, possibilmente autonomi, che non aggiungano fatica alla fatica.… di vivere!
Peccato che non sono così, peccato che hanno bisogno di correre, di giocare, di muoversi. Che devono avere attenzioni anche di tipo affettivo / emotivo, e (purtroppo per noi) hanno anche una spudorata sensibilità che gli consente di accorgersi se gli “dedichiamo” attenzione, o se li consideriamo per dovere.
E allora che c’è di meglio della pillolina magica, oltere ai videgiochi e la tele loro li calma se si agitano troppo, noi ci carica di buonumore ed energia quando serve.
… Mmmh, avete presente i polli in batteria? Devono produrre, accendersi e spegnersi a seconda delle esigenze aziendali, non rompere i coglioni e fare il loro “dovere”.
Mi stavo dimenticando di una cosa: gli strumenti.
E’ possibile (anche se non certo semplice) gestire gli effetti di questa “vita snaturata” senza pastiglie e goccine… c’è chi ha gli strumenti, ma… bisogna volere e cercare, come un tesoro prezioso, si può; anche se, certo, è più facile non pensarci e prendere le goccine…