Codacons chiede un tetto per le giocate al Superenalotto: ma pensano o hanno i neuroni in ferie?
La notizia sul Corriere.
Il Superenalotto è diventato il rifugio onirico degli italiani terrorizzati dalla crisi. A guadagnarci come sempre è soprattutto lo stato (ma non noi, questo ormai dovrebbe essere chiaro). A fronte di 95 milioni di euro di montepremi infatti, lo Stato ne incassa 347.
Il Codacons chiede di stabilire un tetto massimo personale per le puntate al Superenalotto. Il principio può anche avere un senso, macerte proposte dimostrano solo che chi le fa non ha i neuroni collegati.
Come si può pensare di controllare il tetto personale di chi gioca? Sarebbe possibile solo collegando un codice personale ad ogni singolo giocatore, da controllare IN TEMPO REALE PRIMA della giocata, previa esibizione di un documento di identità. E secondo il codacons uno stato che ha avocato a sè i proventi del gioco d’azzardo (le macchinette videopoker sono state rese prima illegali, e poi legalizzate a seguito dell’avvenuta statalizzazione), possa aver voglia di spendere parte di quei 252 milioni di euro di utile netto sulle giocate, per stravolgere e rifare software e procedure?
Senza contare il fatto che in questo caso il calo dei proventi dovuto alla percezione del controllo da parte dei giocatori sarebbe a dir poco massiccio.
Ma perchè la gente prima di parlare non mette in connessione anche solo tre neuroni?
Io dico che è vergognoso che lo stato abbia legalizzato le macchinette per giocare d’azzardo… capisco il detto “ogni minuto nasce un cucco e beato chi se lo cucca”, però mi sembra esagerato.
Altri modi per far spendere soldi, incredibili ma veri da testimonianza diretta: in treno una ragazza carina continuava a ridacchiare e a leggere e spedire sms… subito penso che sicuramente un “piacione” fa il cascamorto mandando sms spiritosi (regola n° 1: falle ridere). Dopo un po’ si gira verso di me e mi chiede se secondo me il contenuto di calcio è più alto nel latte o nella televisione. Io sono un po’ come i vecchi diesel, e all’inizio non capisco se c’è o ci fa… chiedo spiegazioni sorridendo alla simpaticissima battuta. Insomma sta tipa si era abbonata ad un’offerta di una nota compagnia telefonica di tre lettere che comincia con T e finisce con M dove potevi vincere una 500 nuova se rispondevi a questi simpatici quesiti. Peccato che il costo del sms era di 1 euro e mezzo. Mi sono fatto tante domande.
Mi sembra cosa buona e giusta… 😉
giusto il rilievo tecnico, ancor piú quello sui poveri neuroni del codacons; il corriere oggi ne ripropone, ampliandole, le sciocchezzuole e per maggior completezza si può leggere che quei soldi bastano appena per comperarsi casa -e poi come vivi?; …pezzente di un superenalotto!
Letto l’articolo, sono contento per quello che si gode la vincita. Vorrei però sapere come mai il codacons si scalda tanto per una cosa che una volta ogni tanto da’ da mangiare a qualcuno. Dove cazzo sono stati i lor signori per tutto questo tempo in cui i video poker hanno rovinato molta più gente?
appunto…
“CODACONS, CLASS ACTION PER GIOCATORI ROVINATI – Dopo l’esposto presentato martedì alla Procura di Roma sul premio del Superenalotto, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha reso noto che l’ufficio legale della associazione “sta studiando la possibilità di intentare una class action in favore dei giocatori rovinati dal Superenalotto, non appena entrerà in vigore la legge sulle azioni collettive”. “Si pensi a tutti coloro che, nella speranza di vincite stratosferiche, hanno già speso tutto lo stipendio o la pensione di ottobre puntando cifre elevate e si ritrovano ora con il portafogli vuoto e bollette, rate e mutui da pagare. Conservando le ricevute di tali giocate – prosegue Rienzi – i cittadini rovinati dal Superenalotto potranno adire all’azione legale attualmente in fase di studio, sostenendo in Tribunale come il gioco si sia trasformato in qualcosa di troppo simile al gioco d’azzardo, a causa del montepremi eccessivamente elevato rispetto a un principio di legalità secondo cui un concorso a premi legato esclusivamente all’alea non può mettere in palio un premio in denaro così sproporzionato”.
Cara Anna, sinceramente NESSUNO obbliga a giocare….e se tanti si sono rovinati perche’ hanno messo dei 100-300 euro a giocata sperando di vincere (CHE COMUNQUE NON VI ERA ALCUN DUBBIO CHE VINCESSE QUALCUNO DA PALERMO, NAPOLI O CATANIA…E COSI E’ STATO!!!). Ognuno e’ cosciente di cio’ che fa….quindi, se pensa che sia meglio puntare la propria casa per poter vincere tanti soldi, beh….perso tutto che non rompa le OO!!!! COdACONS sarebbe meglio facesse qualche causa piu’ sensata invece, tipo andare contro le bastardate che fanno i comuni e i vigili urbani (multe alla fermata di 3 minuti per una necessita’…velox nascosti SULLE TANGENZIALI, vera truffa dell’anno in quanto i vigili urbani NON sono la POLIZIA STRADALE unico organo del Ministero dell’Interno autorizzato e MENZIONATO come unico responsabile dell’utilizzo di autovelox su autostrade e superstrade, ma facendo ACCORDI con i prefetti i quali DECLASSANO le superstrade da statali a strade provinciali per pezzi di 1 o 2 km!!!!) Se ci fosse un vero risultato sulla sicurezza, ci sarebbero meno incidenti no??? invece no! Anche perche’ per avere meno incidenti si deve: 1 controllare meglio a chi si da’ o rinnova la patente (sia a neopatentati sia gli over 70!!!) 2 fermare con telelaser chi corre e multarlo o ritirargli la patente subito….non serve ricevere una multa da 500euro 5 mesi dopo che hai investito due o tre pedoni ai 90 in centro! NO?!?!?!?
Oltre a quanto già detto per l’altro tuo commento, che vale anche per questo, mi trovi molto, ma molto d’accordo, specialmente sull’ultima tua osservazione.