Yngwie Malmsteen: la scala frigia o modale (Heavy E Phrigyan)
Ok, Yngwie fa di tutto per sembrare un rozzo porcellone metallaro. Ma non ci riesce. Perchè quando parla di musica e, soprattutto, la suona, diventa un dio. In questo filmato il nostro da’ libero sfogo ad un autentico inferno di variazioni sulla scala “frigia” o “modale”. Il concetto di questo tipo di successione armonica è di una notevole complicatezza. Immaginate di avere le 7 note su un pianoforte. Ci sono 7 tasti bianchi e, in mezzo, 5 tasti neri.
La normale scala parte, ad esempio, da un Do e termina su quello dell’ottava successiva, procedendo per toni ad eccezione del 3° intervallo e del 7° (vi ricorda nulla?). Nella scala frigia avviene lo stesso ma con una trasposizione dei valori dipendentemente dalla nota di partenza. Il risultato è una sensazione “sdrucciola”, “mancante”, come se la scala scivolasse in qualche modo. In chi ascolta questo genera un senso di aspettativa, di sospensione. Difficile da spiegare. Si fa prima ad ascoltare.
Solito dio!
Non posso comunicare il mio pensiero…
… e non smette di stupire!…
Mi piacerebbe averlo come maestro di musica. Meraviglioso.