Cosa sono i Mantra: definizione

La paro­la Man­tra vie­ne dal San­scri­to ed è for­ma­ta sostan­zial­men­te da due par­ti. La pri­ma, “Man” signi­fi­ca “men­te, pen­sie­ro”, men­tre la secon­da è costi­tui­ta dal suf­fis­so “tra” che lega­to alla pri­ma, in que­sto caso sta per “Stru­men­to, mezzo”.

La pri­ma defi­ni­zio­ne di Man­tra che pos­sia­mo dare è quin­di “Stru­men­to per la men­te” nel sen­so di “Mez­zo di Pen­sie­ro”. Un’al­tra tra­du­zio­ne pos­si­bi­le però è quel­la di “Suo­no effi­ca­ce”. Direi che sono le due defi­ni­zio­ni più pre­ci­se e sono vere entram­be in quan­to fan­no in real­tà rife­ri­men­to ai due aspet­ti fon­da­men­ta­li dei Man­tra: il pri­mo rife­ri­to alla pos­si­bi­li­tà di influen­za­re il pen­sie­ro, il secon­do rife­ri­to all’ef­fi­ca­cia ogget­ti­va del suo­no, ovve­ro agli effet­ti che un man­tra corr­ret­ta­men­te pro­dot­to ad alta voce può pro­dur­re nel­le per­so­ne (in pri­mis in chi lo pro­du­ce) e negli ambienti.

Un Man­tra, gene­ri­ca­men­te par­lan­do, è comun­que sem­pre una sil­la­ba o una paro­la o un insie­me di paro­le, aven­ti un effet­to ogget­ti­vo ed un signi­fi­ca­to pre­ci­so. La tota­li­tà dei Man­tra con­ser­va­ti in for­ma scrit­ta è con­te­nu­ta nei Veda, nei qua­li sostan­zial­men­te ogni stan­za può esse­re inte­sa come tale.

Ma i Man­tra non esi­sto­no solo nel­la tra­di­zio­ne Indui­sta. Se ne tro­va­no in qua­si ogni tra­di­zio­ne spi­ri­tua­le o reli­gio­sa orien­ta­le. Nel­la for­ma di pre­ghie­ra, sono pre­sen­ti anche nel cri­stia­ne­si­mo e nel cor­pus di inse­gna­men­to musulmano.

Pur­trop­po nel mon­do occi­den­ta­le la carat­te­ri­sti­ca ripe­ti­ti­va del­la ripe­ti­zio­ne man­tri­ca ha por­ta­to alla soli­ta cial­tro­ne­sca super­fi­cia­liz­za­zio­ne del ter­mi­ne, entra­to anche nel les­si­co quo­ti­dia­no e rife­ri­to a qua­lun­que for­ma di ripe­ti­zio­ne con­ti­nua di qua­lun­que paro­la, cosa che ovvia­men­te non ha nul­la a che vede­re con il signi­fi­ca­to rea­le di que­sta pra­ti­ca, così come nul­la ha a che vede­re con ess­sa l’ac­ce­zio­ne tut­ta ame­ri­ca­na di “Ave­re un pro­prio man­tra” inte­so come un prin­ci­pio a cui ci si attie­ne (la cosa in sé non sareb­be erra­ta se non che quel prin­ci­pio cui ci si rife­ri­sce in occi­den­te è spes­so qual­co­sa di estre­ma­men­te mate­ria­le e super­fi­cia­le e che nul­la ha a che vede­re con l’es­sen­za rea­le di un vero Mantra).

Esi­sto­no fon­da­men­tal­men­te due tipi di Man­tra: i Bijia (o Bija) Man­tra e i Man­tra in sen­so lato. La secon­da cate­go­ria rac­chiu­de tut­ta una serie di fra­si di varia lun­ghez­za, spes­so pre­se come det­to sopra diret­ta­men­te dal­le stan­ze dei Veda. Nono­stan­te per que­sta cate­go­ria pos­sa vale­re più il sen­so di un’in­vo­ca­zio­ne, di una pre­ghie­ra, abbia­mo in più, mol­to spes­so, un pre­ci­so effet­to ener­ge­ti­co lega­to alla ripe­ti­zio­ne del Man­tra in que­stio­ne, sia che essa ven­ga pro­dot­ta ad alta voce che solo in modo mentale.

Fan­no par­te di que­sta cate­go­ria diver­si Man­tra di cui alcu­ni anche mol­to cono­sciu­ti, come:

Om Mani Pad­me Hum (che diven­ta Om Mani Pad­me Hum Hri nel­la pra­ti­ca di Ava­lo­ki­te­sva­ra)
Om Namah Shi­va­ia (det­to anche Pan­chak­sha­ra o Man­tra del­le cin­que sil­la­be o Man­tra di Shi­va)
Om Namo Bha­ga­va­te Vasu­de­va­ya (Dva­da­sak­sha­ri man­tra il Man­tra di Kri­sh­na)
Om Tare Tut­ta­re Ture Soha (Man­tra di Tara)

E mol­ti altri.

I Bijia o Bija Man­tra, tra­dot­ti in “Man­tra Seme” sono inve­ce sin­go­le sil­la­be, sin­go­li suo­ni che han­no un signi­fi­ca­to par­ti­co­la­re pur nel­la par­ti­co­la­ris­si­ma pra­ti­ca del Man­tra Yoga. Il Bija Man­tra più famo­so (e anche più poten­te e com­ple­to) è OM, anche se, stret­ta­men­te par­lan­do, non vie­ne con­si­de­ra­to un Bija Man­tra quan­to il Man­tra asso­lu­to, il padre di tut­ti i Man­tra, che ne rac­chiu­de vibra­zio­nal­men­te la somma.

Altri man­tra seme:

Hram
Hrim
Hraum
Hra­ha
Hraim
Hrum
Lam
Vam
Ram
Yam
Ham

E mol­ti altri.

In entram­bi i casi la movi­men­ta­zio­ne ener­ge­ti­ca pro­dot­ta da una pra­ti­ca cor­ret­ta è note­vo­le. Nel secon­do caso in par­ti­co­la­re è inve­ce… impo­nen­te. Que­sto deri­va dal fat­to che mol­ti dei Bija Man­tra sono col­le­ga­ti a vibra­zio­ni pri­mor­dia­li e pre­ci­se, spes­so diret­ta­men­te con­nes­se a cana­liz­za­zio­ni ener­ge­ti­che pri­ma­rie con­te­nu­te nei sin­go­li Chakras

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