Ci risiamo: il Papa su eutanasia e fecondazione assistita
Come si direbbe a Milano: ammò? (tradotto: ancora?)
Il Papa ritorna sulla questione dell’eutanasia e della fecondazione assistita, condannandole entrambe in quanto “contrarie alla giustizia sanitaria” e contro il diritto alla vita.
Giustizia sanitaria? Già non sarei d’accordo sull’ascriversi un’autorità rappresentativa della giustizia divina (che poi ci sarebbe davvero da disquisire sull’argomento) ma la giustizia sanitaria da dove viene fuori? E perchè mai dovrebbe essere diritto del Papa attribuirsi l’autorità in materia?
Ma andiamo oltre: in che modo la fecondazione assistita sarebbe contraria alla vita? Mi sbaglio o è esattamente il contrario?
Potremmo dire che è contro natura, forse. Certo, in alcuni casi lo è, ma in tutti gli altri? Perchè mai una coppia che non riesce a procreare in altro modo dovrebbe rinunciare ad avere un figlio se tramite la scienza può riuscire? Come può essere questo contrario al diritto alla vita?
Ma poi, soprattutto, consideriamo che il discorso del Papa è rivolto agli operatori del settore sanitario, gli stessi che solo due giorni fa si sono lamentati perchè negli ospedali stanno iniziando a limitare le assunzioni di obiettori di coscienza.
Un discorso che sostanzialmente vuole ingerire nella linea di condotta di impiegati in un servizio pubblico di uno stato che, quantomeno sulla carta, dovrebbe essere laico.
L’imposizione di un magistero che non credo potrebbe essere più lontanto dalle radici etimologiche del termine:
Magistero, Magister, Maestro.
Ma dovresti saperlo che il Sommo diveritmento della Chiesa è sparare sentenze e influenzare le persone.… Perchè ci stupiamo ancora?
Da donna provo solo molta rabbia.… In teoria abito in uno Stato libero dove sono libera di scegliere se morire come decido io o preocreare come decido io.… Ma siamo veramente libere?