Andreas Vollenweider: un’arpa dei tempi che furono

Bene o male ha fat­to sto­ria pure lui ai suoi tempi.

Con­di­vi­di
1 Commento
Inline Feedbacks
View all comments
Blushaft

.…ho visto il con­cer­to nei pri­mi anni novan­ta di Andreas Vol­le­n­wei­der al tea­tro colos­seo di Torino.
…mol­to bel­lo, era­no in cin­que ma suo­na­va­no sva­ria­ti stru­men­ti a testa.
metà pal­co era di per­cus­sio­ni …che soven­te duet­ta­va­no in improv­vi­sa­zio­ne con l’arpista…da con­si­de­rar­si un ante­si­gna­no del­la musi­ca new age e non solo se pen­sia­mo al bel­lis­si­mo LP “Caver­na Magica”.
L’am­pli­fi­ca­zio­ne del­lì’ar­pa era sbalorditiva,un pick up costrui­to lun­ga tut­ta la fila infi­ni­tà di cor­de, con un micro­fo­no per ogni cor­da… costrui­to appo­sta da quel geniac­cio di Rolf Spu­ler, desi­gner polie­dri­co che ha costrui­to la chi­tar­ra Ava­lon Para­dis, una solid body con cor­de di nylon o metal­lo tra le pri­me ad inter­fac­ciar­si con un com­pu­ter ed un sin­te­tiz­za­to­re con nes­sun ritardo…(Pino Danie­le nè ha fat­to lar­go uso)…
Sva­ria­ti anni fa andai a tro­va­re que­sto liu­ta­io che abi­ta­va nel cuo­re del­la sviz­ze­ra vici­no a Win­ter­thur, una casa labo­ra­to­rio in mez­zo alla natura…scelsi il legno e mi feci fare una mera­vi­glio­sa chi­tar­ra in mogano…era una solid body con cor­de di nylon …dal suo­no sorprendente…
Un paio di anni dopo mi arri­vò un fax da que­sto liu­ta­io di talen­to che mi dice­va che chiu­de­va bot­te­ga e se vole­vo acqui­sta­re par­te dei suo mac­chi­na­ri per­chè vole­va cam­bia­re vita e.…mi dis­se che pre­fe­ri­va una vita più sem­pli­ce ed ini­ziò a con­se­gna­re il lat­te tut­te le mat­ti­ne nel­le case con un furgoncino.…
Un liu­ta­io affer­ma­to in cam­po inter­na­zio­na­le che ave­va costrui­to chi­tar­re e bas­si mera­vi­glio­si, e sva­ria­te col­la­bo­ra­zio­ni tra cui la IBANEZ, che deci­de di cam­biar vita così repentinamente…
ed anda­re a fare un lavo­ro umile.…
mi colpì.…ma mi affa­sci­nò parecchio.…
un bel­l’e­sem­pio di chi si met­te in gio­co sen­za pau­ra di cam­bia­re e tra­sfor­ma­re la pro­pria vita.…