Divagazione sull’innamoramento – By Valeria
A volte mi sorge il dubbio che il programma genetico che presiede l’innamoramento non sia funzionale esclusivamente alla procreazione. Se lo fosse, anche gli esseri umani entrerebbero “in calore”, come accade agli animali, e per il tempo strettamente necessario alla fecondazione.
No, per noi ci deve essere qualcos’altro che evidentemente ci sfugge. Qualcosa che ha a che vedere con l’unità di tutti gli esseri, qualcosa di estremamente potente e difficilmente governabile.
Ci sono amori che hanno cambiato il corso della storia, altri che non hanno guardato in faccia alle differenze sociali o di ruolo, che non hanno tenuto conto delle convenienze economiche o di facciata. L’amore mescola tutti con tutti. Che senso avrebbe tutto questo nell’economia dell’universo se lo scopo fosse unicamente la procreazione?
Non c’è nulla quanto l’amore che possa indurci a sconvolgere completamente la nostra vita e magari per dover ammettere, alla fine, che non ne era neppure valsa troppo la pena.
L’amore muove energia, unisce persone che mai si sarebbero avvicinate altrimenti, ci obbliga a sviluppare il nostro lato creativo, a potenziare facoltà che avrebbero potuto rimanere sopite per sempre.
Poi noi, troppo spesso, razionalizziamo tutto e ci sentiamo insicuri e persi di fronte a questo incremento entropico (reale o solo apparente che sia). In fondo opponiamo una resistenza enorme all’innamoramento che, come una gigantesca onda oceanica, tutto ingloba, tutto muove, tutto sconvolge.
Una mia cara amica mi disse un giorno che secondo lei spesso, quando ci innamoriamo, sono dei dettagli a catturarci e crediamo che dietro a quei dettagli, per noi così importanti, ci sia tutto un mondo; mondo che molto spesso non c’è o che non necessariamente risponde a quel che ci aspettavamo di trovare.
Trovo molto interessante questo punto di vista. In fondo si, sono dettagli quasi insignificanti – se paragonati ad una visione complessiva della persona che abbiamo davanti – che ci attraggono.
Quando scegliamo un amico non sono i dettagli a convincerci della bontà di quell’amicizia. Cerchiamo amici che siano in sintonia con noi, che abbiano interessi simili ai nostri, spessore culturale confrontabile, che sappiano esserci vicini, che non tradiscano la nostra fiducia, che ci vogliano bene.
L’innamoramento invece ci capita fra capo e collo, quasi ci impedisce di scegliere, ci offusca la mente, ci rende ostinati, ciechi, come impazziti. E, razionalmente, tutto questo ci sembra non avere alcun senso.
Così rischiamo di irrigidirci e soffrire. E anche tanto!
Noi, con la nostra cultura razionalista e mentale da un lato e molto bigotta e sessuofobica dall’altro, ci ostiniamo a trovare delle ragioni per quell’amore.
In sostanza non comprendiamo perché la gestione delle nostre emozioni possa uscire così tanto dal nostro controllo.
Ma io credo che una ragione per tutto questo ci sia. Credo che qualche volta dovremmo abbandonarci alla vita un po’ di più.
Non nel senso di navigare “a vista”, ma nel senso di imparare a lasciarci trasportare dall’onda, cavalcandola senza temerla; senza farcene travolgere ma nemmeno pretendendo di erigere barriere che sortiscono come unico effetto quello di venire investiti da quel muro d’acqua con tutta la sua forza irrompente.
È un po’ come cercare la stabilità su una tavola da surf trovando equilibrio e traendo forza da ogni profondo respiro del mare.
Ciao Valeria, leggo i tuoi articoli con interesse ed un po’ di ammirazione per il bello stile con cui scrivi. Ti faccio i miei complimenti, riesci ad essere dolcemente poetica senza cadere nel melenso… con un sano pizzico di razionalità analitica. Non male per una donna! (ops… :stupid: )
Ilia
Idiota! :whatever:
:finger:
:smirk:
Ti ringrazio tanto Ilia per il commento!
Ma un dubbio sorge: quella battutaccia sulle donne… non è che in fondo, in fondo… sotto, sotto… la pensi così veramente?
Chiedo lumi, sai, non si sa mai! E comunque, nel caso, sono contenta di sfatare un mito :shake:
Si Ilia, fatti capire. :coffee:
Che sintonia trovo nelle tue parole con ciò che sò e che và detto e sentito, insomma..condiviso…per esser creduto appieno.
In questo momento a bracciate verso l’onda stò dirigendo.
La caduta è da preventivare ma niente è come surfare
perdona un secondo commento ma ora non mi trattengo
del fatto che poeticamente stò descrivendo quanto per te sento
è questa dimostrazione dell’effeto che ha l’amore sull’azione
indubbiamente crea movimento…vita, passione, sentimento
Perchè ciò che ha smosso la passione è la legge dell’atttrazione
nella tua declinazione femminile trovo scintilla d’ispirazione