Attenzione a finire in carcere… c’è un misterioso virus letale che si aggira nell’aria
Ne sa ben qualcosa Stefano Cucchi, arrestato per spaccio e morto dopo sei giorni. Questo l’articolo sul Corriere.
Quando è entrato in carcere stava bene, i genitori e la sorella lo hanno visto senza segni.
Sei giorni dopo quest’uomo (31 anni, Cristo! Non è una bella età per morire in carcere) muore senza che i parenti abbiano potuto fargli lo straccio di una visita.
Glielo hanno fatto vedere da un vetro, a distanza. Il volto tumefatto, la mandibola dislocata, un occhio enucleato e tre vertebre spezzate come si apprende dall’autopsia.
I carabinieri assicurano che non vi è stato maltrattamento.
Dunque si può solo ipotizzare la presenza di un virus letale che ha un effetto devastante sui tessuti umani e sbriciola le vertebre. O forse è un virus psicotropo che invece fa in modo che il paziente vada a dare delle facciate contro il muro e a cavarsi gli occhi da solo, come in un film horror di serie “B”.
Un virus letale al punto che, nonostante il ricovero in condizioni terminali, abbia indotto a non fare comunque vedere il paziente ai famigliari per sei giorni e a disporre l’autopsia immediata, senza che i parenti potessero nominare un perito.
Attenzione a finire in galera… potrebbe colpire chiunque!
Che schifo, ormai siamo americani in tutto.
Ah, già è vero, sono i carcerati americani che subiscono queste cose. Se dovessi finire in carcere, in effetti, c’è da sperare di finire in un carcere marocchino, iraniano, cinese, russo… Magari egiziano. Guarda, piuttosto tailandese, ma americano no, eh… Certe affermazioni mi sembrano deliranti. Mah… Cosa signifca siamo americani in tutto? Lascia stare che fuori da questo contesto posso anche condividere un’affermazione simile con tanto di schifo, ma in questo contesto cosa mi rappresenta? Boh…
ben fatto Franz , quando ci vuole ci vuole , siamo al Cile di Pinochet…
Questo Paese in effetti mi preoccupa. Leggo sul Corriere del 26 ottobre che, in un piccolo paese nel Lazio, una quindicenne è stata violentata da 8 persone. Queste sono state messe in libertà dopo circa due mesi. Fin qui tutto nella norma italiana. Anche perché il sindaco del paese era lo zio di uno degli imputati. E lo zio ha anche pagato i legali ai ragazzi coi soldi pubblici. Ma la cosa che più mi ha sconvolto è che la gente è scesa in piazza a difesa dei ragazzi, dicendo alla televisione ed alla stampa, che in fondo anche lei si sarà divertita e che si tratta solo di ragazzate… Unendo i due fatti di cronaca cosa ne viene fuori?
Che vince la legge del branco… Ma un bel branco di stronzi!
Aggiungo: mi chiedo cos’è cambiato dall’età della pietra… A parte il fatto che alla clava si è sostituito il kalashnikov
e peni turgidi e dolorosissimi per femmine sfortunate e ferite nel profondo!!! Bastardi!!!
Ciao Vale
Ehilà ciao Fede
Che combinazione… oggi leggo un’articolo interessante di “Stampa Libera” a firma di Paolo Franceschetti, che racconta, con dovizia di particolare e soprattutto citando leggi dello stato italiano, di come siamo… nella merda! Tra la varie cose mi permetto di riportare un paragrafo agghiaccante, che non voglio commentare ma che credo sia necessario divulgare.
“Ma il dato più allarmante è che, con il Trattato di Lisbona, viene reintrodotta la pena di morte.
Ovviamente tale dicitura non è presente nel testo del Trattato, ma in una noticina a piè pagina (si continua nell’inganno).
Leggendo attentamente questa noticina, e seguendo tutti i rimandi, si arriva alla conclusione che con il Trattato di Lisbona accettiamo anche la Carta dell’Unione Europea, la quale dice “La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario: Per eseguire un arresto regolare o per impedire l’evasione di una persona regolarmente detenuta ; per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un’insurrezione” (articolo 2, paragrafo 2 della CEDU).”
Per concludere, meglio Pinochet, almeno si mostrava per ciò che era…
Ne convengo…
Scusami Sting, ma ho riletto un po’ quanto denunciavi e temo non dica esattamente quello che riporti. Non viene in nessun modo reintrodotta la pena di morte. Dice proprio altro. Ti prego, rileggi bene anche tu il tutto e te ne renderai ampiamente conto: sono cose diverse giudicare colpevole un individuo per un reato commesso e per tanto condannarlo a morte e, accettare che in una fase di collutazione, di sommossa popolare o insurrezione le forze dell’ordine possano causare la morte di qualcuno, non sei d’accordo? Spero di sì.
pinochet non può essere ‘meglio’ forse è un tantino ‘meno peggio’…
E continuiamo le news dal processo di ulteriore imbarbarimento: liberati i due favoreggiatori e complici dei rumeni dello stupro della Caffarella per scadenza dei termini sopravvenuti…
Perfetto! A quando il chador? Collezione primavera estate 2010?
In effetti tutto questo ricorda proprio un colpo di stato di quella natura lì. Il discorso sarebbe complesso, ma se uniamo questo tipo di imbarbarimento alla crociata contro l’alcol, al progressivo (e qui so che molte persone mi daranno contro) tentativo di allontanare il cane dalle case e dalle città, la delegittimazione di alcune funzioni dello stato, le reali crescenti difficoltà per le donne di crearsi una professionalità con parità di accesso, diritti e tutele ed altre piccole chicche, forse la realtà è proprio nelle profetiche e provocatorie domande della Vale. Forse, se esiste una chiave di lettura, è proprio lì.
Mio dio 🙁 Ma alla fine è saltato fuori cosa è successo??
Al momento non ancora che io sappia… 👿