Il risotto senza un cazzo.
L’ho fatto ieri sera. Parto con l’idea del risotto. Preparo l’acqua per il brodo, cerco il dado (vegetale)… niente, finito. Ostrega! E adesso? Beh, niente paura. Due carote, un po’ di sedano e il brodo si fa.
Apro il frigo: scomparto verdura vuoto. Porca puttana! E adesso?
Va beh, dai, risolviamo con un soffritto più robusto… ‘sti cazzi! La cipolla non c’è. Finita pure quella. Ok, niente panico. Facciamo al vino bianco e formaggio. Si, come no! Niente vino bianco e il formaggio è entrato in clandestinità!
Ma allora è una congiura! Ma non mi avrete!
Metto a bollire l’acqua (senza dentro niente) e nella pentola faccio soffriggere della salvia (ho scovato un vasetto di salvia liofilizzata). Ci metto dentro il riso e faccio soffriggere pure lui. Ovviamente entrambi nell’olio perchè il burro si è dato alla macchia.
Intanto frugo nella dispensa. Mi sento i sapori sul palato man mano che faccio scorrere quello che trovo. Alla fine opto per curry e zafferano.
Il curry lo butto subito ma non senza aver aggiunto una robusta dose di peperoncino. Giro la faccenda per un po’. Intanto aggiungo l’acqua a piccole dosi, mentre improvvisamente mi viene in soccorso del rosmarino.
Lo butto nella mischia, lui si accapiglia con la salvia ma viene a sua volta steso dal curry. Ficco due sberle al peperoncino che cerca di darsela a gambe e lo stronco con un rimasuglio di birra da una mezza lattina sgasata che langue sul fondo del frigo (ma poi… chi cazzo è che lascia le lattine di birra aperte in frigo?).
Due frustate alla salvia che prende a calci in culo il rosmarino e intanto il riso cuoce. Butto lo zafferano: è l’apoteosi; nella pentola si accende la mischia. Il peperoncino sodomizza la salvia, il rosmarino violenta il curry da dietro mentre lo zafferano parte in un rapporto orale sadomaso con la birra. Cerco di annegarli con l’acqua residua ma loro sopravvivono nuotando. Li ammazzo tutti con una seconda bustina di zafferano.
Nella pentola scende la calma: i contendenti si sono rassegnati. Faccio andare a fuoco lento mentre continuo a rimestare. Dopo venticinque minuti sento le spezie tirare un sospiro e capisco che è finita.
Il risotto senza un cazzo è pronto.
Buonissimo, provare per credere!
Solo occhio al curry, che sia veramente defunto, se no vi morde!
sicuro ci fosse birra sgasata nella lattina abbandonata aperta nel frigo? 🙂
Si, sono sicuro. Me lo ha detto lei!!!
Senza un cazzo? Direi senza riso, piuttosto!
Grazie comunque per questa lezione di cucina creativa: mi forniresti le corrette quantità per due persone? 🙂
Riso: sei prese piene (credo siano circa due etti e mezzo)
Curry: 4 cucchiai da caffè
Zafferano: due bustine
Salvia: 3 cucchiai da caffè
Peperoncino: un tot (cioè: vedi tu)
Birra sgasata: sarà stata un quarto di lattina
Rosmarino: come la salvia se no è geloso
divertente … davvero … deve esse pure buono… :satansmoking:
Ti parrà strano (ed è parso anche a me) ma lo era davvero.
mentre leggevo, immaginavo i vari ingredienti inchiappettarsi a vicenda!!
sarà stata colpa della birra sgasata!!ha ha :beer:
molto divertente
Vorrei farti provare i miei spaghetti aglio olio e peperoncino preparati quando in casa manca l’aglio e poi t’accorgi che manca anche l’olio.
Li conosco! Io li chiamo spaghetti alla Mosconi! (nel senso che cominci a bestemmiare facendo sforzi di petto!)
Aspetto il giorno in cui mancheranno gli spaghetti: il peperoncino lo adoro.
Franz,
potresti aprire una nuova sezione nel blog da intitolare: “La cucina creativa…distruzioni per l’uso!”
Hai visto mai che quelli del Gambero Rosso o della Cucina Italiana si mordano i gomiti dalla rabbia??
Prosit!
:beer: :beer: :beer:
:))))
Stasera ho mangiato mezzo piatto di risotto al nero di seppia (liofilizzato) ma mi sa che era meglio il tuo!
Ciao Franz!
:beer: :finger:
Mi sa anche a me 🙂
che fatica x fare un risotto io faccio prima..ma non te lo dico perchè non ho voglia di faticare…