Ricerca della verità: Sissi, Romy Schneider e lo Zen. Non c’entra un cazzo. direte voi… e invece si
C’entra… c’entra, certo che c’entra. Perché aujourd’hui, qualcosa si è perso.
Potrà non sembrare vero, ma guardando oggi la sempiterna, immancabile, replica di Sissy con Romy Schneider, a me è sembrato lampante.
Vi è stato un tempo in cui i Re erano Re, il Popolo era il Popolo, e… la Luce era la Luce. Esattamente come le montagne. Prima erano montagne. Adesso non lo sono più.
E così, con questo avvicinamento del mondo mentale, ciò che era, momentaneamente non lo è più. O forse farei meglio a dire non momentaneamente. Perchè non vi è più in questo momento il senso di ciò che deve essere, sommerso com’è da ciò che è giusto, e ciò che giusto non pare.
Il rispetto tra uomo e donna. Tra Re e Regina, tra compagno e compagna, tra chi serve e chi Serve.
Quel rispetto che ai tempi di Sissy, forse veramente era appannaggio di una cultura e di una sensibilità regali, e che oggi, come il frutto di un’agave, abbisognano del sacrificio e della morte di chi li contiene, per ritornare ad “inquinare” questo mondo.
Quale uomo oggi sacrificherebbe la propria felicità e la propria vita ad una ragion di stato, che di “ragion” non ha più nemmeno una parvenza. Eppure vi è stato un momento in cui il sangue e la passione erano tanto forti che persino un monarca poteva rinunciare a vedere la propria figlia e la sua stessa compagna, in nome di ciò che doveva essere fatto, e al diavolo ciò che era giusto.
Tempi andati, certo… rarefatti, forse.
Un passaggio obbligato oggi, quello in cui le montange non sono più tali, e neppure i Re.
Ma se lo Zen non mente, e per sperimentazione personale so che non lo fa, le montagne torneranno ad essere tali… un giorno.
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Sono fiduciosa!Pratico e attendo!