Andres Pascual: il Guardiano del Fiore di Loto
Un libro aggraziato, perfetto per l’estate.
La storia di un uomo che si trova coinvolto suo malgrado nell’omicidio di un lama tibetano, medico di fama mondiale. Questo coinvolgimento lo porterà in giro per il mondo, dall’India al Tibet al Nepal, al Kashmir, per recuperare un antico manoscritto contenente preziosissimi insegnamenti medici e su cui il governo cinese vuole assolutamente mettere le mani.
Inseguito da mezzo esercito cinese, verrà aiutato da monaci tibetani e cavalieri nomadi in un viaggio che, cominciato come una missione diplomatica, si trasformerà in una pericolosa quanto affascinante avventura ambientata in luoghi spettacolari.
Scritto con estremo garbo, questo romanzo di un assoluto esordiente ha un ritmo quasi perfetto. Un inizio un po’ placido, forse, ma che immette gradatamente nell’azione.
Una quantità impressionante di informazioni sulla cultura tibetana viene annegata senza parere nella trama, con particolare riferimento allo sciamanesimo, alla medicina e alla possiilità di cura tramite i mantra e il canto armonico.
Lo stile è chiaro, anche se in alcuni passaggi forse un po’ troppo ingenuo, soprattutto nell’esposizione psicologica del personaggio principale e anche la costruzione emotiva dei protagonisti è di profondità non eccelsa ma comunque sufficiente a dare una possibilità di identificazione pur senza esagerare. Si intuisce un notevole lavoro di limatura da parte di un editor che evidentemente sa il fatto suo.
La caratterizzazione dei personaggi, protagonisti e comprimari, è invece ottima, eseguita con poche, sapienti pennellate emotive ed espressive.
In sintesi un romanzo che si fa leggere tutto d’un fiato e che immerge quasi da subito in un mondo di cui poco si sa, anche se molto si parla.
Il Guardiano del Fiore di Loto, Andres Pascual, Mondadori.
Grazie Franz, lo leggerò sicuramente!
:coffee: