Bastardi senza gloria: più che altro… bastardi dentro!
Tarantino ci è andato a nozze, ovviamente. Il Tenente Aldo e i suoi uomini, paracadutati nella Francia occupata, scalpano i nazisti uno per uno. E sono bastardi, molto bastardi.
Ben ricostruito (i particolari sono quasi ossessivi), il film avanza a ritmo teso e veloce, tanto da farti dimenticare la lunghezza.
Splatter al punto giusto, le musichette e gli inserti narrati fuori campo tipici di Quentin sono ridotti all’osso ma di fatto sono una firma indispensabile.
Uno dei pochi film degli ultimi anni in cui si osi far vedere la faccia di Hitler che Tarantino si diverte a mostrare come un cretino pazzoide, insieme a un Goebbels magistralmente caratterizzato da Sylvester Groth.
Brad Pitt (Aldo Raine) non brilla per abilità interpretativa nonostante il doppiaggio faccia di tutto per salvarlo, al contrario di Cristoph Waltz nei panni del colonnello Hans Landa, investigatore e addetto alla sicurezza del Fuhrer, che mette in piedi un personaggio di tutto rispetto che alla fine risulta essere l’interprete principale.
Un “pulpettone” ben fatto, in equilibrio precario tra macchiette e personaggi realistici che alla fine non ha nulla da invidiare per ritmo e trama ai più famosi Kill Bill.
Per gli amanti del genere quentiniano sicuramente un boccone goloso.
Per tutti gli altri un buon film.
Lo vedrò.
E mi diletterò a distruggerlo in recensione, che sia bello o brutto, perché voglio vedere se sono capace di parlare male in maniera convincente di un regista che adoro.
Enjoy!