Il mondo va a puttane, al governo litigano per una vignetta del cazzo

Il model­lo eco­no­mi­co attua­le sta mostran­do sem­pre più i suoi limi­ti, in una cri­si finan­zia­ria sen­za pre­ce­den­ti, for­se aiu­ta­to, for­se no.

Ma in Ita­lia il gover­no e l’op­po­si­zio­ne, inve­ce che dar­si da fare per argi­na­re le con­se­guen­ze gra­vi che stan­no per col­pi­re que­sto pae­se (e che anche un per­fet­to idio­ta a que­sto pun­to è in gra­do di pre­ve­de­re), cosa fan­no? Liti­ga­no per una vignet­ta com­par­sa sul set­ti­ma­na­le sati­ri­co dell’unità.

Una vignet­ta in cui un cre­ti­no arma­to minac­cia Brunetta.

Inve­ce di chie­der­si se quel­la vignet­ta non sia in real­tà un sin­to­mo di qual­co­sa di più pro­fon­do che sta esa­spe­ran­do l’I­ta­lia, liti­ga­no sul fat­to che l’uo­mo sia arma­to “per­chè sul­le armi non si scher­za”. Come dire l’i­dio­ta che guar­da il dito inve­ce del­la Luna.

Sono peg­gio degli isla­mi­ci che si offen­do­no per le vignet­te su Mao­met­to, cazzo!

Dice­va bene ieri Ber­to­li­no a Zelig a pro­po­si­to del DDL Carfagna:

“Il nostro è un pae­se che va a puttane!”

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1 Commento
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vale

Franz gra­zie di ripor­ta­re tut­te que­ste noti­zie in modo così efficace.
ser­ve a sta­re atten­ti a que­ste por­che­rie anche quan­do non si ha per così dire “tem­po”