Internet e Censura. La top ten: strano l’Italia non c’è… ancora

Leg­go su que­sto arti­co­lo de “Il Gior­na­le” la clas­si­fi­ca, sti­la­ta da Repor­ters Sans Fron­tie­res, dei die­ci pae­si in cui Inter­net è più blin­da­ta. Ecco­li qui: 

Ara­bia Sau­di­ta, Bir­ma­nia, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egit­to, Iran, Uzbe­ki­stan, Siria, Tuni­sia, Turk­me­ni­stan, Vietnam<

Que­sti pae­si han­no tra­sfor­ma­to Inter­net in una sor­ta di rete pri­va­ta, su cui il gover­no ha com­ple­to con­trol­lo. Ad oggi tra tut­ti loro han­no mes­so in gale­ra 26 per­so­ne (di cui si abbia noti­zia, quan­to­me­no) che ave­va­no posta­to con­te­nu­ti sgra­di­ti ai vari regimi.

Il pro­ble­ma più gros­so, a quan­to mi risul­ta, è che all’in­ter­no di que­ste “cor­ti­ne di fer­ro”, gli inter­nau­ti che non han­no avu­to pos­si­bi­li­tà di viag­gia­re all’e­ste­ro, non han­no la nep­pur mini­ma idea di quan­to sia­no taglieg­gia­ti, e quin­di sono vera­men­te all’o­scu­ro di quan­to i loro gover­ni ne stu­pri­no la liber­tà.

L’I­ta­lia non è anco­ra in que­ste con­di­zio­ni, vero. Ma quan­to durerà?

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