Riscrivere artificialmente la memoria per eliminare paure e cambiare il comportamento. Non mi pare una grande idea!
Un gruppo di ricercatori è riuscito a cancellare selettivamente una traccia mnemonica, relativa ad un brutto ricordo, in un cervello umano. Qui l’articolo.
Non è che gli viene in mente che il meccanismo di instaurazione della paura e delle emozioni negative è qualcosa da comprendere e superare… no. Loro rimuovono il ricordo del trauma.
Non sono di certo un esperto di psicologia ma a quanto posso avere sperimentato, la nostra personalità è mediamente il risultato delle nostre esperienze. Influenzato certamente da qualcosa di più profondo, ma la costruzione delle paure, dei comportamenti caratteriali, delle reazioni istintive, oltre che dalla genetica che credo giochi parecchio, è sicuramente conseguente alle esperienze fatte.
Ho sempre considerato la mente come una sorta di modello da cui sono stati costruiti i computer (naturalmente su scala immensamente più ridotta) e credo che anche questo caso non dovrebbe fare eccezione. Le nostre esperienze formano i nostri schemi di comportamento. E esperienze successive sono conseguenti di schemi comportamentali pregressi. Ergo, se la logica non mi inganna, spesso l’intero sviluppo di questi schemi poggia su alcuni grandi pilastri esistenziali.
Rimuovere un trauma, magari lontano nel tempo, non credo sia la soluzione migliore a fobie e comportamenti patologici. Anzi.
E’ una mia idea, naturalmente, ma se rimuovo un trauma che ha prodotto degli schemi che, a loro volta hanno prodotto comportamenti e portato ad altre esperienze… non rimuovo tutto ciò che è seguito al trauma in questione. Ne rimuovo l’evento scatenante ma non tutto il resto che è seguito.
La mia personale opinione è che in questo caso l’unica cosa che si ottiene è di far svanire la possibilità di comprendere il perchè di alcune nostre azioni. Non di farle cambiare.
Questo perchè le azioni di oggi non sono il risultato diretto di fatti avvenuti a lunga distanza di tempo ma di tutto quello che è intercorso tra quei fatti e l’azione stessa, oltre che all’interazione di tutto questo con strutture interiori che di fisico non hanno nulla. Insomma l’intero nostro spazio di esperienza di oggi è anche conseguenza di ciò che abbiamo vissuto, bello o brutto che fosse.
Non credo quindi che la rimozione del ricordo traumatico sarebbe sufficiente a fare nulla.
Piuttosto, un aspetto decisamente preoccupante di questa ricerca è l’apertura del vaso di pandora del completo lavaggio del cervello.
Con la stessa tecnologia, credo solo un pelo più avanzata, cosa impedirebbe infatti di sostituire il ricordo dei propri ideali politici, ad esempio, con altri diametralmente opposti?
Oppure anche peggio, di instillare in un essere umano ricordi che alimentino un odio incontrollato per altri esseri umani, magari di un’altra etnia?
Insomma, non mi pare proprio una bella scoperta questa!
Concordo con te… mi pare una scoperta più che altro pericolosa (oscurantismo rulez, in questo caso).
A me sembra semplicemente spaventosa anche soltanto l’idea di cancellare un ricordo come fosse il file di un computer.
I ricordi sono il nostro bagaglio, è tutto quel che abbiamo.
Il passo successivo sarà cancellare la memoria storica di una guerra, un attentato terroristico, uno stupro… che problema c’è… tanto poi arriva qualcuno e cancella i file scomodi…
La verità rende liberi
L’inconsapevolezza non porta da nessuna parte.
La consapevolezza delle cause di un evento traumatico può aiutarci a prevenirne uno similare in futuro.
Al di là di questo, comunque, sono d’accordo con te Frà che questa tecnologia nelle mani sbagliate può divenire molto pericolosa…
:idiot:
asssolutamente no ‚viviamo il mostro presente in base alle esperienze del nostro passato, belle o brutte che siano.grazie a questo sarà un presente logico e continuativo con il nostro passato.
Ciao Emiliana, meno male che non sono il solo a pensarlo! Grazie del passaggio e del commento!