Lezione di Norvegese con Mr. B. – By Ilia
Dall’inizio dell’anno stiamo assistendo in Italia ad un’escalation di scandali, arresti, attriti istituzionali, limitazioni della libertà: dalle dichiarazioni di Ciancimino al processo di Palermo, dallo scandalo della protezione civile all’inchiesta di riciclaggio di denaro sporco che ha coinvolto tra i tanti nomi illustri il senatore Di Girolamo, fino agli ultimi eventi che riguardano l’esclusione delle liste del PDL nella provincia di Roma e in Lombardia, per probabile incompetenza dei rappresentanti di lista; senza dimenticare la censura della Rai che, tramite i rappresentati del governo che siedono nel consiglio di amministrazione, ha sospeso alcune delle più seguite trasmissioni di approfondimento giornalistico (Porta a Porta, Annozero, Ballarò, Ultima Parola).
Si ha la sensazione di un Paese che sta implodendo, un Paese dove tutti urlano, si accusano a vicenda, anche tra ipotetici amici ed alleati, pronti sempre a scaricare le responsabilità sugli altri (in particolare i magistrati, in questo ultimo periodo capro espiatorio tirato in ballo ad ogni occasione per recitare il ruolo di vittime perseguitate).
Purtroppo non si sente mai un’assunzione di responsabilità: “Scusate, abbiamo sbagliato, cercheremo di rimediare e di fare meglio la prossima volta”.
Figurarsi!
Non voglio commentare ulteriormente questi episodi: sarebbe rumore in aggiunta a rumore. Desidero invece raccontare un episodio che mi è capitato lunedì scorso durante la lezione di norvegese che seguo qui all’università di Oslo, nel tentativo di imparare un po’ la lingua del Paese i cui mi trovo.
Conversando, in modo informale e leggero, a un certo punto l’insegnate, scherzando, non ricordo nemmeno su cosa, ha nominato Berlusconi, prendendolo come uno stereotipo di egocentrismo un po’ claunesco, con una modalità esibizionista e un po’ furba. Poi, evidentemente ricordandosi che sono italiano, l’unico della classe di circa 15 persone, mi ha guardato tra il divertito e l’imbarazzato e mi ha chiesto scusa, dicendo che non c’era niente di personale.
Ognuno tragga le sue conclusioni.
Davvero interessante questo episodio, almeno per me. Scusate ma, allora che figura di merda che facciamo all’estero e non solo in patria, e chi sà da quanto…
Ciao Ilia, un saluto e buon lavoro. Guillermo
Ciao a tutti !
Guillermo ma te ne sei accorto solo ora!!!!
Noi non abbiamo una classe politica ma di pierini !!
:wow:
….direi, anche, immaturi…profondamente immaturi in gioco-forza di una grave mancanza di conoscenza delle meccaniche di funzionamento della psiche umana e delle ‘leggi’ che governano queste meccaniche…più una totale mancanza di ‘luminosa conoscenza’ e vero ‘potere’…in un abissale carenza di scintillante amore…
… bhe adesso mi sembra che pretendi un po’ troppo! :wow:
E poi non siamo pronti per avere persone illuminate al comando… Mi acconteterei che i nostri politici fossero unn po’ più onesti e un po’ meno arroganti… come succede qui nel nord europa.
Il fatto è che siamo noi ad esprimesre la nostra clase politica, la quale quindi ci rappresenta per quello che siamo, nel bene e nel male. Al di là di prendersela con Berlusconi, che oggi è come sparare sulla croce rossa, dovremmo riflettere su quello che siamo come italiani oggi e comprendere perchè esprimiamo politici di tale basso livello…
:killyou:
Condivido. E’ come per i programmi in tv. Ci lamentiamo spesso (almeno a me capita a volte) della bassissima qualità, sia estetica che educativa, dei programmi che vanno in onda senza tener conto del fatto che questo accade solo e soltanto perchè…c’è molta gente disposti a guardarli!!
Inoltre limitarsi a lamentarsi è un buon modo per….tenerli lì.
Credo che lo stesso accada per la classe politica….credo che mantenere a lungo l’attenzione su qualcosa le fornisca potere e per così dire “maggior esistenza”, a prescindere se l’attenzione sia di tipo positivio o negativo.
L’energia segue il pensiero, si dice.
Se pensiamo sempre ai nostri politici e alle loro “magagne” gli forniamo energia.
Chissà, sarebbe bello fare un esperimento (se mai possibile) : provare tutti a pensare, per un periodo determinato, a tutto tranne che ai nostri politici…
….magari …..spariscono!!! chissà….
Ilia…..la Differenza….