Del sesso giovanile… il seguito

Nel­lo scor­so post ho lascia­to in sospe­so un’a­na­li­si del­le cau­se pos­si­bi­li per l’at­tua­le, sover­chian­te super­fi­cia­liz­za­zio­ne che infi­cia il mon­do del sesso.

Già in pas­sa­to scris­si qual­co­sa al riguar­do, in un post inti­to­la­to “Super­fi­cia­liz­za­re per sov­ver­ti­re: il ses­so” ma oggi desi­de­ro appro­fon­di­re quan­to già detto.

Il ter­mi­ne “ses­so”, come mol­ti altri voca­bo­li del­la nostra epo­ca, si por­ta die­tro una marea di signi­fi­ca­ti emo­ti­vi, che nul­la han­no a che vede­re con il con­cet­to in sé.

Già solo pen­sa­re la paro­la “ses­so”, pro­du­ce un cer­to pro­ces­so all’in­ter­no del­la men­te e, subi­to dopo, in misu­ra diret­ta­men­te dipen­den­te dal livel­lo di con­cen­tra­zio­ne su que­sto argo­men­to, modi­fi­che fisiche.

Per para­fra­sa­re Matrix “già vedo pre­cur­so­ri chi­mi­ci anti­ci­pa­re la rea­zio­ne emo­ti­va da cui segui­rà l’ov­via con­se­guen­za fisi­ca”. In altre paro­le, que­sto è un mon­do di arrapati/e, per cui basta nomi­na­re il ses­so che subi­to, a livel­lo con­scio o incon­scio, scat­ta­no imma­gi­ni men­ta­li, più o meno main­fe­ste, di sce­ne erotiche.

Il ses­so fisi­co non è solo “accop­pia­men­to”, non è solo pia­ce­re. E’ solo una del­le tan­te pos­si­bi­li mani­fe­sta­zio­ni di una ten­den­za glo­ba­le di que­sto uni­ver­so: uni-ver­sum; ver­so l’u­no. La ten­den­za all’u­ni­tà è qual­co­sa di gene­ti­ca­men­te codi­fi­ca­to nel­la strut­tu­ra stes­sa del­la real­tà in cui ci troviamo.

Ma sen­za anda­re a sco­mo­da­re prin­ci­pi di cosmo­go­nia, cre­do di poter affer­ma­re qual­co­sa che ognu­no, intui­ti­va­men­te, può rico­no­sce­re come vera; vale a dire, l’e­ner­gia ses­sua­le è una del­le mani­fe­sta­zio­ni più for­ti del­l’e­ner­gia in sen­so lato. For­se la più for­te in asso­lu­to. L’e­ner­gia ses­sua­le è il moto­re del­l’U­ni­ver­so, pro­prio per­chè ten­de a far col­la­bi­re gli oppo­sti, a fon­de­re ciò che è separato.

Il ses­so inte­so in sen­so fisi­co è una “ridu­zio­ne” sim­bo­li­ca di ciò che è real­men­te un rap­por­to ses­sua­le. E un rap­por­to ses­sua­le, con­si­de­ra­to da un pun­to di vista un po’ meno super­fi­cia­le, è l’in­con­tro di due interiori.

Un’e­ner­gia for­tis­si­ma, per un moto­re che, da solo, può por­ta­re a incre­di­bi­le vet­te rea­liz­za­ti­ve, quan­do pene­tra­to e pra­ti­ca­to in Cono­scen­za e Potere.

Dato che que­st’e­ner­gia è così for­te, è logi­co che il sem­pli­ce ten­ta­ti­vo di castrar­la non può che por­ta­re a con­se­guen­ze impre­ve­di­bi­li e mol­to gra­vi su tut­ti i pia­ni: socia­le, spi­ri­tua­le, inte­rio­re e così via.

Il fat­to che in qua­si tut­te le reli­gio­ni mono­tei­ste il ses­so ven­ga rego­la­men­ta­to, non par­te da un prin­ci­pio nega­ti­vo, al con­tra­rio. Que­sto per­chè l’e­ner­gia ses­sua­le, così poten­te e così inten­sa, può esse­re como­da­men­te uti­liz­za­ta per fini che con l’e­vo­lu­zio­ne non han­no nul­la a che vede­re. In altre paro­le, l’u­ti­liz­zo sba­glia­to di que­sta ener­gia può por­ta­re a “invo­lu­zio­ne” anzi che ad “evo­lu­zio­ne”.

La rego­la­men­ta­zio­ne del ses­so da par­te del­la reli­gio­ne e, di con­se­guen­za, da par­te degli orga­ni socie­ta­ri respon­sa­bi­li per la civil­tà nel­le varie epo­che, riten­go aves­se quin­di un fine di pre­ven­zio­ne da atti invo­lu­ti­vi, per­pe­tra­ti più o meno consapevolmente.

Ma l’uo­mo ama fare casi­no, per cui, con il pas­sa­re dei seco­li, le varie reli­gio­ni e, con esse, la socie­tà, si sono per­si per stra­da le moti­va­zio­ni ori­gi­na­li, rima­nen­do con in mano esclu­si­va­men­te… la castrazione.

Que­sta castra­zio­ne, basa­ta appun­to su prin­ci­pi mora­li ormai del tut­to ini­qui, ha distrat­to com­ple­ta­men­te da un sen­ti­re più pro­fon­do, indi­spen­sa­bi­le per una cor­ret­ta con­ce­zio­ne di ciò che in real­tà un rap­por­to ses­sua­le rappresenta.

Ma la poli­ti­ca, paral­le­la­men­te non strut­tu­ra­ta in modo cor­ret­to, ha pre­so la pal­la al bal­zo e ha segui­to la ten­den­za, per ben altro motivo.

Con­trol­la­re il ses­so, por­ta­re gli esse­ri uma­ni a non veder­ne la vera poten­zia­li­tà evo­lu­ti­va, signi­fi­ca evi­ta­re l’ac­ces­so degli stes­si esse­ri sia alla cono­scen­za vera del­l’e­ner­gia ses­sua­le, che alle pos­si­bi­li­tà che l’u­so cor­ret­to di que­sta ener­gia può conferire.

Ma dato che la pul­sio­ne ses­sua­le, pro­prio per­chè inscrit­ta nel DNA del­l’u­ni­ver­so, non può esse­re castra­ta sen­za con­se­guen­ze nega­ti­ve, ecco che il modo miglio­re per intro­dur­ne un cer­to con­trol­lo è… esat­ta­men­te l’op­po­sto: spin­ge­re l’u­ma­ni­tà ad una con­ce­zio­ne sem­pre più mate­ria­li­sti­ca e del tut­to spo­glia di ogni cono­scen­za di ciò cui può por­ta­re un cor­ret­to uti­liz­zo del­l’e­ner­gia sessuale.

Da qui vie­ne, secon­do me, la ten­den­za odier­na, mol­to aiu­ta­ta dal natu­ra­le evol­ver­si del­la sto­ria, a ren­de­re tut­to ciò che riguar­da il ses­so sem­pre più super­fi­cia­le da un lato, oppu­re sem­pre più “proi­bi­to” dall’altro.

Due modi di ren­de­re indi­spo­ni­bi­le alle mas­se tut­to ciò cui potreb­be por­ta­re una cor­ret­ta visio­ne ses­sua­le e una vera, pro­fon­da cono­scen­za dei prin­ci­pi ad essa connessi.

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11 Commenti
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Fabio

Arti­co­lo interessante.…

Se ho ben capi­to, ritie­ni quin­di che, alme­no in un pri­mo momen­to, la rego­la­men­ta­zio­ne del­l’E­ner­gia Ses­sua­le aves­se “inten­zio­ni positive”?

Potre­sti appro­fon­di­re que­sto punto? :
“La rego­la­men­ta­zio­ne del ses­so (…) riten­go aves­se quin­di un fine di pre­ven­zio­ne da atti invo­lu­ti­vi, per­pe­tra­ti più o meno consapevolmente.”

Fabio

Ciao Franz…giungo allo­ra a “bus­sa­re” dopo una deci­na di giorni…per sape­re se ti va di appro­fon­di­re quel pun­to indi­ca­to… grazie!

Artos

Ciao Franz, ma la fusio­ne degli oppo­sti che tu dici se la pro­vi per 4 o 5 vol­te o addi­rit­tu­ra per i più bra­vi 2 vol­te poi si rea­liz­za? Ed è per caso coin­vol­ta la volontà?
Ciao

jackill

:wow: :swim:

Roby

Vole­vo espri­me­re il mio pen­sie­ro a riguar­do.. La mia gene­ra­zio­ne e’ cre­sciu­ta con il ter­mi­ne “fare l’a­mo­re” e non “fare ses­so”. Nel­l’e­tà del­la puber­ta’ ricor­do che sen­tir dire “fare l’a­mo­re” ave­va un signi­fi­ca­to oltre che fisi­co anche emo­ti­vo e sen­ti­men­ta­le rac­chiu­so nel­la paro­la stes­sa. Anche il ter­mi­ne “amo­reg­gia­re” sep­pur anti­qua­to da’ un’i­dea di qual­co­sa di + com­ple­to anche per quei gio­va­ni che non han­no mai avu­to di que­ste esperienze.
“Fare ses­so” inve­ce (ter­mi­ne impor­ta­to dal­l’a­me­ri­ca e pede­stre­men­te tra­dot­to, che in ita­lia­no sareb­be per di più scor­ret­to in quan­to se man­gia­mo non dicia­mo fare boc­ca-sto­ma­co o se andia­mo al bagno non dicia­mo fare c..lo e via discor­ren­do) impli­ca, per i ter­mi­ni stes­si, uti­liz­za­re il ses­so fine a se stes­so. Un gio­va­ne sen­za espe­rien­ze, cre­sciu­to in una socie­ta’ che usa que­sto ter­mi­ne, ha gia’ un’i­dea distor­ta a prio­ri del ses­so in quan­to per il ter­mi­ne ses­so si inten­de pro­prio solo l’or­ga­no di ripro­du­zio­ne e di con­se­guen­za il suo utilizzo.
L’i­ta­lia­no e’ una lin­gua cosi’ bel­la che per ogni cosa ha dei sino­ni­mi che sono rap­pre­sen­ta­ti­vi anche per mol­te emo­zio­ni, quin­di il mio pic­co­lo con­si­glio e’ quel­lo di uti­liz­za­re i ter­mi­ni piu’ appro­pria­ti anche con le nuo­ve gene­ra­zio­ni, e se non si voglio­no uti­liz­za­re per­che’ anti­chi all’o­ra non ci si stu­pi­sca se i nostri figli “fan­no ses­so” con i pro­pri simi­li o peg­gio con i piu’ gran­di, come stru­men­to o come sem­pli­ce azio­ne meccanica.
Ora vado a “fare fati­ca” cioe’ lavorare…

Franz
Reply to  Roby

Bel­la osser­va­zio­ne! Gra­zie del pas­sag­gio e del com­men­to! :bye:

Roby
Reply to  Franz

Gra­zie.. la cosa tri­ste e’ che oggi il ter­mi­ne “fare l’a­mo­re” non si usa piu’ non per­che’ anti­qua­to ma per­che’ sem­bra che met­ter­ci i sen­ti­men­ti non vada + di moda e quin­di si rischia di esse­re eti­chet­ta­ti come “bac­chet­to­ni” o con­si­de­ra­ti dei “debo­li”.
Tu stes­so hai scel­to di usa­re que­sto ter­mi­ne nel tuo post volen­do pero’ chia­ra­men­te inten­de­re “fare l’a­mo­re”, pro­ba­bil­men­te con­di­zio­na­to anche tu da que­sto costu­me socia­le. Difat­ti quan­do dici ‑Il ses­so fisi­co non è solo “accop­pia­men­to”, non è solo pia­ce­re..- in real­ta’ inve­ce e’ pro­prio il contrario.
Suc­ce­de cosi’ che ormai per con­ven­zio­ne si usa un ter­mi­ne tec­ni­co, oltre­tut­to inap­pro­pria­to, “fare ses­so” attri­buen­do­lo ad un con­cet­to diver­so e piu’ pro­fon­do “fare l’a­mo­re”. E pur­trop­po que­sto erro­re ormai e’ tal­men­te comu­ne che non ci fac­cia­mo nean­che piu’ caso. E se non ci fac­cia­mo piu’ caso noi figu­ria­mo­ci chi e’ alle pri­me armi.

un caro saluto

Franz
Reply to  Roby

Vera­men­te mi pare che tut­to l’ar­ti­co­lo espri­ma pro­prio una con­dan­na al con­di­zio­na­men­to; non per pole­mi­ca, ma non mi pare di aver usa­to l’al­lo­cu­zio­ne “fare ses­so” in nes­su­na par­te dell’articolo…

Roby
Reply to  Franz

Chie­do scu­sa for­se ho spie­ga­to male quel­lo che vole­vo dire..
anch’io non voglio pole­miz­za­re su quan­to hai scrit­to per­che’ l’e­spres­sio­ne di con­dan­na al con­di­zio­na­men­to cui sia­mo vit­ti­me tut­ti e’ chia­ris­si­ma. Pero’ i ter­mi­ni sono un po’ ambi­gui pro­prio per­che’ que­sto con­di­zio­na­men­to e’ tal­men­te radi­ca­to che for­se noi stes­si non ce ne accorgiamo.
Il ses­so fisi­co come lo chia­mi tu pro­prio per­che’ e’ fisi­co non pre­ve­de impli­ca­zio­ni emo­ti­ve o di natu­ra sen­ti­men­ta­le, cosi’ come il rap­por­to ses­sua­le, che e’ l’at­to fina­liz­za­to alla pro­crea­zio­ne, per­tan­to avre­sti dovu­to scri­ve­re “..il ses­so fisi­co o il rap­por­to ses­sua­le (che dir si voglia) SONO solo accop­pia­men­to e pia­ce­re fisi­co..” e non il contrario.
E’ il “fare l’a­mo­re” che inve­ce inclu­de sia il ses­so fisi­co (rap­por­to sessuale/fare ses­so) che tut­ta la gam­ma di emo­zio­ni e sen­ti­men­ti che met­te anche due ani­me in comunione.
In sostan­za se’ c’e’ sen­ti­men­to chia­mia­mo­lo “fare l’a­mo­re”, se non c’e’ va bene anche ses­so fisi­co, rap­por­to ses­sua­le o piu’ sem­pli­ce­men­te sc…ta
Con­sen­ti­mi que­sta pre­ci­sa­zio­ne sen­no’ con­ti­nuia­mo a dar­la vin­ta ai “con­di­zio­na­to­ri”.
Non distur­bo piu’..