Inutile allarmismo sul nucleare? Onda emotiva? Ma andate a cagare voi e lo stronzio!
“Inutile allarmismo”, “onda emotiva”… i governi amano riempirsi la bocca con espressioni come queste. Ma la realtà dei fatti è che l’allarmismo sul nucleare non è inutile.
Evidentemente per questi esseri che ci governano avere un aumento semiesponenziale nei cancri alla tiroide da Chernobyl in poi è qualcosa del tutto accettabile, visto che lo definiscono “inutile allarmismo”.
Ma la realtà è che ci provano in tutti i modi a calmare le acque, a mantenere le loro poltrone del cazzo, i loro sporchi interessi. Con un sistema che ho visto usare spesso a un tizio che conosco bene: convincere gli altri che sono tutti coglioni.
Solo che questa volta non funziona, perchè in Giappone il casino è stato davvero troppo grosso. Le madri danno ai loro figli iodio radioattivo insieme al latte. Tutta la catena alimentare Giapponese è andata a puttane perchè le coltivazioni e gli allevamenti del nord sono impestati di elementi radioattivi.
E il tonno? Vogliamo parlare del pinne gialle? Cazzo, nel mediterraneo c’è dell’ottimo tonno e noi, invece di mangiarcelo cosa facciamo? Lo esportiamo completamente proprio in Giappone, mentre noi ci cucchiamo del tonno pescato nell’Oceano Indiano, che sa il cazzo da dove viene e che non è così impossibile che sia transitato al largo del Giappone prima di scendere verso l’India.
Urliamolo in faccia a questi dementi che l’allarmismo non è inutile: serve a evitare di crepare, dannati stronzi! Serve a fare in modo che il mondo si renda conto che la scelta nucleare non è l’unica possibile ma che sicuramente è quella più rischiosa.
In Italia si sono fermati, con la solita meschinità melliflua, sperando che dopo il vertice in Europa le cose si siano abbastanza calmate da appiopparci nuovamente la loro merda radioattiva.
E allora non lasciamo che si calmino! Continuiamo a parlare, a spiegare, a far capire a chi ci sta intorno quanto siano false le parole dei governi, quanto siano elevati gli interessi economici attorno al nucleare, al punto di far completamente dimenticare il valore della vita umana.
Visto che non vogliono l’onda emotiva, continuiamo a dargliela; accompagnata da tanti bei “vaffanculo a te e alla tua merda nucleare”.
Non lasciamo cadere l’attenzione su questa faccenda, ne va della nostra vita e di quella di coloro che verranno dopo di noi!
Giusto. Mi sovviene il paragone col fumatore: quando smette, i benefici si notano subito, anche se i danni fatti dal catrame non sono del tutto reversibili. Così è per i combustibili fossili: smettere di bruciarli, porterebbe subito a dei benefici, soprattutto per i nostri polmoni.
Ben diverso è il discorso del nucleare: quando una centrale “disfunziona”, gli effetti della radioattività continuano per molte generazioni.
L’unica via è l’energia da fonti con un tempo di esaurimento di gran lunga superiore alla persistenza del genere umano sulla Terra.