Alan Altieri. La Trilogia di Magdeburgo

Emerse dalle tenebre.

Memento e incubo.

Un uomo in un mantello colore delle ombre, su un cavallo da guerra colore dell’acciaio. Un viandante, nient’altro che un viandante.

Avanzò lungo la strada flagellata dalla pioggia del Giorno dei Morti. Superò i relitti di case sventrate, invase da erbacce sibilanti nel vento. L’aria era opaca, miasmatica. Vapori lividi si levavano dal lastrico di petre, disperdendosi contro nubi simili ad antracite liquefatta. Nessuna luce arrivava sulla terra. Forse la luce aveva semplicemente cessato di esistere.

Questo, signori, è un incipit. Non uno qualunque, ma qualcosa di geniale, al limite del perfetto.

Dieci righe per far entrare chiunque nell’atmosfera della prima parte di una trilogia ambientata ai tempi della guerra dei trent’anni.

Dieci righe per presentare protagonista e ambiente, storia e atmosfera.

Una cosa del genere non si scrive per caso.

Altieri non scrive romanzi, ma racconti psicoolografici; ti “tira dentro” in un attimo, con uno stile assolutamente inconfondibile. E poi è troppo tardi. DEVI leggere fino in fondo.

Sono anni che leggo i suoi romanzi. Dai tempi di “Città Oscura” e ancora prima, in cui scriveva sotto pseudonimo, quest’uomo ne ha fatta di strada.

Con la “Trilogia di Magdeburgo” credo abbia superato se stesso, con una ricostruzione storica dalla precisione minuziosa, al limite del fanatismo, una trama dalla complessità superba e una tecnica di scrittura che non stento a definire unica.

Dark non basta a definire la qualità in cui Altieri immerge impietosamente il lettore fino ad annegarcelo dentro.

La citazione è tratta dall’apertura di  “L’eretico”, il primo volume della trilogia a cui seguono a ruota “La Furia” e “Il Demone”.

Per gli amanti del genere assolutamente irrinunciabile, per chiunque voglia imparare a scrivere… una bibbia.


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6 Commenti
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Fede

Stavo pensando proprio quello: leggerlo per imparare a scrivere…
:idiot: :killyou:

Fede

Grazie.

Fede

la trilogia, però, pur non avendola letta, mi intriga di più.

giuseppe

Posso solo dire bellisima. Ho letto i tre romanzi quando sono arriveti in libreria,poi li ho riletti tutti e tre di seguito,e ho potuto apprezzarli molto di più perchè avevo meno urgenza di vedere cosa succedeva dopo.Mi ha colpito la precisione nell’ambientazione,la descrizione degli eventi e soprattutto il sovrapporsi e il mischiarsi di realtà e finzione,Il finale ,forse prevedibile ma molto ben nascosto nella trama.Consiglio la lettura di tutti i romanzi e i racconti in particolare L’uomo esterno e Victoria cross