Medicina Complementare, Agopuntura, Omeopatia etc.: la Lombardia è avanti, grazie a Umberto Fazzone
Indagando sulla situazione delle medicine complementari in Italia, ho avuto una bella sorpresa, trovando questa pagina.
In essa si legge come la Regione si stia muovendo in un modo decisamente anomalo per l’Italia bigotta e Aulin-dipendente:
“La Regione Lombardia, con l’obiettivo di tutelare la salute di tutti quei cittadini che scelgono la Medicina Complementare (MC), sta sviluppando un percorso normativo che, partendo dagli studi osservazionali, arrivi a disciplinare l’intera materia.”
Un miracolo allo stato puro.
Praticamente a partire da Febbraio 2000, con questa delibera, la Regione ha disposto tutta una serie di studi in cui fosse possibile osservare, con parametri sicuramente più oggettivi di quelli degli studi sponsorizzati dalle onnipresenti case farmaceutiche, i risultati di trattamenti con Agopuntura, Omeopatia, Shiatsu, Riflessologia… insomma tutte quellemedicine cosiddette “alternative” ma cui guarda caso sempre più gente, stufa dei danni dei farmaci, ma soprattutto della loro inefficacia in un numero sempre crescente di casi, si va rivolgendo da una decina d’anni a questa parte.
Tra le altre cose ho trovato un riferimento a questo interessante documento dell’OMS (in italiano), riguardo l’aumento dei casi di reazioni avverse ai farmaci.
Nel passo successivo, del Marzo 2002, la Regione inserisce la Medicina Complementare nel proprio Piano
Socio-Sanitario regionale 2002–2004, con alcuni criteri di massima per l’integrazione con la medicina convenzionale, tra cui:
“La libertà di cura perché il cittadino deve poter scegliere, tra diverse opportunità, la prestazione che meglio corrisponde alle proprie aspettative;
La sicurezza della cura perché il cittadino deve potersi affidare, in tutta tranquillità e sicurezza, a professionisti della M C;
La professionalità degli operatori perché l’esercizio della MC deve essere svolto da operatori con profili professionali adeguati, sviluppati anche attraverso percorsi formativi appropriati;
L’uso razionale della MC perché il cittadino sia informato sulle opportunità di cura offerte dalle terapie della MC”
Il terzo passo, compiuto sempre dalla Regione nel 2003, vede la firma di un accordo tra quest’ultima e l’OMS.
Mi sono chiesto chi ci potesse essere dietro questa iniziativa, più unica che rara, e cerca che ti ricerca, ho forse trovato un nome: Umberto Fazzone.
Non sono sicuro se sia lui il promotore di questo studio, ma devo dire che chiunque sia merita sicuramente una marea di ringraziamenti da parte di tutti.
ottimo!!!