Attenzione al bacino del Mediterraneo: sta prendendo fuoco…

Il resto dell’Europa ha una posizione geografica e strategica defilata rispetto a noi. L’Italia invece è al centro del bacino. La nostra politica nei confronti degli immigrati è la più lassista di tutti i paesi e il protezionismo nei confronti degli stessi notoriamente il più elevato.
Storicamente l’Italia non nega nulla a chiunque provenga da un altro paese, ancora di meno se quel paese è mediorientale. Una volta in Italia, qualunque immigrato sa che ben difficilmente subirà conseguenze in caso di comportamento criminale. E’ inutile che stortiate il naso, non si tratta di razzismo, ma di semplice evidenza dei fatti. Uno straniero che commetta reato sul territorio italiano ha molte più probabilità di cavarsela che non un italiano.
Inoltre, come spesso si evince dalla cronaca, gli immigrati che dovrebbero tornarsene a casa, il più delle volte non lo fanno per nulla, e rimangono sul territorio, in modo più o meno clandestino, continuando a fare quello che facevano prima.
In altre parole, la situazione politica, la posizione geografica, la legislatura e il moralismo fanno del nostro paese il logico elemento successivo nella catena degli eventi. In che modo, non essendo Nostradamus non lo so, ma me ne vengono in mente parecchi.
Ad esempio come rifugio sia per la povera gente che fugge da paesi devastati dalla guerra civile o meno (come già sta accadendo), sia come probabile e più comodo ambiente in cui far perdere le proprie tracce per elementi ben più pericolosi.
Non dimentichiamo che il terrorismo islamico, di gran lunga il più pericoloso, prende le sue origini proprio nei paesi che stanno andando all’aria in questo momento. Come l’Iran, ad esempio, in cui ieri è partita, sulla scia di quanto successo in Egitto, una protesta popolare.
Attenzione, però: l’Egitto non era uno stato governato dall’integralismo religioso, non era un paese in cui vigeva la legge coranica.
L’Iran, invece, è noto per questo, come per la completa sudditanza al potere religioso degli Ayatollah.
Non è un segreto per nessuno che Ahmadinejad conta come un cavolo a merenda e che, in realtà, non è altro che il delfino del regime religioso.
E allora? Direte voi.
Nulla, rispondo io. Solo, come già detto altre volte, non stupitevi se un giorno, al risveglio, anzi che le campane della chiesa sentirete il lamento di un Muezzin.
Ho compreso il contenuto del post, tuttavia ne ignoro lo scopo… in pratica non riesco a capire (considerato oltretutto che non è la prima volta che tratti argomenti simili nei tuoi post) dove vuoi andare a parare, ovvero cosa ti aspetti da parte di chi legge il post? 🙄
Non mi aspetto nulla. Il motivo è eloquentemente significato dal tuo stesso commento.
Il motto di questo blog è: “fatti venire un dubbio”.
Ovviamente non si riferisce al paradosso dell’asino di buridano, bensì invita ad un sano uso del raziocinio, unito da una buona dose di intuito, il tutto condito da sani dubbi in particolare per le “soluzioni preconfezionate” che spesso il regime ci propina attraverso i media. Non per nulla, spesso, rispondere a domande tipo “a chi giova questo?” ci fa comprendere le vere motivazioni di un’evento, al di là di quanto riportato dalla informazione.
Questo lungo preambolo per arrivare a cosa?
Per dedurre da questo post, sommato con altri trattanti il medesimo argomento, e con le mie considerazioni personali:
1) Il belpaese (l’Italia, non il formaggio….) è in una posizione strategica rispetto al maghreb, il che lo rende appetibile anche come porta di accesso all’europa
2) Ha un’orografia che lo rende mooolto permeabile alle infiltrazioni illegali
3) E’ economicamente (e storicamente) legato mani, piedi e coglioni al mondo arabo
4) E’ governato da un’oligarchia plutocratica che di fatto sfrutta i flussi migratori per i propri interessi economici e politici, e domandarsi chi in italia detiene il potere economico è un’esercizio che consiglio a tutti.
Per inciso a novembre del 2010 si stimava in 170 miliardi di euro annui il fatturato dell’azienda mafia.
5) Il lassismo delle istituzioni laiche è amplificato dall’inutile buonismo del clero (a proposito, quanto fattura il vaticano?..)
A questo punto manca qualche ingrediente ma la torta direi che viene fuori da sola.
E i cittadini dove li mettiamo? Possono (possiamo) fare qualcosa, o stiamo a guardare distrattamente il livello della marea (di merda) che sale, finché non ci ricoprirà? E allora, se non saremo annegati, potremo ancora fare qualcosa?
Qualcuno ha detto “non cambieremo il mondo se prima non cambiamo noi stessi”, ma per cambiare è vitale prendere coscenza dello stato di fatto e, forse, lo scopo di questo post è stimolare questa presa di coscenza, che ne pensi? :warrior:
Penso che:
1) Queste masse di migranti sono tutte pilotate da chi vuole modificare gli equilibri del pianeta per suo tornaconto!
2) L’umanità non è ancora pronta per attuare positivamente cose come la Democrazia, l’Integrazione razziale e la Globalizzazione, specialmente come sono state messe in atto in questa epoca!
3) Se la situazione dovesse degenerare ancora le conseguenze potrebbero risultare “spaventerribili” (ricordate l’episodio in cui nella concitazione seguita immediatamente dopo l’attentato nelle metropolitane di Londra un poliziotto aveva sparato ad un ragazzo Brasiliano solo perché “era scuro di pelle e con lo zaino in spalle”, colta la “SFUMATURA”? :warrior:
Dunque sensibilizzare i lettori sull’argomento!
Concordo con Franz: la situazione italiana si sta facendo sempre più delicata (alla luce dei recenti avvenimenti in nordafrica e in Iran). Certo, noi non possiamo farci assolutamente nulla, purtroppo, ma almeno teniamo gli occhi ben aperti.
Io, poi, stando in Puglia sto assistendo ad un notevole cambiamento in peggio della situazione sociale e lavorativa, dovuto anche in parte all’afflusso indiscriminato di extracomunitari, extracomunitari che in molti casi vivono ai margini della legalità. Molti di loro sono brava gente, ma tanti altri sono veramente meglio da perdere che da avere in casa (a questo riguardo ci basta già la delinquenza nostrana).
Per non parlare dell’influenza integralista islamica (soprattutto quella iraniana), con la quale c’è da scherzare ben poco. Io in Iran ci sono stato alcune volte, anche a Teheran, e posso assicurare che è molto diverso dalla Tunisia o dall’Algeria. L’Iran è stato condizionato da decenni di asservimento alla visione chiusa e “castrante” degli Ayatollah. Molta gente integralista, in Iran, vede noi occidentali come dei depravati. Per concludere vedo la visione politica e religiosa iraniana come molto, ma molto pericolosa (anche se c’è da dire che tanti di loro sarebbero ben felici di vivere come noi).
Sul fatto che per i più “integralisti” noi siamo dei depravati è solo una questione di “punti di vista”!!!
Per chi legge questo blog, o almeno per una buona parte, Depravata è la condotta integralista islamica nei confronti delle Donne ergo… (non che da noi il “GRANDE RATZINGER” cerchi di castrarle meno!!!). :warrior:
Al di là del fatto che il canto di un muezzin è di gran lunga più poetico delle campane che suonano qui dove abito….
Se per un attimo mi immagino gli scenari possibili nei prossimi anni…..da effetti domino dei paesi nordafricani….a guerre civili interne…..non cè che stare tranquilli….anche per chi come noi cerca di vivere di più il presente che fasciarsi la testa….in ogni caso un bel corso di arti marziali per imparare un po di combattimento ed un po di yoga per “stabilizzare” l’animo…..lo consiglierei a tutti…per lo meno a chi sta leggendo il tuo blog e non si è ancora organizzato….
Ciao Franz
E magari impratichirsi nell’uso di armi bianche, da lancio e da fuoco, sperando di non dover convertire le recinzioni di casa in fossati e mura come tanto tempo fa….. :warrior:
La news che riporto sotto è di oggi, fonte ilsole24ore
Il Sole24ore sta confermando i miei più atroci dubbi sugli avvenimenti degli ultimi tempi in medio oriente e nel resto del mondo con questo articolo.
Tutto quello che è successo e sta succedendo viene coordinato dalle multinazionali per prendere in mano concretamente il mondo e gestirlo secondo il loro modello di sviluppo: il profitto.
E dietro a quelle che sembrano belle idee di libertà e sacrosanti diritti ci sono solo …i loro soldi.
Questo è davvero il golpe mondiale.
Che uno dei finanziatori/coordinatori sia George Soros non mi sorprende affatto.
Hanno …acquistato tutto il nord Africa (con tutte le relative materie prime!) in poche settimane!!! Senza nessuna trattativa e… a spese del nordAfrica, praticamente gratis.
Non abbiamo scampo… forse.
ed ecco l’articolo integrale:
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Uno degli eroi delle rivolte mediorientali è un oscuro signore di ottantatrè anni di Boston. Si chiama Gene Sharp. I militanti democratici egiziani, secondo quanto riportato dal New York Times, lo paragonano a Martin Luther King e al Mahtma Gandhi. Le sue idee hanno influenzato le rivoluzioni democratiche e nonviolente in Serbia, quelle colorate in Ucraina, in Georgia, in Kyrgyzstan e ora quelle tunisine ed egiziane.
Libri tradotti in 28 lingue e studiati dalle opposizioni di Zimbabwe, Birmania e Iran
Quattro anni fa, era stato l’autocrate venezuelano Hugo Chavez ad accusare Sharp di aver ispirato le rivolte antigovernative nel suo paese. Nel 2007, in Vietnam, i militanti dell’opposizione sono stati arrestati mentre distribuivano un suo libro del 1993, From Dictatorship to Democracy, un manuale strategico per liberarsi dalle dittature (93 pagine scaricabili dal sito dell’Albert Einstein Institution). A Mosca, nel 2005, le librerie che vendevano la traduzione in russo dello stesso libro sono state distrutte da incendi dolosi. Gli scritti di Sharp, tradotti in 28 lingue, sono stati studiati dalle opposizioni in Zimbabwe, in Birmania e in Iran. Nel 1997, racconta il Wall Street Journal, un militante polacco-americano, Marek Zelazkiewicz, fotocopiò le 93 pagine di Sharp e le portò con sé nei Balcani, insegnando le tattiche di resistenza nonviolenta in Kosovo e poi a Belgrado.
A Sharp si ispirano gli attivisti di Otpor, “mercenari della democrazia”
Il testo di Sharp è stato tradotto in serbo e distribuito segretamente tra i militanti dell’opposizione, in particolare tra gli iscritti di Otpor, un gruppo di opposizione giovanile anti Milosevic. Otpor, grazie anche ai 42 milioni di dollari americani, ha esportato le tecniche di opposizione, apprese dal libro di Sharp, nelle ex repubbliche sovietiche, organizzando seminari di resistenza democratica in Georgia, in Ucraina, in Ungheria. Nel 2000 la Casa Bianca ha aperto un ufficio a Budapest per coordinare le attività dell’opposizione democratica serba, fornendo anche strumenti e tecnologia per diffondere notizie e informazioni alternative a quelle del regime. Nel 2003, sei mesi prima della rivoluzione delle rose, l’opposizione georgiana ha stabilito contatti con Otpor con un viaggio a Belgrado finanziato dalla Fondazione Open Society del finanziere americano George Soros. I militanti di Otpor hanno addestrato gli attivisti georgiani e in Georgia è nata Kmara, una versione locale di Otpor. I soldi sono arrivati da Soros e da una delle tante agenzie semi-indipendenti di cui si serve il Congresso americano per finanziare i gruppi democratici in giro per il mondo. In Ucraina è nato Pora, un altro gruppo democratico con forti legami con l’Otpor serbo e finanziato con 65 milioni di dollari dall’Amministrazione Bush. I militanti di Otpor sono diventati mercenari della democrazia, hanno viaggiato per il mondo a spese del governo americano per addestrare le opposizioni a organizzare una rivoluzione democratica.
Otpor e Sharp hanno influenzato i ragazzi delle piazze di Tunisi e del Cairo
Il modello Otpor e le idee di Gene Sharp, racconta il New York Times, hanno influenzato i ragazzi delle piazze di Tunisi e del Cairo. Promuovere la democrazia non è una politica facile da imporre. Deve seguire una strategia diversa paese per paese, calibrata su un ampio arco temporale e centrata sui diritti umani, sulla rappresentanza politica, sullo stato di diritto, sulla trasparenza, sulla tolleranza, sui diritti delle donne. Ma le tecniche di opposizione, redatte da un anziano signore di Boston, possono essere facilmente trasmesse.
Ciao a tutti
Lino
Ciao Lino, innanzitutto grazie per il contributo e per il commento.
Dopo aver letto il testo dell’articolo, non riesco a trarre le tue stesse conclusioni. O, meglio, le traggo solo in parte. Che l’improvviso “fuoco” del mediterraneo sia stato sobillato e coordinato, credo che sia fuori dubbio. Che quindi ci sia dietro l’idea di trarre vantaggio da questa situazione, da parte di qualcuno, mi pare altrettanto ovvia conseguenza dell’ipotesi precedente.
Ora, se quello che tu temi è vero, lo vedremo presto: nel momento stesso in cui si sveleranno le politiche economiche di questi paesi.
Io, a istinto (ma forse sono solo un inguaribile ottimista), penso che se una mano c’è, dietro ai recenti avvenimenti, non obbligatoriamente debba essere di qualcuno del genere che pensi tu.
Pensa se esistesse una sorta di fazione “occulta”, un potere forte di cui nessuno conosce l’esistenza. E pensa se questa fazione fosse, contro ogni cosa cui siamo abituata, interessata semplicemente a cambiare qualcosa in questo mondo.
Ovviamente non sto parlando degli Stati Uniti, ne di nessuna altra forza legata a governi di qualunque tipo.
Se questa sorta di fazione occulta esistesse ed avesse queste mire, supponendola in possesso di sufficiente potere e possibilità di influenza, credo che punterebbe a creare esattamente quello che sta accadendo.
Non so, un’ipotesi che mi è saltata così… causa la tarda ora.
Che ne pensi?
Buona notte! :bye:
Ciao Franz
grazie per avermi commentato e (…sono emozionato!) per avermi additittura chiesto un parere.
Non ho parole, o forse qualcuna sì…
Io sono un inguaribile …pessimista, invece e …sì, confermo che c’è una sorta di fazione “occulta” e che è talmente occulta che per nasconderla definitivamente hanno dovuto metterla in evidente bella vista.
E sì, è vero, è interessata a cambiare qualcosa in questo mondo.
Ed ancora sì, non è legata a nessun governo.
È sopra a tutti i governi e li sta… democraticamente sostituendo.
È drammatico constatare che ciò che sta succedendo a livello mondiale non possa essere evitato in nessun modo, ormai, né fermato. Si sta adeguando anche la Cina comunista, ora seconda potenza economica mondiale ma che, tra pochi anni, sarà la prima potenza economica.
Fa parte, ormai, della nostra maniera di concepire la vita, lo hanno chiamato “libero mercato”, gli hanno dato poteri immensi (chi osa contrastarlo o criticarlo è immediatamente sanzionato, deriso o distrutto) e ce lo hanno venduto come democrazia, conservandone l’involucro e usandone le regole totalmente a proprio favore.
Tutto ci viene calato dall’alto. Solo loro decidono e sanno come e se si possono fare le cose. Cosa puoi mangiare, vedere, fare, comunicare, programmare…
Ma non illudiamoci: “libero mercato” vuol dire MULTINAZIONALE.
Ti faccio solo due esempi microscopici, uno verificabile da subito ed è americano (ma è già stato esportato efficacemente con successo in molti stati), l’altro è europeo e richiede un po’ più di “sentire”.
Il primo: la Monsanto (tanto per dirne una) è riuscita a far approvare qualche anno fa al congresso una legge che proibisce ai cittadini di conservarsi i semi per seminare i propri raccolti l’anno successivo… non ho parole.
La seconda: al parlamento europeo chi fa le leggi sono le commissioni, non i parlamentari eletti, loro le “approvano” soltanto (per ora). I membri delle commissioni sono scelti e nominati dalle lobbies attraverso le loro think tank (sì, serbatoi di pensiero).
“I commissari non sono legati da alcun titolo di rappresentanza con lo stato da cui provengono, in quanto i commissari devono agire nell’interesse generale dell’Unione; per tale motivo la Commissione viene definita come “organo di individui” a differenza del Consiglio, qualificato come “organo di Stati” dice il trattato di Roma.
Ma dal 2010, In base al nuovo Trattato di Lisbona, la Commissione è stata “eletta” dal Parlamento europeo, non meramente “approvata” come erano prima. Non ce n’è già più bisogno di farlo da fuori, si può farlo da dentro, tanto anche i membri eletti in parlamento sono nominati e scelti solo dalle segreterie dei …partiti
In definitiva, oltre a comprarsi gli stati come in Europa (dobbiamo farci prestare gli euri dalle banche private perchè lo stato sovrano non può stamparsi la sua moneta!!!), se vuoi sconfiggere qualsiasi integralismo di qualsiai origine gli porti un pò di TV satellitare o internet o telefonia mobile… ed è fatta.
Lo fanno da soli… È economicissimo, anzi ci guadagni vendendo apparecchiature e servizi.
Ingenuamente penso che non esistano altre fazioni “occulte”, nè per creare quello che sta accadendo ora in medio oriente, nè per spingere per una corretta evoluzione nel senso …spirituale, quella che intendi tu.
Mi dispiace immensamente.
Ti ringrazio per avermi dato spazio ed avermi letto.
Lino
Beh… partiamo dalla fine: potrà sembrarti strano ma leggo tutti i commenti. Anche quelli (pochissimi in realtà) che a volte non vengono pubblicati.
Ho scelto dall’inizio di non moderare i commenti su questo blog, perchè ritengo che farlo significhi evitare il confronto, la discussione. Ovviamente non mi ritengo in govere di rispondere a tutti, specialmente quando il commento non lo richiede e, parimenti, ritengo mio diritto cassare quelli che non ritengo adeguati.
Proseguendo oltre, io ritengo che qualcosa di occulto e positivo possa e debba esistere.
Ma concordo pienamente su tutto il resto della tua, pur “cinica” analisi. Il mondo sta accelerando dritto verso un muro di cemento. Resta da vedere se questo sia un vero male. Non lo so, mi sono trovato in molte situazioni in cui cambiando il punto di vista le impressioni si ribaltavano, letteralmente.
E in fondo sono pienamente convinto che si stia avvicinando un punto di rottura inevitabile. Una volta ero più ottimista, più pieno di belle speranze. Sarà il tempo che passa ma anche da parte mia queste speranze vanno sempre più riducendosi.
Ma ritengo che non tutto sia ancora perduto.
Grazie e buona serata. :bye: