Brevettare lo Yoga: ma vi rendete conto?
Lo Yoga è una Scienza Sacra. Esiste da migliaia di anni e conta un corpus di insegnamenti mastodontico. Un patrimonio per tutta l’umanità, dunque.
Ma ecco che la perversione del mondo moderno cerca di portare la privatizzazione anche in questo.
Gli americani ci stanno provando in tutti i modi. E il bello è che il primo a farlo è proprio un indiano, tal Bikram Choudhury, che nel 2004 ha pensato bene di mettere il copyright su 26 posture da eseguire “al caldo”, come se fossero opera sua.
Da lì… apriti cielo! E’ partita la corsa al brevetto.
Il rischio, per quanto assurdo, è spaventosamente reale: quello di non poter più praticare Yoga senza dover pagare le royalties a qualcuno.
E non sto parlando di pagare un istruttore, ma proprio di dover pagare qualcuno come se lo Yoga l’avesse inventato lui, solo perchè qualche coglione in un ufficio brevetti non lo manda a fare in culo dicendogli:
“O deficiente! Lo Yoga non l’hai inventato tu! Che cazzo vuoi?”
Il diritto d’autore è qualcosa contro cui ho già scritto diversi articoli.
Passi riconoscere a qualcuno il merito per il frutto del SUO ingengno ma con le attuali leggi, il copyright finirà per diventare una delle più grandi maledizioni dell’umanità.
Occorrerebbe, come sempre, che la gente fosse dotata di due dita di cervello ma, quando c’è di mezzo il dollaro, chissà perchè i neuroni acquistano una coesione del tutto malacica, perversa e morbosa.
Come in questo caso.
Fortunatamente il governo indiano, che su questi aspetti non dorme affatto (ricordo che l’anno scorso sono riusciti a far decadere alcune migliaia di brevetti farmaceutici su rimedi fitoterapici, dimostrando che tali rimedi fanno parte della medicina tradizionale da un bel po’ di tempo), si sta muovendo per porre rimedio a questa iniquità.
E lo sta facendo con un progetto mostruoso: raccogliere i 34 milioni di pagine presenti nella letteratura su questa Scienza e sintetizzarli in un tutt’unico da consegnare poi all’umanità, in modo che nessun figlio di buona donna possa un giorno pensare di accampare diritti su quella che, a tutti gli effetti, e forse la più antica e completa via di realizzazione a disposizione degli esseri umani.
a questi qui, sai cosa gli farei testare come nuovo brevetto: lo “Ice-Yoga”. Nel senso che li farei posizionare, nudi come vermi, seduti in padmasana mentre eseguono anjali mudra (che così stanno ben radicati sul punto d’appoggio!)sulla cima più alta sottile della catena himalayana (ma deve essere del diametro giusto, un 6/7 cm) e poi direi loro che per poter rendere ufficiale il brevetto e autenticarlo, occorre che la posizione sia mantenuta per… un paio d’ore?
Troppo bastarda? Mavadaviaiciap!
Bella idea! 😈
Forza India
E’ uno scherzo vero? Il business non può arrivare a tanto, o sì?
Forza India.
Probabilmente anche questo è un sintomo dell’ormai inarrestabile dilagare del… “NULLA”!!!
azz, ma qui non siamo a Phantasia.… dunque nientre Atreju & Artax…
In tal caso o accade un miracolo o l’umanità è fottuta…
ciao!!! :warrior:
Quasi quasi brevetto il “vaffanculo!”…così divento milionario!!! :muah:
FORZA INDIA!
Perchè non prevettare la pecorina? Io vò e la deposito, non si sa mai… Mi presento all’ufficio brevetti con tanto di schizzi…
:muah:
di cicisbei e ciccianei il mondo ne è stracolmo.
wall street è stracolma di questi coccodrilli che se potessero cercherebbero di vendere la Manifestazione al diavolo: uffici sterminati open space con monitor numeri e grafici da tutte le parti e quella moquette pregna del sudore velenoso dei ciccianei. cicisbei che la calpestano: non serve ad un benemerito niente lanciare strali in un bikkiere d’acqua: diamo in escandescenze per ogni imbecille di turno, identificandoci in una morale aquisita a buon prezzo…
un po di distacco da ciò che è mutevole… ciò e chi adesso c’è e magari domani stesso non ci sarà.…
Ciao
ciccianei e cicisbei…