Pinocchio: l’anniversario di una favola o del manifesto del moralismo?
Credo che prima o poi tutti abbiano avuto la sventura di beccarsi la favola di Collodi. Certamente una delle più famose al mondo, tradotta in centinaia di lingue.
A tutti gli effetti credo che se avessi un figlio lo terrei molto, ma molto alla larga da questa autentica puttanata. Da questo mostruoso manifesto della dimensione più oscura dell’umanità. Questa non è una favola per bambini. E’ un manuale su come allevare il perfetto idiota, conformista e ligio alle leggi del cazzo!
Il succo di tutta la storia, la sintesi di tutte le sfighe che capitano a Pinocchio, infatti è questo.
Fai il bravo se no sono cazzi tuoi!
Il che potrebbe forse anche andare bene se per fare il bravo non si intendesse sottostare alle leggi della morale, della religione, del timor di dio, del comune senso del pudore, dell’opinione pubblica e di chiunque sia preposto all’autorità.
Pinocchio deve avere paura dell’autorità, non rispettarla in quanto saggezza (vedi i gendarmi).
Pinocchio deve rispettare quel pirla di Geppetto, non realizzare che il suddetto invece di trombarsi la fatina bona e fare un figlio come tutti gli altri, si è fatto dare un pezzo di legno per avere il suo burattino.
Pinocchio deve portare i soldi a suo padre, non usarli per vivere la sua vita come cazzo gli pare, cosa cui qualunque essere dovrebbe aver diritto, anche e soprattutto se è nostro figlio.
Sostanzialmente la vita per Pinocchio è una serie di sfighe che neppure in Beautiful riuscirebbero a sembrare veritiere, fino a che non si conforma in tutto e per tutto al volere di chiunque la morale indichi come a lui superiore.
Allora e solo allora cessa di essere un burattino per diventare un essere umano.
Peccato che nella vita sia esattamente il contrario.
Collodi.… ma vaffanculo! Te e quel coglione di Pinocchio!
Ricordi il lungometraggio della rai anni ’70: ma ricordi il piccolo attore quanto eta bravo?!: sembrava un perfetto idiota: io, quando bambino, ero fortemente attratto da astronavi e alieni…
mi sembra di aver già scritto sulla storia che viene raccontata ai bambini nordici; pippi calzelunghe… ma Pippi era una rivoluzionaria, meglio tenerla lontana da pinocchio altrimenti al massimo lo usava come nell’immagine.
E non solo, diventando bambino, Pinocchio perde (anche) quella caratteristica così unica, il naso! :satansmoking: (vedi immagine)
Però, pensandoci bene, ne acquista un’altra.…. :whatever:
Che storia dimm :poop:
http://www.nonsolonews.it/thread-171–0‑54670–362/gesu-uguale-a-pinocchio.htm
in realtà Collodi era un vero e
proprio anticlericale che compose la sua grande opera
Pinocchio quale parodia e burla ai vangeli.
Pensava infatti che se fu possibile per una donna
concepire senza intervento dell’uomo ma per opera dello spirito
santo un uomo che pi sarebbe finito appeso ad un legno, anche
Geppetto con una ‘sega’ avrebbe potuto, a rovescio, concepire
un legno per farlo diventare uomo
In questo modo, oltretutto, si sarebbe data alla paternità il suo giusto ruolo che coi vangeli era stata in brutale modo negata
Ma quali sono le affinità tra i 2 racconti ? sono molte,
basta rifletterci un po’ sopra – eccone alcune
Giuseppe (falegname) – dim. Geppe e quindi Geppetto (falegname)
la madre – la fata turchina
spirito santo – grillo parlante (sotto forma di voce della coscienza)
trenta denari – monete d’oro
orto degli ulivi – campo dei miracoli
gatto e la volpe – i 2 ladroni
la città dei balocchi- il premio (terreno) fittizio
Lucignolo – Satana e le sue tentazioni
il naso – simbolo fallico mancante nell’eroe evangelico
la resurrezione (della carne) – pinocchio si incarna in un bimbo vero
I genitori cattolicazzi mandano a dottrina i figli affinchè siano
plagiati e indottrinati con la favola crudele , sanguinaria , omicida
e più che mai criminale del dio che in qualità di
padre/genitore manda alla morte il figlio, assumendo quindi
il deleterio ruolo di padre con diritto di vita e di morte sui propri
figli ‚e poi non si accorgono di ciò che nasconde in realtà il povero Pinocchio
Gradito commento e interessante visione. Grazie del passaggio e buon ferragosto!