I Sussurri del Lama: praticare per…
Per quale motivo pratichiamo? A quale fine passiamo tanto tempo cercando di entrare in quegli spazi che sono negati alla percezione in condizioni ordinarie? E ancora, quanto sono reali, o necessari, questi spazi?
Per chi pratica meditazione i momenti di sconforto, di solitudine, sono all’inizio lontani, poi vicini, poi di nuovo lontani. Ma ad un certo punto, quasi senza preavviso, possono presentarsi davanti a noi in tutta la loro forza.
In quei momenti bui, si può davvero precipitare in un vuoto senza fine, in una voragine del cuore che improvvisamente sembra neppure più esistere.
Il fine, finora utilizzato come spinta, o come traino, si rivela del tutto inadeguato. Il fine non può resistere perchè esiste solo per l’anima esterna. Quando il fine cessa di essere sufficiente, in realtà siamo molto vicini ad un vero punto di svolta, perchè questo significa che l’anima esterna, l’illusoria mente che mente vera non è, è sul punto di cedere.
Ma la mente illusoria è anche quella che soffre, che ci fa sentire soli, che ci sussurra di smettere perchè non vi è alcuna speranza. E in quei momenti in cui tutto sembra essere cessato, è ancora lei a governare i nostri occhi, le nostre orecchie, le nostre forze.
Ed è proprio a causa sua che non possiamo vedere ciò che si nasconde dietro la svolta. E’ sempre grazie a lei che non possiamo comprendere, capire cosa ci aspetta dietro l’angolo.
E’ quindi il momento di cessare ogni scopo, di rifiutare ogni fine. O, per meglio dire, di non curarcene più.
E’ il momento in cui la pratica diviene fine a se’ stessa, perchè ogni fine che le possiamo attribuire è falso.
Dopo… dopo si vedranno cose che prima erano trasparenti, si udranno parole che si perdevano nel fruscio del vento.
Dopo si potrà sperimentare una leggerezza che sembra non essere di questo mondo ma che non ha mai cessato di esistere in esso.
Dopo, si potrà praticare per…
! OH !
…ricordarsi che al di là delle nubi minacciose e passeggere x loro natura vi è SEMPRE il Sole
che è eterno (x sua Natura) come “tutte le eterne cose (ed io eterno duro)”
– dall’illusione della dualità alla verità dell’Unità –
Questi sussurri del Lama sono sempre una carezza al cuore…grazie!