Partorirà bambino con due teste: ma è un dono di Dio e non abortisce

Succede a Londra, l’articolo lo trovate qui.

Una donna rimane incinta dopo sette anni di tentativi. All’ecografia il bimbo risulta avere due teste, ma siccome la signora è fortemente cattolica, oltre che idiota ed egoista come pochi, riesce a vivere il tutto come un dono di Dio, e decide di tenere il mostriciattolo.

Se qualcuno pensa che si tratti di coraggio, io gli dico che si tratta di idiozia. Se per sette anni non riesci a rimanere incinta, significa che forse qualche motivo c’è.

Se insisti, e consideri un feto dicefalo come un dono di Dio, allora i casi sono due: o pensi che Dio sia un gran figlio di puttana, o forse non hai ascoltato quello che Dio per sette anni ha continuato a urlarti in un orecchio.

Ma quale dono di Dio! La coppia ha forzato la mano alla natura (e quindi dal punto di vista cattollico a Dio) per riuscire ad avere un figlio quando la natura stessa cercava di evitarlo.

Adesso che il mostro è vivo, con tutto l’egoismo di questo mondo, decidono di tenerlo. Dico egoismo perchè solo un egoista può pensare di portare avanti una gravidanza del genere, condannando l’eventuale nascituro (ammesso che ce la faccia a nascere, ovvio) a una vita di merda come poche ce ne sono al mondo.

Ma non penseranno mica che quello che nascerà sarà sano per tutto il resto, vero? Oltre alle due teste, la condivisione di un sistema nervoso in due corpi pianterà un casino bestiale a tutti i livelli, percui lo sventurato nascituro andrà incontro a grosse sofferenze di ogni genere per tutta quella che bisogna essere veramente bastardi dentro a chiamare vita.

Senza contare il fatto che gli toccherà passare tutto il tempo a litigare con se stesso.

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18 Commenti
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Umberto Veronesi

Condivido quasi pienamente, Franz. Solo una precisazione. Attenzione, perché il tema è molto più complesso di quanto non sembri. Questo è un caso eclatante, per cui c’è davvero poco da dire. Però… però ci sono un sacco di persone che, con lievi malformazioni fanno una vita incredibile. Eppure molte persone non fanno nascere persone simili per vi di tali piccole menomazioni. Non è questo il caso, logicamente. Però credo che questo offra lo spunto per una riflessione interessante. La mia esperienza mi ha portato a conoscere bene il mondo degli handicap e pure quello degli ospedali psichiatrici. Non ho alcuna verità in merito. Ho una valanga di dubbi. Ma se una certezza sono riuscito a farmela è che non si può trattare un tema che ha implicazioni psicologiche, sociali, politiche, mediche, religiose, morali, etiche giuridiche, economiche e introspettive così tanto grosse, un tema che scuote violentemente i malaugurati attori, un tema che nel tempo ha subito rivoluzioni culturali più o meno condivisibili se non con assoluto rispetto delle posizioni, con volontà di approfondimento e di comprensione e con la serenità di chi ha vissuto solo da fuori certi casi. Non è un commento in effetti al tuo pezzo che, ripeto, condivido, ma mi ha solo aperto un link mentale mio che mi è venuta voglia di mettere giù. Sempre tanta desolazione davanti ai danni che alcuni modi di vivere i sentimenti religiosi riescono a provocare. P.S. Il livello di questo blog cresce esponenzialmente, sia per i temi, che per i modi in cui vengono trattati. Ti ho già fatto i complimenti un sacco di volte e qui li volevo ribadire!

Franz

Io a mia volta condivido il fatto che l’argomento in senso lato vada preso con le molle, e anche molto lunghe.
In questo caso, come da te sottolineato, la faccenda è eclatante, al punto da essere trattata anche nel ridotto spazio di un post. Come sempre il mio intendimento è proprio quello di combattere l’ignoranza e la bigotteria in tutte le sue forme, anche quelle del laicismo più sfrenato, che ritengo altrettanto pericoloso del fanatismo.
Bentornato da queste parti (era un po’ che mancavi…)

the_highlander

condivido il commento di Umberto… conosco persone sanissime che non si rendono conto della fortuna che hanno e persone con tanti problemi ma una vivacità e una voglia di vivere che dovrebbe servire da esempio.

Sting

Infatti penso che le questioni nodali siano:
1) che qualcuno (istituzioni etc.) decida al posto nostro, soprattutto su questioni così delicate;
2) nel caso di minori e/o non ancora nati, concedergli la possibilità di avere una vita degna di questo nome, possibilmente priva di inutili sofferenze.
Riassumendo:
Se TU decidi PER TE STESSO di fustigarti e girare con il cilicio, capo cosparso di cenere in quanto peccatore genetico degno solo di essere preso a sberle dal destino, dagli uomini e da dio (che peraltro deve essere un bel sadico…), o ti fai vanto di trascinare la TUA vita attraverso sofferenze fisiche e morali, magari senza assistenza adeguata, in una visione assolutamente integralista della sacralità della vita… Ok, non condivido, ma rispetto le scelte.
Ma se TU decidi PER ALTRI sugli stessi temi… Allora lo spirito di Gengis Khan si impossessa del mio corpo e… mi incazzo veramente!!

Franz
Reply to  Sting

E considerato quanto era cattivo il Khan… si salvi chi può! Un saluto.

Umberto Veronesi

Mmmm…. sì, capisco ed in parte mi sento di condividere i sentimenti di Sting… Però permettetemi di dire ancora una volta: se nella fattispecie è palese, sarei felice di sapere che non si danno “leggi” universali su temi simili, credo ci sia da “farsi venire dei dubbi” su temi così grossi. Non apprezzo leggere “che qualcuno (istituzioni, etc.) decida al posto nostro”. Secondo me ci si va ad infilare in un tunnel pericolosissimo. In Cina le istituzioni decidono sulle nascite al posto dei genitori. Bella merda. Allora io suggerirei che le riflessioni avvenissero caso per caso, senza Leggi Universali, alle quali credo poco in genere, figuriamoci su argomenti così incredibilmente complessi. Ripeto: il caso in questione è evidentemente fuori da ogni contesto, ma rischiamo forse di apparire estremisti opposti, o sbaglio?

Il Veronesi

Rileggevo il post ed i commenti. Un sacco di tempo fa. Mi ero dimenticarto. Ma ho trovato un “sì”. Ma “sì” cosa? Sì che si rischia di apparire estremisti, sì che si è estremisti o sì che mi sbaglio. In quest’ultimo caso, a parte che mi riferivo prevalentemente a quanto esponeva Sting (mi sta bene che decidi di porti come giudice universale del giusto e sbagliato sul tuo blog, anche se dovrei dedurre che tu sappia esattamente cosa voleva dire Sting), ma sbagliato su quali basi? Ed in che termini? E se è sbagliato, cosa non lo è e cosa è giusto? Perché un sì così mi è oscuro. Se non ne hai voglia fa niente, non è importante. Solo che l’ho visto così abbandonato, quel “sì”… Buona serata.

La Frappa

Ciao fascista spartano O.o
Perchè non studi per costruire la macchina del tempo? Magari se ti impegni ci riesci e potrai finalmente raggiungere la splendente Sparta del V secolo a.C.
Così quando qualcuno è destinato ad essere un “mostro”, dopo la sua nascita potrai provvedere tu stesso, buttandolo giù da una rupe e ponendo fine alla sofferenza. C’è un gesto d’amore più grande di questo?

Serena

Ciao, scusa ma ho visto questo articolo e non ho potuto ignorarlo.
Penso che tu abbia scritto di cose che non capisci, cose troppo profonde e troppo complicate per il tuo tipo di mentalità.
Sei un maschio, giusto? e scommetto che non hai problemi di fertilità, quindi non ti sarai mai presentato il problema di questa coppia…
Bene, allora non puoi nemmeno immaginare cosa significhi per una donna avere in grembo il suo primo bambino, dopo anni di desiderio di diventare madre, e non puoi capire cosa significhi il vero atto di solidarietà e di amore materno.
Una madre secondo te abortirebbe per una cosa del genere? no, non lo farebbe.
E sai perchè? Perchè nel mondo esistono persone sensibili, e non persone superficiali che scrivono di cose ben più grandi della loro raltà quotidiana.
Poi per il fatto di Dio, non penso proprio che Dio eviterebbe un atto così dolce che è il sesso per avere un figlio, per amarlo, per curarlo e per crescerlo, per questa coppia è stata soltanto questione di tempo, fore dovevano soltanto aspettare con pazienza il momento, e loro non hanno abbandonato la speranza.
So che il loro figlio passerà una vita bella e tranquilla, e glielo auguro con tutto il cuore.
Tu invece ti sei dimostrato maleducato e superficiale: maleducato perchè hai perfino bestemmiato senza pudore, dovresti avere più rispetto verso i credenti.
Invece, superficiale perchè hai dimostrato poca sensibilità e hai parlato a vanvera di un argomento a te sconosciuto.

I miei ossequi, Serena.

Franz
Reply to  Serena

Ma non avevi nulla di meglio da fare?

elena
Reply to  Serena

ciao
ma fammi il piacere!!! Per un secondo invece di metterti nei panni della mamma che aspetta il bambino per anni e anni, mettiti nei panni del bambino che nascerà. Un bambino che verrà guardato come un mostro, non avrà una vita normale come la tua, con la possibilità di fare praticamente tutto. Conoscerà l’amore (fisico) di un altro essere umano? E non darmi della materialista…nella vita esiste anche il sesso. Oppure devono bastarsi e vivere di spirito?
Ovunque andrà tutti sbarreranno gli occhi, molti diranno: “poveretto”. Alcuni diventeranno sui amici si… ma non penso che tu vorresti una vita da fenomeno da baraccone per tuo figlio. O no?
Io no, a mio figlio non la regalerei. Vorrei solo il meglio…e il meglio non è questo.
ciao
elena

Serena

Niente di meglio che aprirti gli occhi su una faccenda così delicata.

Luna

Ciao Serena; hai posto un’interessante domanda a Franz, a cui vorrei rispondere anch’io, da donna come te, ricordandoti che questa è la semplice esposizione del mio pensiero, e non mi permetto di parlare a nome di tutte le altre donne come invece, mi dispiace fartelo notare, hai fatto tu.

Tu domandi: una madre secondo te abortirebbe per una cosa del genere?
Ti rispondo: sì, se fossi una madre lo farei.
Ti spiego il perchè, se vuoi continuare a leggere: perchè non voglio condannare una creatura a sofferenze terribili per il mio desiderio di diventare mamma. Qui non si tratta di un handicap più o meno grave, si tratta di qualcosa che porterebbe i miei figli a patire sofferenze che non mi potranno nemmeno spiegare, e forse a morire dopo pochi giorni.
Non importa se non è certo che moriranno; già il semplice fatto che potrebbero soffrire l’inferno per il mio egoismo mi fa venire il voltastomaco.
Devono soffrire e morire per cosa? Perchè sono tanti anni che voglio un figlio e non arriva mai? Piuttosto ci rinuncio, veramente; mi sacrifico IO per il suo bene, non sacrifico lui per il mio.

Forse sei tu che non hai aperto gli occhi sul fatto che non importa se ti hanno insegnato che i figli sono un dono di Dio: mettere al mondo una creatura che sappiamo già che soffrirà per appagare un nostro desiderio disperato non è amore, è incapacità di rinunciare a se stessi per il bene di qualcun altro. Ovvero, egoismo.

Ciao :bye:

elena
Reply to  Luna

concordo pienamente!!!!!!!

Franz
Reply to  elena

Ciao Elena. Ti ringrazio per i tuoi interventi. Grazie davvero. A presto.