E’ su tutti i giornali, riportata in un modo o nell’altro la notizia di questa sentenza della Corte di Cassazione. Peccato che nessuna testata spieghi che detta sentenza (come tutte le sentenze) dovrebbe essere letta nell’ambito in cui viene emessa.
L’Ansa, ne pubblica il testo, e se uno ha voglia di leggerselo, lo trova qui.
In questo caso, l’ambito è quello complesso di un professore che da lezioni private ai suoi stessi allievi, dietro minaccia di bocciatura, oltre a una certa serie di altri fatti anche gravi.
Quindi non è che da domani se dici “Ti boccio” a uno studente commetti reato. E’ che ieri un tizio lo ha detto ai suoi studenti per costringerli a prendere ripetizioni da lui.
Non quindi il senso che tutti i giornali sembrano voler dare.
Reato dire “Ti boccio”. I media stravolgono una sentenza.
E’ su tutti i giornali, riportata in un modo o nell’altro la notizia di questa sentenza della Corte di Cassazione. Peccato che nessuna testata spieghi che detta sentenza (come tutte le sentenze) dovrebbe essere letta nell’ambito in cui viene emessa.
L’Ansa, ne pubblica il testo, e se uno ha voglia di leggerselo, lo trova qui.
In questo caso, l’ambito è quello complesso di un professore che da lezioni private ai suoi stessi allievi, dietro minaccia di bocciatura, oltre a una certa serie di altri fatti anche gravi.
Quindi non è che da domani se dici “Ti boccio” a uno studente commetti reato. E’ che ieri un tizio lo ha detto ai suoi studenti per costringerli a prendere ripetizioni da lui.
Non quindi il senso che tutti i giornali sembrano voler dare.
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