Se ne sente parlare da un po’ di tempo a questa parte. Le finestre di Overton sono diventate famose grazie a un po’ di video e articoli di cui se ne parla. In buona sostanza si tratta del modo in cui si può orientare l’opinione pubblica portandola a considerare normale qualcosa che fino ad un certo momento precedente non era neppure accettabile, tramite l’utilizzo consapevole e, ovviamente, perverso dei media.
Ma perchè questo metodo funziona? Semplicemente per due motivi: la scarsità di individualità e l’assenza di consapevolezza.
La prima fa si che le persone temano di trovarsi dalla parte della minoranza, in quanto non hanno sviluppato la capacità di rimanere fermi nelle proprie convinzioni e ideali, quando questi non sono sostenuti dalla maggioranza degli “altri”.
La seconda fa si che le persone non si accorgano che le proprie idee cambiano per un mutamento interno, dovuto ad esempio ad una crescita interiore o ad una maturazione umana, quanto per una risposta automatica all’applicazione costante di una pressione mediatica.
Non è un mistero: prendete una persona di quelle che spesso si incontrano, quei tizi che abitualmente si definiscono “imbecilli”, di cui è sostanzialmente pieno il mondo; iniziate una discussione qualsiasi e poi cominciate a ripetere sempre la stessa frase in modo sempre uguale, con un tono invariato per ogni ripetizione. Nell’arco di pochi minuti il tizio avrà fatto propria quell’affermazione per quanto comune sia (anzi, più l’affermazione esprime un luogo comune, più rapidamente verrà accettata).
Le finestre di Overton funzionano perchè le persone hanno dimenticato come si fa a stare in piedi da sole, e non si rendono conto che reagiscono in modo automatico, meccanico, a qualunque stimolo esterno. Nel tempo, lo stesso messaggio, articolato in modo progressivamente più netto, assieme al concetto secondo cui “gli altri la pensano già così”, penetrerà nella mente (si fa per dire) dell’uomo della strada e lo porterà a considerare normale ciò che fino a 2 anni prima avrebbe considerato semplicemente assurdo.
Non fatevi fregare; non pensate sempre che “se l’ha detto la TV allora è vero”. Soprattutto non pensate che un concetto espresso mediaticamente sia accettato dalla maggioranza, soprattutto se vi dicono che è così: avete presente quelle notizie che contengono la frase “fa impazzire il web” e tutti si precipitano a vedere di cosa si tratta? Ecco, nel 99% dei casi sul web non se le incula nessuno manco di striscio ma il solo fatto che le descrivano come qualcosa che tutti già sanno (e voi no) le rendono improvvisamente importanti, fino a che davvero non diventano virali. Un argomento di cui normalmente non ve ne fregherebbe niente diventa improvvisamente degno della più acuta curiosità.
E’ così, ad esempio, che lentamente si sta rendendo accettabile un cosa orribile come la pedofilia. Oggi tutti o quasi siamo convinti (e meno male) che gli atti sessuali con bambini siano qualcosa di osceno. Ma c’è quel “quasi” che già inizia a fare la differenza. Esistono individui marci dentro (non venitemi a dire che sono malati e vanno curati) che a seguito di qualunque cosa di cui non ce ne frega sostanzialmente un cazzo, hanno perso alcuni parametri e ritengono che fare sesso con un bambino o una bambina sia giusto. E non parliamo solo di esponenti di culture arretrate o dall’incommensurabile barbarie evolutiva, ma soprattutto di occidentali, persone “civilmente” evolute.
In nome di una democrazia idiota, c’è un paese come l’Olanda che addirittura ha permesso a tre pedofili di fondare un partito e tentare di candidarsi alle elezioni, quando si sarebbero dovuti prendere i tre bastardi in questione e sbatterli in galera a vita. Per non parlare della Chiesa, i cui esponenti dovrebbero essere i guardiani del bene e tra le cui fila sappiamo perfettamente quanto la pedofilia sia diffusa.
Ma questi sono i casi eclatanti, quelli che tutti conoscono. Poi ci sono le persuasioni, le convinzioni. Bambine appena undicenni o poco più, vestite come donne adulte e sbattute in copertina di riviste di moda. Oppure professionisti in area psichiatrica o psicologica, come Kinsey e altri che cercano di cambiare la percezione di questa schifezza.
Qual’è la verità? Semplicemente che per molte cose (tra cui la pedofilia non è di certo l’unica) ributtanti, semplicemente assurde o errate, esistono spesso lobby che per interesse personale, economico, ideologico o semplice convenienza, fanno leva sulla meccanicità dell’essere umano per fare si che i propri scopi escano dall’illegalità, oppure entrino nel comune senso del giusto, facendo diventare appunto tale qualcosa che è profondamente sbagliato, qualcosa che magari non sappiamo dire razionalmente perchè sia ingiusto ma che, all’interno del nostro cuore, è perfettamente chiaro che lo sia.
Non c’è altra possibilità se non quella di imparare a distinguere ciò che deriva dal nostro interno, dalle nostre autentiche e più profonde traenze da ciò che invece è semplicemente conseguenza automatica di un qualsiasi stimolo esterno, e poi rimanere fermi di fronte all’iniquo, all’ingiusto, all’errore, senza lasciarci impressionare da quanti intorno a noi invece, per paura di ritrovarsi sul lato della minoranza, vanno di fatto a creare la maggioranza dalla parte sbagliata.
Il male esiste, non si può ignorare… tanto meno si può scegliere di abbracciarlo perchè “così fan tutti”.
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Overton: pedofilia e varie
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Se ne sente parlare da un po’ di tempo a questa parte. Le finestre di Overton sono diventate famose grazie a un po’ di video e articoli di cui se ne parla. In buona sostanza si tratta del modo in cui si può orientare l’opinione pubblica portandola a considerare normale qualcosa che fino ad un certo momento precedente non era neppure accettabile, tramite l’utilizzo consapevole e, ovviamente, perverso dei media.
Ma perchè questo metodo funziona? Semplicemente per due motivi: la scarsità di individualità e l’assenza di consapevolezza.
La prima fa si che le persone temano di trovarsi dalla parte della minoranza, in quanto non hanno sviluppato la capacità di rimanere fermi nelle proprie convinzioni e ideali, quando questi non sono sostenuti dalla maggioranza degli “altri”.
La seconda fa si che le persone non si accorgano che le proprie idee cambiano per un mutamento interno, dovuto ad esempio ad una crescita interiore o ad una maturazione umana, quanto per una risposta automatica all’applicazione costante di una pressione mediatica.
Non è un mistero: prendete una persona di quelle che spesso si incontrano, quei tizi che abitualmente si definiscono “imbecilli”, di cui è sostanzialmente pieno il mondo; iniziate una discussione qualsiasi e poi cominciate a ripetere sempre la stessa frase in modo sempre uguale, con un tono invariato per ogni ripetizione. Nell’arco di pochi minuti il tizio avrà fatto propria quell’affermazione per quanto comune sia (anzi, più l’affermazione esprime un luogo comune, più rapidamente verrà accettata).
Le finestre di Overton funzionano perchè le persone hanno dimenticato come si fa a stare in piedi da sole, e non si rendono conto che reagiscono in modo automatico, meccanico, a qualunque stimolo esterno. Nel tempo, lo stesso messaggio, articolato in modo progressivamente più netto, assieme al concetto secondo cui “gli altri la pensano già così”, penetrerà nella mente (si fa per dire) dell’uomo della strada e lo porterà a considerare normale ciò che fino a 2 anni prima avrebbe considerato semplicemente assurdo.
Non fatevi fregare; non pensate sempre che “se l’ha detto la TV allora è vero”. Soprattutto non pensate che un concetto espresso mediaticamente sia accettato dalla maggioranza, soprattutto se vi dicono che è così: avete presente quelle notizie che contengono la frase “fa impazzire il web” e tutti si precipitano a vedere di cosa si tratta? Ecco, nel 99% dei casi sul web non se le incula nessuno manco di striscio ma il solo fatto che le descrivano come qualcosa che tutti già sanno (e voi no) le rendono improvvisamente importanti, fino a che davvero non diventano virali. Un argomento di cui normalmente non ve ne fregherebbe niente diventa improvvisamente degno della più acuta curiosità.
E’ così, ad esempio, che lentamente si sta rendendo accettabile un cosa orribile come la pedofilia. Oggi tutti o quasi siamo convinti (e meno male) che gli atti sessuali con bambini siano qualcosa di osceno. Ma c’è quel “quasi” che già inizia a fare la differenza. Esistono individui marci dentro (non venitemi a dire che sono malati e vanno curati) che a seguito di qualunque cosa di cui non ce ne frega sostanzialmente un cazzo, hanno perso alcuni parametri e ritengono che fare sesso con un bambino o una bambina sia giusto. E non parliamo solo di esponenti di culture arretrate o dall’incommensurabile barbarie evolutiva, ma soprattutto di occidentali, persone “civilmente” evolute.
In nome di una democrazia idiota, c’è un paese come l’Olanda che addirittura ha permesso a tre pedofili di fondare un partito e tentare di candidarsi alle elezioni, quando si sarebbero dovuti prendere i tre bastardi in questione e sbatterli in galera a vita. Per non parlare della Chiesa, i cui esponenti dovrebbero essere i guardiani del bene e tra le cui fila sappiamo perfettamente quanto la pedofilia sia diffusa.
Ma questi sono i casi eclatanti, quelli che tutti conoscono. Poi ci sono le persuasioni, le convinzioni. Bambine appena undicenni o poco più, vestite come donne adulte e sbattute in copertina di riviste di moda. Oppure professionisti in area psichiatrica o psicologica, come Kinsey e altri che cercano di cambiare la percezione di questa schifezza.
Qual’è la verità? Semplicemente che per molte cose (tra cui la pedofilia non è di certo l’unica) ributtanti, semplicemente assurde o errate, esistono spesso lobby che per interesse personale, economico, ideologico o semplice convenienza, fanno leva sulla meccanicità dell’essere umano per fare si che i propri scopi escano dall’illegalità, oppure entrino nel comune senso del giusto, facendo diventare appunto tale qualcosa che è profondamente sbagliato, qualcosa che magari non sappiamo dire razionalmente perchè sia ingiusto ma che, all’interno del nostro cuore, è perfettamente chiaro che lo sia.
Non c’è altra possibilità se non quella di imparare a distinguere ciò che deriva dal nostro interno, dalle nostre autentiche e più profonde traenze da ciò che invece è semplicemente conseguenza automatica di un qualsiasi stimolo esterno, e poi rimanere fermi di fronte all’iniquo, all’ingiusto, all’errore, senza lasciarci impressionare da quanti intorno a noi invece, per paura di ritrovarsi sul lato della minoranza, vanno di fatto a creare la maggioranza dalla parte sbagliata.
Il male esiste, non si può ignorare… tanto meno si può scegliere di abbracciarlo perchè “così fan tutti”.
Ci si vede in giro!
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