Innanzitutto chiariamo una cosa: questo post non discute della pericolosità o meno o dell’efficacia dei vaccini. Quello di cui parlerò è latotale iniquità dell’imposizione degli stessi per legge.
Dopo il decreto imposto dal ministro Lorenzin ieri 19 Maggio, l’Italia diventa l’unico Paese al mondo in cui sono obbligatori addirittura 12 vaccini per i bimbi. In tutto il resto del pianeta, al massimo sono obbligatori i classici 4: difterite, pertosse, tetano e poliomielite. Nella maggior parte dei paesi nessun vaccino è obbligatorio e le scuole, quando lo richiedono, al massimo richiedono i 4 di cui sopra.
In Europa, Austria, Spagna, Svizzera e Inghilterra non hanno vaccini imposti dalla legge, mentre la Francia impone i 4 di cui sopra e il Belgio solo quello contro la Poliomielite.
Nel mondo, negli USA abbiamo ancora in media (ogni stato ha la sua legge) i 4 di base, in Australia nessuno (nemmeno per entrare a scuola), in India nessuno. Per le rimanenti nazioni non ho avuto onestamente il tempo di cercare ma mi pare che quanto sopra esposto sia più che sufficiente.
Consentire ad un governo di imporre una decisione vaccinale come è appena accaduto in Italia, significa semplicemente aprire la strada ad un futuro di imposizioni in qualunque campo, non solo quello sanitario.
Allora domani diventerà vietato mangiare alimenti senza glutine senza una diagnosi di celiachia (attenzione perchè sta già accadendo) oppure obbligatorio curare una patologia qualsiasi con quello che decide il governo e non con quello che effettivamente la cura.
Ma torniamo alla questione primaria: un governo non deve e non può rendere obbligatorio un così alto numero di vaccini. Non è ne nel suo diritto ne, tanto meno, nel suo mandato. E dunque per quale motivo l’hanno fatto?
Tanto per cominciare esiste una precisa volontà a livello mondiale di fare dell’Italia il paese che guiderà il corso vaccinale che si intende imporre non solo in Europa ma in tutto il mondo. Non è teoria o complottismo, ma realtà dichiarata in un documento dell’AIFA in cui si dice chiaramente che è stata una decisione presa dal GHS (Global Health Security) in cui 40 paesi hanno dato all’Italia il compito di aprire le danze, un organismo statunitense, non internazionale.
L’Italia è il punto di inizio di un’epoca di dittatura sanitaria che vedremo svilupparsi nei prossimi anni (secondo me in pochissimi) su tutto il pianeta. Capite dove sta il punto? E’ stata scelta l’Italia per vedere cosa succede. Ed è stata scelta molto probabilmente non perchè paese particolarmente avanti nella democrazia (sappiamo perfettamente che in Italia è morta da non meno di 10 anni), o perchè particolarmente evoluto dal punto di vista scientifico o sanitario, ma in quanto Paese in cui la popolazione reagisce meno di quella di qualunque altro ai soprusi del governo.
Gli altri 39 paesi convenuti alla GHS sanno perfettamente che, senza un precedente su cui basare una campagna mediatica, per quanto del tutto falsa e menzognera, la loro popolazione si opporrebbe a quella che è, a tutti gli effetti, un’imposizione iniqua, illegale e immorale. Dunque quale miglior posto dell’Italia per costituire il precedente? L’Italia in cui le persone si lamentano sui Social ma poi non scendono nelle piazze a manifestare, non mandano a casa quei rappresentanti al Governo che si sono dimostrati inadeguati o incompetenti e, anzi, continuano a votare (quando gli viene permesso) sempre gli stessi partiti pur sapendo che sono autentiche latrine di indegnità civile, legale e politica.
Quello che sta accadendo in Italia deve assolutamente trovare un’opposizione (civile, legale e costituzionale) espressa con i mezzi adatti. Inutile insultare qualcuno e poi lasciarlo a governare la tua vita. Inutile attaccare i rappresentanti del governo sul piano personale per poi lasciar loro imporre una linea politica inequivocabilmente iniqua.
La legge italiana prevede molte modalità per opporsi ad un governo i cui atti siano ritenuti errati: l’espressione del proprio dissenso, la manifestazione, lo sciopero, l’opposizione civile e legale, i tribunali e cento altre modalità. Usiamole, per l’amor del cielo, usiamole o tra pochi anni nessuna opposizione sarà più legale e neppure possibile. Ricordiamoci che dalla democrazia si passa alla demagogia, costruendo un falso consenso popolare con l’utilizzo della persuasione mediatica, per poi passare alla dittatura e infine alla tirannide. E non lo dico io, che conto zero, ma un pensatore come Platone.
Senza atti veri di opposizione (sto parlando di atti civili e intelligenti), la strada è fissata.
E per chi invece volesse un’altra motivazione, il consiglio è quello di farsi una delle domande più vecchie del mondo: cui prodest? Rispondere in modo oggettivo a questa domanda porterà infallibilmente a ricostruire il percorso delle attività di quelle lobby che, tramite influenza diretta e indiretta, hanno portato e porteranno sempre più ad imposizionidi questo come di altro, ben più pericoloso, livello.
Per finire vi lascio a questo articolo, estremamente lucido e ben circostanziato (anche nelle risposte date ai commenti, molti iniqui, ad esso posti), di Gulglielmo Pepe, dal titolo sintetico ed esaustivo: “La Vaccinazione Classista“.
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Obbligo vaccinale: segnali di un nero futuro
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Innanzitutto chiariamo una cosa: questo post non discute della pericolosità o meno o dell’efficacia dei vaccini. Quello di cui parlerò è la totale iniquità dell’imposizione degli stessi per legge.
Dopo il decreto imposto dal ministro Lorenzin ieri 19 Maggio, l’Italia diventa l’unico Paese al mondo in cui sono obbligatori addirittura 12 vaccini per i bimbi. In tutto il resto del pianeta, al massimo sono obbligatori i classici 4: difterite, pertosse, tetano e poliomielite. Nella maggior parte dei paesi nessun vaccino è obbligatorio e le scuole, quando lo richiedono, al massimo richiedono i 4 di cui sopra.
In Europa, Austria, Spagna, Svizzera e Inghilterra non hanno vaccini imposti dalla legge, mentre la Francia impone i 4 di cui sopra e il Belgio solo quello contro la Poliomielite.
Nel mondo, negli USA abbiamo ancora in media (ogni stato ha la sua legge) i 4 di base, in Australia nessuno (nemmeno per entrare a scuola), in India nessuno. Per le rimanenti nazioni non ho avuto onestamente il tempo di cercare ma mi pare che quanto sopra esposto sia più che sufficiente.
Consentire ad un governo di imporre una decisione vaccinale come è appena accaduto in Italia, significa semplicemente aprire la strada ad un futuro di imposizioni in qualunque campo, non solo quello sanitario.
Allora domani diventerà vietato mangiare alimenti senza glutine senza una diagnosi di celiachia (attenzione perchè sta già accadendo) oppure obbligatorio curare una patologia qualsiasi con quello che decide il governo e non con quello che effettivamente la cura.
Ma torniamo alla questione primaria: un governo non deve e non può rendere obbligatorio un così alto numero di vaccini. Non è ne nel suo diritto ne, tanto meno, nel suo mandato. E dunque per quale motivo l’hanno fatto?
Tanto per cominciare esiste una precisa volontà a livello mondiale di fare dell’Italia il paese che guiderà il corso vaccinale che si intende imporre non solo in Europa ma in tutto il mondo. Non è teoria o complottismo, ma realtà dichiarata in un documento dell’AIFA in cui si dice chiaramente che è stata una decisione presa dal GHS (Global Health Security) in cui 40 paesi hanno dato all’Italia il compito di aprire le danze, un organismo statunitense, non internazionale.
L’Italia è il punto di inizio di un’epoca di dittatura sanitaria che vedremo svilupparsi nei prossimi anni (secondo me in pochissimi) su tutto il pianeta. Capite dove sta il punto? E’ stata scelta l’Italia per vedere cosa succede. Ed è stata scelta molto probabilmente non perchè paese particolarmente avanti nella democrazia (sappiamo perfettamente che in Italia è morta da non meno di 10 anni), o perchè particolarmente evoluto dal punto di vista scientifico o sanitario, ma in quanto Paese in cui la popolazione reagisce meno di quella di qualunque altro ai soprusi del governo.
Gli altri 39 paesi convenuti alla GHS sanno perfettamente che, senza un precedente su cui basare una campagna mediatica, per quanto del tutto falsa e menzognera, la loro popolazione si opporrebbe a quella che è, a tutti gli effetti, un’imposizione iniqua, illegale e immorale. Dunque quale miglior posto dell’Italia per costituire il precedente? L’Italia in cui le persone si lamentano sui Social ma poi non scendono nelle piazze a manifestare, non mandano a casa quei rappresentanti al Governo che si sono dimostrati inadeguati o incompetenti e, anzi, continuano a votare (quando gli viene permesso) sempre gli stessi partiti pur sapendo che sono autentiche latrine di indegnità civile, legale e politica.
Quello che sta accadendo in Italia deve assolutamente trovare un’opposizione (civile, legale e costituzionale) espressa con i mezzi adatti. Inutile insultare qualcuno e poi lasciarlo a governare la tua vita. Inutile attaccare i rappresentanti del governo sul piano personale per poi lasciar loro imporre una linea politica inequivocabilmente iniqua.
La legge italiana prevede molte modalità per opporsi ad un governo i cui atti siano ritenuti errati: l’espressione del proprio dissenso, la manifestazione, lo sciopero, l’opposizione civile e legale, i tribunali e cento altre modalità. Usiamole, per l’amor del cielo, usiamole o tra pochi anni nessuna opposizione sarà più legale e neppure possibile. Ricordiamoci che dalla democrazia si passa alla demagogia, costruendo un falso consenso popolare con l’utilizzo della persuasione mediatica, per poi passare alla dittatura e infine alla tirannide. E non lo dico io, che conto zero, ma un pensatore come Platone.
Senza atti veri di opposizione (sto parlando di atti civili e intelligenti), la strada è fissata.
E per chi invece volesse un’altra motivazione, il consiglio è quello di farsi una delle domande più vecchie del mondo: cui prodest? Rispondere in modo oggettivo a questa domanda porterà infallibilmente a ricostruire il percorso delle attività di quelle lobby che, tramite influenza diretta e indiretta, hanno portato e porteranno sempre più ad imposizioni di questo come di altro, ben più pericoloso, livello.
Per finire vi lascio a questo articolo, estremamente lucido e ben circostanziato (anche nelle risposte date ai commenti, molti iniqui, ad esso posti), di Gulglielmo Pepe, dal titolo sintetico ed esaustivo: “La Vaccinazione Classista“.
Ci si vede in giro!
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