A Verona il sindaco decide di colpire la prostituzione nelle case. Vorrei proprio sapere come farà…
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, già noto per aver messo in piedi tutta una serie di ordinanze a parer mio quanto meno discutibili, adesso vuole emetterne un’altra, che colpisca “la prostituzione all’interno delle case”.
Mi piacerebbe proprio sapere come riuscirà a mettere in piedi qualcosa che sia applicabile. Per fare irruzione all’interno di un’abitazione ci vogliono motivi seri, checchè se ne possa pensare. E poi, una volta “irrotti”?
Poniamo il caso di una donna single, che abita in centro a Verona. Una sera organizza una cena a casa sua, con un bel pezzo di maschio conosciuto da qualche parte. Come farà la polizia a dimostrare che i due stanno avendo un incontro a pagamento invece che del legittimo, sacrosanto sesso?
Per dimostrare la prostituzione occorre che ci sia l’evidenza di una forma di pagamento. E quella come se la procurano? Installano telecamere nascoste nelle case dei single? E nelle camere d’albergo? E come faranno a distinguere l’incontro clandestino di due amanti qualsiasi da quello del puttaniere incallito con relativa mercanzia?
Non mi stancherò mai di ripeterlo: il decreto Maroni ha messo in mano un mitra a dei bambini.
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Caro Franz devi sapere che il ns amato sindaco Tosi e’ molto furbo.….in questo modo ha dalla sua parte la mitica
Curia di Verona che qui, te la ritrovi in ogni parte del tessuto economico-sociale della citta’, e rompe i coglioni in un modo osceno.. e poi, il veronese se ne strabatte le balle , parte goliardicamente per l’ incantevole Austria dove, come
un lucignolo nel paese dei balocchi,trova, a poche centinaia di km, il paradiso della gnocca ( vedi Babylon,ect…)
Perchè la cosa non mi stupisce? 🙂
L’ipocrisia regna sovrana.….purtroppo !!!! Per fortuna ci sono persone come te (complimenti vivissimi per il blog) un abbraccio sincero Ezio
Ueilà! Grazie. A presto!
Ciao ragazzi.
Una piccola domanda ma:
La prostituzione è reato nel nostro paese? Ero convinto lo fosse lo sfruttamento, ero convinto lo fosse la “schiavizzazione” ke ne è venuta fuori grazie ai ricatti legati ai permessi di soggiorno e alle mafie piu o meno autoctone. Ero convinto ke il reato più comune, legato alla prostituzione, fossero gli atti osceni in luogo pubblico o reati legati alla giovane età delle prostitute.
Se fosse così .… non si va OLTRE a quello ke è il confine della legalità/illegalità ke legge da?
Saluti
Se non vado errato la prostituzione in se non è reato, mentre lo è lo sfruttamento della stessa, o l’istigare all’atto (i vari avvocati che so leggere questo blog mi correggano se sbaglio, please!). Secondo me la tua osservazione è di fatto corretta, se non per il decreto Maroni, citato più volte, che da ai sindaci la possibilità di agire in piena autonomia (leggi “fare quel cazzo che gli passa per la testa in qualunque momento, anche nel doposbornia”) nei confronti di tutto ciò che concerne il decoro delle città. Con la scusa del decoro, questione ovviamente di esclusiva pertinenza morale, e come tale esclusivamente soggettiva, un sindaco può fare virtualmente qualunque cosa.
Ad esempio nel veneto, non so su quale spiaggia, un’ordinanza del sindaco vieta i castelli di sabbia perchè disturbano la libera visione della spiaggia a che è sdraiato, o qualcosa di simile.
ma come gli garba al sindaco combattere contro soggetti in minoranza e di conseguenza piu’ deboli. ma poi combattre cosa? non sta’ avendo mica a che fare con mafie pericolose, solo con chi ha liberamento scelto di fare un certo lavoro,a meno che’ non sia obbligato e quindi entra nel reato di sfruttamento. ma caro sindaco va’ bene che prostituirsi in strada e’ indecoroso(anche grazie a qualche barbone exstracomuitario)ma ora andare in casa a dire cosi’ non va bene e’ proprio a mio parere abuso di potere. i vicini si lamentano per il via vai e che gli dici alle prstitute e ai transessuali che esercitano volontariamente il meretricio, se poi sono anche italiani e residenti nella decorosa verona di vendere le case o trsferirsi? sarebbe una violenza per la libetra’ personale. ma si faccia una scopata!
Cara Claudia, direi che il tuo ragionamento… non fa una grinza!