Brunetta incipit: online i CV dei chirurghi
Eccola l’ennesima dall’ANSA:
Brunetta si è chiesto” perché uno deve leggersi tutto sullo yogurt o sul succo di frutta e poi non sapere nulla su chi ti opera”.
Quindi dal prossimo anno il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, vuole rendere pubblici anche i curricula e gli score professionali dei chirurghi. Lo ha annunciato lo stesso ministro intervenendo a Radio Radicale.
Si, bravo. E poi perchè non mette in linea anche i loro orari, così qualche paziente incazzato, a torto o a ragione, farà prima a farli fuori.
Cazzo ma ‘sta gente si rende conto di quello che dice? Ma Brunetta perchè non mette in linea il suo e quello di tutti i suoi colleghi di CV?
E poi, qualcuno sa come vengono calcolati gli “score” professionali? Io non ancora ma adesso mi documento.
No, perchè se gli score vengono calcolati con la stessa efficienza media del Servizio Sanitario Nazionale, come minimo siamo rovinati…
Salve,
scrivo a nome di Ambulatoriprivati.it, in breve:
un nuovo portale internet nazionale di tecnologia Web 2.0 (ora in fase di testing) che ha come obiettivo principale raccogliere tutti gli ambulatori, poliambulatori, cliniche private, ecc.. ed offrire agli utenti quanta più trasparenza possibile sulle informazioni della struttura e soprattutto sul medico stesso che ne è responsabile.
Quindi riguardo all’idea del Ministro Brunetta si è daccordo, è corretto fornire più informazioni possibili sul professionista che andrà a curare il paziente. L’unica difficoltà sarà sul metodo di valutazione, perchè filosoficamente parlando “errare humanum est”, ma in questo contesto, un errore può costare una vita… Dott. Daniele Cianci – Ambulatoriprivati.it – redazione@ambulatoriprivati.it
Dott. Cianci, è proprio su questo che verte il mio post: il metodo di valutazione degli “score” professionali. Anche perchè Brunetta parla di mettere in linea TUTTI i cv di TUTTI i chirurghi italiani, volenti o nolenti. la combinazione lineare di “valutazione degli score” e “pubblicazione cv volenti o nolenti” secondo me è letale. Lei parla di errore che può costare una vita, e le do perfettamente ragione. Dall’altro lato credo che un’errata valutazione dello “score” di un chirurgo (e non parliamo della possibilità che l’errore possa essere voluto), possono costare una vita professionale. E non credo che nemmeno questo sia poco.
Si si, infatti io non parlo di eventuali “condanne”, anche perchè il nostro paese ha bisogno di ben altra giustizia, ma la possibilità di rendere disponibile una più qualificata trasparenza delle informazioni. Così facendo secondo il mio punto di vista, un utente/paziente può eventualemente farsi un’opinione migliore rispetto a quanto poteva fare in precedenza. E ribadisco soltanto che la difficoltà sta nel valutare un professionista rispetto ad un altro, perchè potrebbe accadere che sia davvero qualificato e bravo nel suo lavoro però ad es. per caso fortuito viene “condannato” per via di un’operazione non riuscita e che probabilmente il paziente non era operabile o non curabile o altro… Quindi come si farà a trovare un metodo valido ed efficiente..?
Non credo che sia molto semplice in questo caso trovare un metodo. Il metodo scientifico può andar bene per pesare le patate, non certo l’abilità professionale di un uomo. Certo, se nella carriera di un chirurgo nessun paziente è morto sotto i ferri, questa può essere un’indicazione, ma voglio credere che sia un caso piuttosto comune. D’altronde non vedo neppure come sia possibile, allo stato attuale delle cose, verificare gli andamenti post-operatori. Poniamo il caso di un chirurgo che si dedica ai casi di cancro. La sua media di sopravvivenza a dieci anni sarà indubitabilmente inferiore a quella di un suo collega che si occupa di chirurgia della mano. Non credo che sia in alcun modo possibile stabilire se un chirurgo è bravo o no, se non siamo chirurghi noi stessi. Dobbiamo affidarci al sentito dire (tremendo, ovviamente) o alle statistiche, magari falsate, sicuramente calcolate con qualche metodo assurdo da un incompetente che siede al governo.
Altrimenti sarebbe come valutare l’abilità di un artigiano da una statistica fatta da qualcuno che le sue opere non le ha nemmeno mai viste.
No, credo che la proposta di Brunetta sia semplicemente inattuabile, quantomeno allo stato attuale delle cose.
E si, infatti l’idea di Brunetta è buona! Ma se si fa un piccolo studio di fattibilità ci si accorge che la soluzione è molto lontana.
MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)
Interessante…