Pretese musulmane, demagogia e moralismo
Capita spesso di sentire notizie di pretese da parte di comunità musulmane perchè la legge del paese in cui si trovano si adegui alla loro.
Ora, il buon senso semplicemente suggerisce che, se ti trovi in un paese straniero, sei tu a doverti adeguare alla legge vigente in quel paese e non il contrario. Ma una certa parte della comunità musulmana ha la pretesa contraria, spesso nascente dal fatto che ritiene la propria legge superiore a quella di chiunque altro.
Sempre secondo buon senso, chi in un paese governa, al musulmano che pretende che tutto il paese si adegui alle sue esigenze, dovrebbe semplicemente rispondere: “Caro Musulmano, con tutto il rispetto, questo è il nostro paese e queste sono le nostre leggi e le nostre usanze. Se non ti sta bene come viviamo, semplicemente vai in un qualsiasi altro paese musulmano dove non avrai alcun tipo di problema”
Perchè questo non accade nella stragrande maggioranza dei paesi occidentali? Semplicemente perchè i governi di quei paesi sono passati dalla democrazia alla demagogia e quindi i rispettivi rappresentanti, pur di garantirsi la permanenza nei posti dirigenziali, cercano sempre di accontentare chiunque abbia potere di voto.
Siccome però spesso la gente di fronte a pretese del tipo esposto sopra tende ad incazzarsi (e giustamente, aggiungo) ecco che il governo deve trovare il modo di orientare l’opinione pubblica a proprio favore.
Per farlo ha a propria disposizione un elemento fondamentale: il moralismo. Dato che la maggior parte delle persone fonda la propria etica sulla morale creata dalla maggioranza, ecco che l’arma è perfetta. Dunque si inizia con le testate giornalistiche, con i programmi televisivi, insomma con tutto il circo mediatico che inizia a sobillare l’opinione pubblica in direzione di una risposta moralistica.
Il metodo principale (ed è il più usato), consiste nel “vendere” un qualsiasi fatto singolo come universalmente accettato. Facciamo un esempio classico (non c’entra con il caso in questione, ma per traslato dovrebbe essere facile capire il nesso): il filmato che “fa impazzire il web”.
Di solito si tratta di qualcosa che nessuno o pochi hanno visto ma quando viene presentato in quel modo da una testata a tiratura nazionale, ecco che la gente si precipita a guardarlo. E dato che i media hanno detto che “ha fatto impazzire il web” sposano la tesi e lo condividono a loro volta.
Et voilà, il gioco è fatto: una cretinata che nessuno avrebbe filato di striscio improvvisamente diventa virale.
Con il moralismo, il gioco è uguale: scrivo degli articoli che mostrano come una maggioranza del tutto inventata sia contraria o a favore di quello che voglio io. Per imitazione acritica, la massa si precipiterà nella direzione suggerita dagli articoli, anche se fino al giorno prima sarebbe andata in direzione contraria.
Quindi nel nostro caso leggeremo degli articoli che ci spiegano come in tutto il mondo un atteggiamento come quello del nostro paese viene considerato razzista. Di conseguenza la maggior parte della gente, che fino al giorno prima considerava iniqua la pretesa della comunità musulmana, improvvisamente si sente “razzista” e si orienta in direzione della morale comune, morale che fino ad un attimo prima andava proprio in direzione opposta ma che, a seguito del cambio di orientamento pilotato dai media, si rivolge nella nuova direzione.
Il prevedibile risultato è che, in questo modo, la pretesa musulmana del momento viene accolta e addirittura esposta mediaticamente come un fatto di particolare rilevanza democratica, quando invece è pura demagogia.
Platone docet, leggetevi La Repubblica (non il giornale, ma l’opera del grande pensatore greco). Troverete ben spiegato il passaggio inevitabile dalla democrazia alla demagogia, quindi alla dittatura e poscia alla tirannide.
E se non avete le fette di prosciutto sugli occhi, vi accorgerete che è esattamente quello che sta accadendo in Europa e particolarmente in Italia, dove da ben tre legislature nessuno vota il governo che viene “installato” al suo posto da forze completamente esterne al volere del popolo. Dove abbiamo sempre meno libertà e dove le minoranze hanno sempre più potere rispetto alle maggioranze.
Cerchiamo per favore di aprire gli occhi!
NON VALE LA PENA STARE AD ASCOLTARE ; CHIEDONO UNA FORTE “PERNACCHIA”
concordo pienamente con quanto scritto.…. In Italia se non la pensi come Renzi (il quale continua a dire che la stragrande maggioranza degli italiani sia d’accordo con lui e i suoi amplificatori – vedi Serracchiani, Boschi etc…) sei razzista, ignobile e non vuoi il bene del Paese… – Fa solo monologhi e interviste programmate da servetti.…mai un confronto reale.…