A Dubai la benzina costa 28 centesimi al litro.

E’ una cosa che ho scoperto ieri. E allora mi è venuta la voglia di capire un po’ di più sulla composizione del prezzo della benzina.
Nel 2004, il costo di estrazione di un barile di petrolio (circa 160 litri) era pari al massimo a 1,5 dollari. A voler esagerare poniamo pure che a oggi i costi siano decuplicati: 15 dollari al barile. Per ragionare in euro convertiamo al valore odierno (0,68 circa) e arriviamo a 10 euro al barile, cioè 6 centesimi al litro.
Da un barile di petrolio si ottengono circa 55 litri di benzina e 54 di gasolio. Il resto diventa kerosene, plastica e un sacco di altre materie.
Per comodità (anche se è proprio un’approssimazione) facciamo pure 110 litri di benzina, e 50 litri di kerosene. Buttiamo pure via i 50 litri di altre cose, e ipotizziamo che 10 euro sia il costo del petrolio necessario a raffinare 110 litri di benzina. Il costo della materia prima per un litro di benzina diventa di 9 centesimi (ma esagerando come degli aerei).
Resta ora da calcolare il costo di raffinazione di un litro di benzina, operazione praticamente impossibile. Ci ho provato in tutti i modi ma occorre avere due lauree: una in ingegneria mineraria e l’altra in economia internazionale. Perciò prendo la via più breve.
Se a Dubai un litro di benzina costa 28 centesimi, ipotizzando che i benzinai arabi siano tutti dediti alla beneficenza, e vivano d’aria, il costo di produzione, detratta la materia prima non può essere più di 19 centesimi al litro. (28 del prezzo – 9 del costo della materia prima)
Ora la quotazione Platts (il prezzo internazionale della benzina) è oggi di circa 995 dollari per tonnellata che convertito in euro/litro fa 49 centesimi al litro.
Guarda un po’, la benzina viene valutata già 21 centesimi in più, solo perchè la si vende sul mercato internazionale. Stiamo già parlando quindi di un prezzo quasi raddoppiato a causa delle speculazioni borsistiche.
Adesso vediamo in Italia cosa succede a questi 49 centesimi. Bisogna aggiungere le accise (le tasse).
Ad essi vanno sommate quindi (in lire per litro, tenetevi forte…):
1.9 per finanziare la guerra in Abissinia
14 per la crisi di Suez
10 per il disastro del Vajont
10 per l’alluvione di Firenze
10 per il terremoto del Belice
99 per il terremoto del Friuli
75 per il terremoto in Irpinia
205 per la missione in Libano (la prima)
22 per la missione in Bosnia
Abbiamo un totale di 447 lire per litro, pari a 23 centesimi di euro. Ci aggiungiamo le ultime due accise, 2 centesimi per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri, e una misteriosa accisa per il rinnovo degli autobus inquinanti, dall’importo non quantificato. La somma fa 25 centesimi certi più un’accisa ignota (l’ultima)
Quindi: 49 centesimi il costo sul mercato internazionale + 25 di accise, siamo a 74 centesimi al litro.
Aggiungiamo ora il margine lordo delle compagnie (stimato, perchè nessuno lo conosce veramente): 8% nel 2007, facciamo 10% nel 2008. Andiamo a circa 82 centesimi. Adesso aggiungiamo i costi di stoccaggio e trasporto (anche questi stimati: 16 centesimi al litro). Arriviamo a 98 centesimi.
Adesso aggiungiamo l’IVA su tutto (eh si, paghiamo anche le tasse sulle tasse, unico paese al mondo). 98 cent. + 20%…
uguale 1,176 euro. Di cui 65 centesimi di costi fissi, e il resto tasse conosciute.
Ok. Ma allora, se il prezzo della benzina alla pompa è di circa 1,5 euro al litro…
Qualcuno mi spiega dove cazzo sono andati a finire i 32 centesimi che mancano?
Mi sembra ovvio che se li cucca qualcuno ma chi? La componente fiscale dichiarata sul prezzo della benzina è del 59%, che su 1,5 euro al litro fa 0,885.
Di questi, 0,526 li abbiamo trovati. Aggiungiamo 0,32 e cosa abbiamo? 0,856. Bingo!!!
Lo stato si becca su un litro di benzina quasi il 60% di cui il 36% costituito da accise che non hanno più alcun senso, e il resto… mancia!
Due veloci appunti: dove sono i 32 cent? Vogliamo lasciare 0,32 € al gestore della pompa, che deve pagare il costo della struttura, il costo del personale e, ovviamente le tasse? Secondo: le accise il governo nazionale non le può ridurre od eliminare nemmeno volendo, essendo di competenza del parlamento europeo, che deve decidere a maggioranza.
Sul margine del gestore della pompa ho fatto un errore, non citandolo nei 16 centesimi attribuiti solo ai costi di stoccaggio e trasporto.
Per quanto riguarda le accise, mi spiace deluderti ma sono di competenza del governo italiano (se guardi le voci capisci). Grazie di essere intervenuto.
Mha… magari hai ragione tu sulle competenze. Ti invito ugualmente a leggere al seguente link (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2003:283:0051:0070:IT:PDF). Si tratta della DIRETTIVA 2003/96/CE DEL CONSIGLIO dei ministri del parlamento europe del 27 ottobre 2003, che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità, dove fissa gli importi minimi che il totale delle accise deve comprendere. Non ho voglia di fare i conti, ma mi pare che non si possano tirare giù di chissà quanto, se non andando in contro a sanzioni comunitarie. Ammetto che forse ho interpretato male, e comunque che ci sia un gruppetto di gente che si intasca un sacco di soldi rubati al popolo bue è certo. Vuoi divertirti? indaga sulla road tax, questa è privata, non c’è lo stato dimezzo, nonostante il nome.
Ho trovato il documento da te citato. Che bel casino!
E per quanto riguarda la road tax… ci puoi giurare. Grazie della dritta e resta connesso. Appena ho un attimo mi studio la faccenda. Ma ho già la bavetta…
Scusa, ma la road tax da noi altro non è che… il bollo auto. Era questo che intendevi?
No, certo, ma io intendevo la road tax che grandi brand del mondo dell’autonoleggio fanno pagare ai clienti. Siccome suona molto di tassa, nessuno si ferma a chiedersi che cosa stia pagando e cosa salta fuori? Che non è nulla. Semplicemente alla tariffa già complessa da capire che ci si trova in fattura, alla fine questa road tax di pochi euro. Però non è nulla, non è noleggio, non è un servizio, sono soldi in più e basta. E’ molto interessante la composizione della road tax (ovviamente tassata anch’essa, non essendo una tassa). Per qualcuno è la RC (ma come? non è un tuo obbligo, oh noleggiatore, pagare la RC?), per altri è la “messa in strada” (ma quella non si paga quando compri un’auto nuova?), per altri è un’ulteriore copertura assicurativa (che però è già fatturata a parte). In pratica è un trucco per fottersi qualche euro in più.
Non ne sapevo un tubo. Comunque il tuo commento è autoesplicativo. Grazie mille.