Roma ha il primato del parto cesareo: i medici temono conseguenze

Era sul corriere: a Roma il parto naturale è diventato una rarità; quasi il 90% delle nascite avviene ormai infatti tramite taglio cesareo. Nell’articolo però emerge qualcosa di nuovo. Finalmente i medici vengono fuori con quello che è un vero problema della sanità italiana: la denuncia del paziente.

I pazienti italiani, dopo anni di totale sottomissione alle idee degli “dei medici” hanno scoperto che non solo questi non sono “dei”, ma anzi che sono delle ottime fonti di guadagno, se denunciati per gli errori commessi.

E così dalla totale sottomissione sono passati a pisciare dall’altro lato della tazza, e oggi i medici si sentono nell’occhio del mirino perchè sanno che alla minima cazzata verranno denunciati, e giudicati molto probabilmente da qualcuno che di medicina non capisce un cazzo quando va bene. Qualcuno che andrà a vedere su quelle totali imbercillità chiamate “linee guida”, e che spiegano qual’è la procedura (notare: uguale per tutti, quando è ovvio che non c’è nessun uomo uguale all’altro, e nemmeno nessuna patologia esattamente identica in due esseri umani distinti) da adottare per ogni trattamento medico.

Qualcuno che non avrà la minima idea di cosa distingua un farmaco da un altro, un caso da un altro, e che quindi giudicherà il medico solo sulla base di quanto sarà stato attento nel seguire le procedure, più che nel curare il paziente.

E allora vai col mambo degli esami inutili, delle lastre ad ogni contusione, degli antibiotici per il raffreddore, dei ricoveri assurdi (quelli preventivi). E ovviamente anche con il parto cesareo, che mette il medico al sicuro dall’accusa di non aver fatto di tutto per preservare la vita di puerpera e neonato.

Ma ci rendiamo conto di quanto distante sia un parto cesareo da uno naturale? Di quanto sia innaturale per il nascituro uscire dalla stessa direzione di Alien invece che per quel canale che lo dovrebbe portare alla luce ( e che guarda caso si ripresenta papale papale in tutte le esperienze di premorte)?


Di quanto potrebbe essere importante per chi viene al mondo farlo con il proprio sforzo, la propria volontà, anzichè senza il minimo atto se non quello del chirurgo?

Hanno mai preso in considerazione le signore mamme che rifiutano, anche comprensibilmente, certo, la sofferenza del travaglio e del parto, di quello che potrebbe significare per il loro corpo ma soprattutto per tutto quello che fisico non è ma che da che mondo è mondo unisce una mamma al suo bambino, vivere proprio quell’esperienza che rifuggono in nome della paura del dolore e del poco tempo che hanno a disposizione?

Io non so cosa voglia dire partorire, ma credo di stare cominciando ad avere un’idea di cosa sia la vita, e mi sembra che tutto questo mondo stia andano sempre più velocemente verso la direzione opposta, una direzione oscura e ignorante, meccanica e asettica, ma soprattutto terminale, con estremo pregiudizio.

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4 Commenti
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monica

Tutti subiremo conseguenze da questa scellerata scelta di medici e di alcune donne, ma soprattutto I bambini a cui avranno fatto saltare la prima grande esperienza e occasione di salute della loro vita e le donne stesse che in molti casi sentiranno la ferita da cesareo come una vera ferita dell’anima.
Monica

Franz
Reply to  monica

Purtroppo è proprio così… e temo che per un po’ sarà anche peggio. Grazie del passaggio, come sempre.

monica

Seguo da poco questo blog, ma ad oggi è piacevole. Scrivi bene e ….finalmente è terminata la gara delle gnocche 🙂
Monica