Solo una nota, una rapida considerazione: non so se vi è capitato di osservare una di quelle pubblicità in cui si reclamizzano i siti di scommesse e azzardi vari.
Alla fine della pubblicità, c’è sempre (a rigor di legge) un messaggio, letto a una velocità incredibile perchè duri il meno possibile, in cui si invita il pubblico a fare attenzione perchè questo genere di giochi può indurre “dipendenza patologica”.
Dunque, facciamo un po’ di numeri… nel 2013 l’Italia è al quarto posto nel mondo per spesa nel gioco d’azzardo. Parliamo di… 84,7 miliardi di euro giocati nel gioco d’azzardo. Di questi, 67, 6 sono tornati ai giocatori in vincite ma 17 sono finiti in parte all’erario in parte ai gestori dei vari giochi. (qui la fonte: redattoresociale.it)
E parliamo solo di gioco online… poi ci sono le slot, il lotto, il gratta e vinci… per un totale di incasso da parte dello stato di… 80 miliardi di euro!
Senza stare a fare conti precisi, è evidente chi vince: lo stato o i proprietari dei giochi. Ma a che prezzo?
Beh, mi pare semplice: al prezzo di vite distrutte, famiglie devastate, patrimoni rovinati e dilapidati.
E hanno pure il coraggio di fare pubblicità?
Si, ce l’hanno: hanno il fegato di spingere la gente a fumarsi tutto quello che ha, ben sapendo che quella del gioco è una dipendenza ancora più forte dell’alcool o della droga, che può portare alla rovina una persona in un batter d’occhio, spesso portandosi dietro la famiglia, l’azienda e quant’alto.
Spudorati? Si, a dire poco. Perchè c’è una legge che, a patto di leggere quel velocissimo quanto inutile messaggio alla fine della pubblicità, li giustifica in tutto e per tutto.
In altre parole, lo stato avalla il disastro personale di tanti, a proprio esclusivo o quasi vantaggio economico, semplicemente sulla base del principio del “ti avevo avvertito, mo’ sono cazzi tuoi”.
Perdio! Se sai che il gioco d’azzardo può facilmente portare una persona al disastro, perchè ti fai complice di questa cosa, solo perchè con una frase idiota ti sei parato il culo?
Per i soldi ovviamente: lo Stato incassa un autentico patrimonio dal gioco d’azzardo e quindi farne pubblicità è normale, anzi, lecito quanto mai… basta che alla fine ci sia la frasetta magica.
Questo modo di pararsi il culo è quanto di più vergognoso possiamo immaginare, perchè con un semplice accorgimento formale, si manleva il principale beneficiario degli incassi, ovvero lo stato, da ogni colpevolezza. Il che ci starebbe anche se tale criterio venisse adottato in tutte gli ambiti e non solo in quelli in cui c’è un guadagno.
Ricordatevelo la prossima volta che vedete una di queste pubblicità in giro. E se possibile, quando accadrà spiegate chiaramente cosa ne pensate!
Il paraculismo dello stato nei giochi d’azzardo
Solo una nota, una rapida considerazione: non so se vi è capitato di osservare una di quelle pubblicità in cui si reclamizzano i siti di scommesse e azzardi vari.
Alla fine della pubblicità, c’è sempre (a rigor di legge) un messaggio, letto a una velocità incredibile perchè duri il meno possibile, in cui si invita il pubblico a fare attenzione perchè questo genere di giochi può indurre “dipendenza patologica”.
Dunque, facciamo un po’ di numeri… nel 2013 l’Italia è al quarto posto nel mondo per spesa nel gioco d’azzardo. Parliamo di… 84,7 miliardi di euro giocati nel gioco d’azzardo. Di questi, 67, 6 sono tornati ai giocatori in vincite ma 17 sono finiti in parte all’erario in parte ai gestori dei vari giochi. (qui la fonte: redattoresociale.it)
E parliamo solo di gioco online… poi ci sono le slot, il lotto, il gratta e vinci… per un totale di incasso da parte dello stato di… 80 miliardi di euro!
Senza stare a fare conti precisi, è evidente chi vince: lo stato o i proprietari dei giochi. Ma a che prezzo?
Beh, mi pare semplice: al prezzo di vite distrutte, famiglie devastate, patrimoni rovinati e dilapidati.
E hanno pure il coraggio di fare pubblicità?
Si, ce l’hanno: hanno il fegato di spingere la gente a fumarsi tutto quello che ha, ben sapendo che quella del gioco è una dipendenza ancora più forte dell’alcool o della droga, che può portare alla rovina una persona in un batter d’occhio, spesso portandosi dietro la famiglia, l’azienda e quant’alto.
Spudorati? Si, a dire poco. Perchè c’è una legge che, a patto di leggere quel velocissimo quanto inutile messaggio alla fine della pubblicità, li giustifica in tutto e per tutto.
In altre parole, lo stato avalla il disastro personale di tanti, a proprio esclusivo o quasi vantaggio economico, semplicemente sulla base del principio del “ti avevo avvertito, mo’ sono cazzi tuoi”.
Perdio! Se sai che il gioco d’azzardo può facilmente portare una persona al disastro, perchè ti fai complice di questa cosa, solo perchè con una frase idiota ti sei parato il culo?
Per i soldi ovviamente: lo Stato incassa un autentico patrimonio dal gioco d’azzardo e quindi farne pubblicità è normale, anzi, lecito quanto mai… basta che alla fine ci sia la frasetta magica.
Questo modo di pararsi il culo è quanto di più vergognoso possiamo immaginare, perchè con un semplice accorgimento formale, si manleva il principale beneficiario degli incassi, ovvero lo stato, da ogni colpevolezza. Il che ci starebbe anche se tale criterio venisse adottato in tutte gli ambiti e non solo in quelli in cui c’è un guadagno.
Ricordatevelo la prossima volta che vedete una di queste pubblicità in giro. E se possibile, quando accadrà spiegate chiaramente cosa ne pensate!
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