Papa Ratzinger: preservativi inutili contro AIDS. Cosa sa che non sappiamo?
I casi sono due: o Ratzinger è andato completamente a massa oppure sa qualcosa sull’AIDS che noi non sappiamo .
Dire in un posto come l’Africa che il preservativo non serve nella lotta all’AIDS, è come dire a uno studente delle elementari che non serve andare a scuola. E di questo Ratzinger non può non essere consapevole.
Inoltre, per quanto quest’uomo mi stia personalmente sulle croste alla grande, di certo non lo posso considerare uno stupido. Quindi l’ipotesi che sia andato a massa rimane, ma devo riconoscere che questa volta esistono anche altre possibili cause alla sua affermazione.
Perchè altrimenti significa che per la libidine di rompere i coglioni come al solito sulla menata della contraccezione equiparata quasi ad un aborto, quest’uomo ha deciso di fomentare comportamenti a rischio in un paese in cui mezzo mondo ha lavorato per anni per cercare (con poco successo, almeno stando alle statistiche) di convincere la massa ignorante ad usare i profilattici, e con una semplice frase di demolire tutto quanto in un solo colpo.
Una cosa che vado pensando da molto tempo, è che alle multinazionali farmaceutiche convenga sempre curare le persone e non guarirle, e questo vale per qualsiasi farmaco, non solo per gli antiretrovirali. Nel caso dell’AIDS, questa affermazione potrebbe valere ancora di più.
In realtà se le case di cui sopra volessero veramente trovare una cura e/o un vaccino, dubito che mettendosi tutte assieme non la troverebbero nel giro di un paio di anni. Solo che non gli conviene perchè se il tuo mestiere è vendere farmaci e guarisci una persona da qualcosa, hai di fatto perso il cliente. Quindi gli metti in mano una schifezza più tossica che altro, gli fai vedere che gli tieni sotto controllo i sintomi (cioè lo curi), ma non puoi guarirlo, et voilà, il cliente te lo sei assicurato per tutta la vita. Il ragionamento è tremendo, ma per quello che ho potuto toccare con mano delle varie multinazionali del farmaco, sinceramente non sarebbe nemmeno dei più terribili.
Ratzinger non è uno stupido, lo ripeto. Non può aver detto quello che ha detto per provocazione nei confronti dei governi (compreso quello italiano) che della lotta all’AIDS se ne sbattono i coglioni, perchè così facendo ha di fatto detto ad un intero continente di continuare sulla strada della pandemia.
Non è nemmeno poco esperto come politico, e quindi deve aver pensato che quella frase gli avrebbe fatto perdere parecchi punti nei confronti dei suoi sostenitori.
Qundi il dubbio (anzi due) mi arrivano dritti al cervello:
Cosa sa Ratzinger che noi non sappiamo? E secondo: Cosa gli viene in tasca a dire una apparente cazzata simile?
Cosa gli viene in tasca?La prima cosa che mi viene in mente è che grazie alle industrie farmaceutiche riconoscenti potrebbe coprire la diminuzione di entrate dovute al fatto che sempre più persone si rompono le scatole della loro cricca e danno l’8 per mille ad altri…
Beh ma le case farmaceutiche in questo caso non avrebbero un vantaggio diretto… o no?
E infatti è appena partito un lancio di agenzia dove sostanzialmente Ratzinger sostiene la gratuità delle cure nei paesi poveri. Quindi le case in questione non gli saranno molto grate.
Comunque alla fine ha anche spiegato dove voleva andare a parare. Voleva sottolineare una visione più spirituale della sessualità. Ettipareva… alla prossima inviterà tutti alla castità!
Ah ok…non avevo sentito quest’ultima notizia. Però ti ho risposto proprio la prima associazione mentale che mi è venuta in mente…forse un po’cinica, ma essendoci in gioco veramente tanti soldi mi è venuta spontanea. Ebbene sì, sono proprio diffidente quando si parla di chiesa, industrie ed interessi economici!
Ah beh… a me lo dici? Se vedi negli articoli su questo blog non è che io la chiesa la ami… non so se si nota…
Forse per il dott. Ratzinger il preservativo non serve contro l’Aids perchè lui ne fa un altro uso, infatti lui lo indossa a mo’ di cappello visto che è un testa di cazzo.
Amen!
Spunto interessante. Non mi ero ancora fatto venire questo dubbio. E quindi mi sono un po’ documentato, per verificare se effettivamente ci possa essere qualcosa che in qualche maniera stia dietro le affermazioni del Ratzi. Ed ho trovato un certo Dott. PETER DUESBERG, direttore del laboratorio di Biologia Molecolare dell’Università di Berkeley in California, pioniere nella ricerca dei retrovirus, è stato anche il primo scienziato ad aver isolato un gene del cancro, per cui credo non si tratti proprio di un coglione, che ha delle tesi che darebbero un senso alle parole che Ratzi. Suggerisco la lettura di questo http://spazioinwind.libero.it/mycrossofworld/StranoMaVero/AIDS.htm
E meglio ancora, di questo http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm
Non dico di avere un’opinione definita in materia, ma in quanto a dubbi ora ne ho parecchi in più…
Continuo a non comprendere (e forse non comprenderò mai) per quale ragione molte religioni si danno tanta pena nel fare il possibile, e l’impossibile, per reprimere l’istinto più forte dell’uomo: quello sessuale.
Cosa ne traggono?
Dovrebbero reprimere ogni sorta di disonestà, ogni forma di sopraffazione; la violenza, l’odio, la maldicenza; dovrebbero combattere la povertà, la fame, l’indigenza; opporsi con tutte le loro forze al declino dell’uomo.
Ma questo meraviglioso atto di unione, d’amore, di dono, di gioia condivisa, perché reprimerlo conferendo ad esso una valenza negativa, abbruttente, sporca, che condurrà ad inevitabili e irreparabili sciagure?
Tra l’altro, ogni forma repressiva nei confronti di una espressione naturale dell’essere umano ne provoca frustrazioni, malesseri e in qualche caso, deviazioni pericolose se non devastanti.
Mi chiedo anch’io: cosa sanno che noi non sappiamo???
forse non sanno un bel niente e questa, forse probabilmente, è solo una ‘sottil manovra’ per farci formulare questa domanda e sviarci dall’ennesima clerico-puttanata…
Ciao Valeria, io personalmente credo che questi esseri sanno molto bene un paio di cose; che una sessualità libera e appagante, “naturale” porterebbe maggior libertà ai popoli, mentre il “senso del peccato” castrante e frustrante una pulsione così potente come quella sessuale, genera malessere, frustrazione e DIPENDENZA da lor signori, i quali si pretendono di essere gli unici portavoci del divino. Che, ovviamente, è più divino degli altri.
Ritengo che, volontariamente e coscentemente, manipolando menti e cuori, usando esseri umani per i loro scopi, cerchino di portare l’uomo alla involuzione e, per quel che si vede, mi pare che ci stiano riuscendo.
Ma forse, se c’è gente come quella che scrive in questo blog (e in altri, a dire il vero) qualche speranzai rimane, ma bisogna stare mooolto in campana!!
Caro Sting, il dubbio che Veronesi si è fatto venire – a proposito dell’efficacia del preservativo nella lotta all’aids – ha forse un fondamento, ma io resto del parere che al “più alto in carica portatore del divino” (di vin santo, forse!) non freghi un bel niente di tutto questo. Tant’è che nella stessa occasione ha indicato come unica strada efficace (alla lotta all’aids) quella di un “rinnovo spirituale e umano” nella sessualità.
E ti pareva!!!
Quindi si, ti ringrazio molto della risposta che hai dato al mio commento e ne condivido in pieno i contenuti. Ciao. Valeria
sapete cosa dice un profilattico la mattina davanti ad uno speccchio?! ‘oggi ché cazzo mi metto?’
i clericastri papoido cardinalizzi vogliono alzare un manto di mistero ché non serve a nulla se non a cercare di abbindolare ingenui per portarli nella loro casa… Forse
Ciao…
vi consiglio sulla battaglia del papa sui preservativi! ha superato ogni limite!!
http://fratellisberleffi.blogspot.com/2009/06/le-battaglie-di-papa-ratzinger.html
Andate a leggerlo! Questo è un esempio di come si può fare satira con i neuroni collegati!
Grazie per la segnalazione!