Pino Maniaci accusa la mafia in TV. Denunciato perchè non è un giornalista.

Un raro esempio di schifoseria italiana, leggibile sul Corriere.

C’è un uomo a Partinico, in provincia di Palermo.

Da anni parla in televisione denunciando la mafia, locale e non. Ha beccato più di 200 querele nel corso di queste denuncie, è stato più volte minacciato da boss e personaggi vari, e per tutta risposta lo Stato italiano, che se fosse tale dovrebbe proteggerlo, e dargli la laurea honoris causa, lo denuncia perchè non ha mai voluto iscriversi all’ordine dei giornalisti.

Si tratta di Pino Maniaci, che oltretutto era già finito a giudizio anni fa con la stessa accusa, da cui era stato peraltro pienamente assolto

Nel suo caso l’accusa dice che avrebbe esercitato abusivamente il mestiere di giornalista “con più condotte, poste in essere in tempi diversi ed in esecuzione del medesimo disegno criminoso“.

Disegno criminoso? Quale? Quello di denunciare la mafia?

Ma vaffanculo!

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2 Commenti
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Ilia Musco

Sono pienamente d’accordo! Avevo letto l’articolo del corriere ed avevo provato lo stesso sdegno. Un altro bell’esempio del corporativismo e del provincialismo tutto Italiano che impediscono al nostro paese di “modernizzarsi”. E’ inutile parlare di crisi economica, piano casa, leggi sulla sicurezza e via dicendo. Il nostro primo problema è il nostro misero livello culturale come Italiani (e lo si vede dai politici che esprimiamo, da destra a sinistra). Questa dovrebbe essere la prima cosa su cui dovremmo portare la nostra attenzione, a partire dalla vita di tutti i giorni…

federico leopardi

certo Caro Franz, vaffanculo!! Maniaci come Rostagno. Ve lo ricordate Rostagno: faceva la stessa identica cosa di Pino Maniaci, poi venne crivellato di colpi da una lupara mafiosa, in una calda serata settembrina trapanese del 1987. È morto da vero eroe e, temo, che il suo collega farà la stessa fine. Lo stato non c’era per il mio Amico (…) Rostagno e non c’è per Maniaci.
Dunque VAFFANCULO!!!!!!!!!!!