Stop al Burqa in Belgio: pura ipocrisia.
In questa società occidentale ormai molle e defraudata di tutta la sua energia interiore, quella che dovrebbe permetterle di difendere i propri ideali anche con la forza, se necessario, la legge emananda in Belgio non fa eccezione.
La scusa è la solita: è vietato andare in giro in modo irriconoscibile, quindi niente Burqa.
Non farebbe una piega, se dietro non ci fosse, secondo me, un altro motivo.
Agli occidentali in genere, e agli europei in particolare, vedere una donna interamente velata e coperta fa girare i coglioni. Inutile nasconderlo.
Ai più perchè semplicemente sono schifosamente razzisti, ai meno, ma molti meno, perchè sanno o sentono, anche se solo a livello istintivo, che si tratta di un comportamento barbarico.
Ancora a molti meno perchè sanno che questa barbarie corrisponde ad una precisa volontà di castrare il mondo femminile.
E a quei pochi che rimangono, perchè sanno che bloccare l’espressione femminile di un popolo equivale ad impedirne l’evoluzione e quindi a controllarlo.
Ben lo sa anche la Chiesa Cattolica, così come molte altre filosofie e religioni.
Usare la legge civile come scudo per le proprie idiosincrasie, non è poi così diverso dall’usare la religione per controllare la popolazione inconsapevole.
La mia personalissima opinione è che da un atto come quello del belgio, non possa che venire danno, perchè è un atto vile, perpetrato da un popolo che non è in grado di proclamare e sostenere che nel proprio ideale la castrazione di un essere femminile non è accettabile e di agire quindi di conseguenza, in modo retto, integro.
Ma forse sono troppo ottimista, e la motivazione non è altro che un sordido quanto ignorante e meschino razzismo.
In entrambi i casi, un atto del genere non nasce da un retto pensiero che genera un retto agire ma dalla paura e dall’ignoranza e pertanto non potrà che avere conseguenze nefaste, come credo che chiunque possa immaginare.
Conseguenze che mi pare siano la logica conclusione di un processo di degrado e di debosciamento di una democrazia ormai vecchia ed esaurita.
Una democrazia defraudata di ogni nerbo e che non sarà quindi assolutamente in grado di reggere l’impatto con la reazione di un mondo che invece fa spesso del fanatismo la linfa della propria protervia ed aggressività.
Prepariamoci a svegliarci col muezzin sul Duomo.
Al posto delle campane.
:hammer: e se caminando per strda io e mio figlio (6 anni) incontrassimo un burka si ho detto burka perchè non sappiamo chi c’è dentro, una donna, un uomo,oppure malauguratamente un camikaze e il bamino mi chiedesse cos’è quello? cosa gli rispondo? ancora oggi questa situazione non mi è capitata ma potrebbe capitare.
non credo sia ipocrisia :hammer:
Ciao Salvo. Non è ipocrisia questa. Come ho cercato di dire nell’articolo, non è sulla legge in se che ho da dire (“Non farebbe una piega, se dietro non ci fosse, secondo me, un altro motivo”) ma sulla motivazione e sul modo in cui viene promulgata.
Personalmente non sopporto di vedere per strada queste donne. Ma come ho spiegato, oltre al problema di sicurezza, in realtà minimo, per me è una questione molto più profonda che mi porta a non accettare una persona vestita in questo modo.
Comunque, al di là di quello che posso pensare, quello che intendevo dire era che essendo stata messa in campo in modo profondamente ipocrita, dubito che potrà essere sostenuta come sarebbe se invece la gente avesse il coraggio di riconoscere il vero motivo per cui il burqa è inaccettabile.
Poi ben venga la legge e speriamo che quelli che non vogliono osservarla si limitino a stare a casa propria senza rompere i coglioni.
Ma ne ho forti dubbi. Perchè queste persone hanno la religione nel sangue, molto più di noi. E questo li rende estremamente pericolosi nel momento in cui ritengono che un’azione sia da compiere nel nome di dio.
Sono stato più chiaro così?
Concordo in pieno con Franz…
…nella mia personale esperienza ho potuto osservare che più che l’azione è l’intenzione che c’è dietro a determinare gli effetti.
E le intenzioni, spesso purtroppo inconsce, sono molto potenti nel bene e nel male…e nel male fanno molti danni…e essendo inconscia la causa, ci si limita ad imprecare contro gli effetti.…il che ci porta ad altre azioni mosse da negative intenzioni…
…il che conduce ad un circolo vizioso nefasto.…
Certo che la stessa cosa potrebbe accadere a partire da intenzioni positive e sagge…il che creerebbe un circolo virtuoso…
ma si sa…è troppo faticoso andare oltre l’osservazione degli effetti.… :shit:
ok!
Alla radio parlavano di questa notizia, mi ricordo perfettamente che le motivazioni politiche addotte da un deputato belga intervistato erano due: l’identificabilità di ognuno e, letteralmente, la salvaguardia della dignita femminile.
L’ipocrisia, mi permetta, è di certo nella notizia faziosa del corriere.
Non so perchè ma non mi stupisce! Grazie della precisazione e del passaggio! :bye:
Il burqa non lo farei mettere neanche al mio cane.
Possiamo discutere quanto vogliamo sulle intenzioni ma rimane il fatto che il con il burqa si e’ perpetrata una delle piu’ grandi violenze nei confronti delle donne.
E su questo non ci piove. Come detto il burqa per me simboleggia quanto di più osceno si possa fare ad un popolo.
Rimane il fatto che occorrerà sostenere questa legge con i fatti, ovvero: la prima che vedo col burqa addosso, o se lo toglie, o torna a casa sua.
Sai in Italia cosa succederà quando e se mai avremo una legge simile? Che ci saranno dieci persone che tenteranno di farla rispettare e qualche migliaio che sfrutterà l’onda demagogica a seconda di dove tirerà il vento.
Leggi come queste DEVONO essere sostenute dall’ideale da cui (forse) scaturiscono, e non da scuse qualsiasi come quella del riconoscimento. Altrimenti nel momento del casino il popolo non le sosterrà con la forza necessaria. Con i risultati che ti puoi immaginare.
Ma potrei sbagliarmi.
Un saluto
Mi sento di appoggiare ancora la tesi di Franz.
E’ relativa l’importanza di cosa si dice, mentre è fondamentale ascoltare il come e, soprattutto, tentare di arrivare al perchè (all’intenzione REALE, la vera motivazione appunto) sapendo che potenzialmente si può dire tutto e il contrario di tutto, e se l’intenzione è una, mille sono i modi di mascherarla e altissima la probabilità di farlo inconsciamente (pensando di essere autentici!).
Una volta una persona a cui devo molto in termini di insegnamento mi fece notare che “facevo l’errore di dare per scontato che le persone hanno un PENSIERO PROPRIO”…
…e in effetti dopo anni di auto osservazione continuo ancora oggi a scoprirmi dire “cazzate” pur pensando di dire cosa sensate..e in anni di osservazione degli altri mi sono reso conto che mentire (a se stessi prima e agli altri di conseguenza) non ha a che vedere con il “dire bugie”, ma con il non avere la più pallida idea di quali siano le intenzioni reali dietro le parole e gli atti che si fanno…
In sintesi: la legge è stata promulgata e, si è detto, per motivi di sicurezza e di salvaguardia della dignità delle donne. Io rimango con il dubbio: queste parole coincidono con la reale intenzione? Queste parole scaturiscono da persone che si preoccupano davvero della dignità delle donne? E sono consapevoli di quanto alla gente interessi davvero della dignità delle donne e non il far valere l’una o l’altra ideologia politica o religiosa?
Non so…
Purtroppo: promulgata la legge trovato l’inganno.… Tutto il mondo è paese.
La conseguenza sarà sì di non vedere più donne con il burka in giro, ma non perchè da un giorno all’altro hanno deciso di toglierlo, ma perchè saranno segregate in casa con il divieto assoluto di uscire di casa.
Il Belgio non è il primo, in un piccolo paese del Trevigiano (non ricordo il nome) il sindaco aveva deciso che non voleva donne con il burka in casa sua e dei suoi cittadini.
Purtroppo molti uomini (molti, non tutti) hanno paura di cosa potrebbe fare una donna. Se ci si pensa bene nei tempi antichi chi era che governava alla fine? Le donne perch gli uomini erano sempre impegnati in guerra ed a gestire la casa, gli affari e tutto il resto era la moglie che stava a casa. Le donne si coprono, si segregano, si umiliano, non si istruiscono in modo che non abbiano più la forza di reagire o che non sappiano che oltre al loro mondo c’è dell’altro.
Sai, quando mi parlano di parità di sessi mi viene fortemente da ridere: non c’è e non ci sarà per un bel pò.
E mi viene da ridere quando gli archeologi (idioti) dicono: Ohhhhh abbiamo scoeprto che la donna in tempi antichi era tenuta in considerazione, era una dea.…
Ma cosa credono che le statuine delle donne trovate fossero pura arte? è_é
Finchè non passa questa cavolo di mentalità le donne indosseranno sempre il burka a discapito di leggi che possono essere anche giuste: a me uno fa ribrezzo vedere una donna così, due mi da un’assoluta mancanza di sicurezza.
Temo che qui si stia facendo l’ennesima guerra di religione, tentano di imporre con la legge quello che a noi sta bene e non si pensa realmente alla dignità della donna.
Sono daccordo con tutti voi, pero’ mi sento ormai cosi’indignato che sono contento di questa legge, per quanto sia falsa e razzista.
D’altronde da qualche parte bisogna pure cominciare.
Un Hitler prima o poi in un modo o nell’altro va fermato.
Inoltre, ho visto interviste di donne musulmane che lottano per i diritti civili della donna dichiararsi favorevoli a questo tipo di leggi.
Anch’io sono contento, non credere. E’ un primo passo. Sempre meglio che niente. Spero solo di avere completamente, profondamente torto (non sulla legge, ma su quanto detto finora)!
Il sapere rende liberi,l’ignoranza no!
A questi donne viene tolta l’istruzione e la libertà di pensiero,la religione fà il resto !!!
… forse addirittura in ordine inverso! :bye: