Tracce di Profumo: Il tempo è adesso. – By Valeria
Ci sono istanti della nostra vita di completa espansione durante i quali noi, immersi in una sorta di tempo senza tempo, assorbiamo ogni goccia del presente che ci circonda portandolo all’interno, dilatandolo. Momenti in cui non abbiamo occhi abbastanza per guardare, polmoni sufficienti ad inspirare.
Sembra la descrizione di uno stato alterato della mente tanto ci siamo disabituati a viverlo.
Eppure, cercando nel nostro passato, lontano passato, possiamo facilmente ricordare di averli sperimentati.
Ricordo un pomeriggio piovoso, a casa di una zia. Attraverso i vetri delle finestre della sua cucina guardavo il giardino fiorito ed il melo carico di frutta. Nella stanza si diffondeva il profumo che la terra restituisce quale ringraziamento alla pioggia che la nutre, la disseta, la irrora.
L’ambiente si era riempito della gioia sprigionata dal terreno, dai fiori bellissimi, dall’albero che levava i suoi rami, se possibile, ancora più in altro, e da ciascun filo d’erba che aveva intensificato la sua verde colorazione.
E noi ridevamo. Io bambina, lei anziana. Complici, agli antipodi della vita e proprio per questo entrambe capaci di ascoltare quella gioia. Lei perché non aveva più nulla da perdere, io perché avevo ancora tutto da scoprire.
Quel momento non aveva confini, non aveva ne impegni ne pesi, non aveva paure ne aspettative.
Era solamente l’attimo. E bastava a se stesso.
Poi la vita prende ad accelerare. Prima nella ricerca di sempre nuove esperienze, poi nella fuga da nuove possibili delusioni.
Ma accelera. E noi perdiamo ogni goccia di profumo. Qualcuno vive nel ricordo, molti hanno del tutto dimenticato.
Carichi di pesi e frustrazioni viaggiamo portando fardelli che hanno completamente sostituito la gioia del presente.
Come sistemi chiusi non comunichiamo più con l’esterno, non ascoltiamo più la forza misteriosa della vita.
Ma se potessimo riappropriarci qualche volta, anche per soli pochi minuti, di istanti di completa immersione nel presente, produrremmo un contatto talmente profondo e intimo con noi stessi da toccare corde da tempo assopite e vibranti del piacere di esistere.
Fermare il presente, e lo puoi fare per un attimo solo, significa morire per un attimo…un attimo di immobilità totale dove, a quanto mi è dato di sapere, c’è vera gloria.…