>

Usare il cellulare come ripetitore: idea geniale!

cdfL’hanno avu­ta alcu­ni ricer­ca­to­ri austra­lia­ni.

Praticamente si sfrut­ta la rete WiFi di cui sono dota­ti qua­si tut­ti i tele­fo­ni­ni odier­ni, tra­sfor­man­do ogni sin­go­lo tele­fo­no in un ripe­ti­to­re di segna­le. E’ un’ot­ti­ma idea, per­chè rean­de il tele­fo­no indi­pen­den­te dal­la pre­sen­za di anten­ne del gesto­re, facen­do rim­bal­za­re il segna­le da un tele­fo­no all’al­tro fino a che non si arri­va in zona coperta.

Con un soft­ware ben scrit­to han­no risol­to il pro­ble­ma del­la limi­ta­tez­za del­la ban­da, sud­di­vi­den­do il segna­le su tut­ti gli “hotspot” rap­pre­sen­ta­ti dai cel­lu­la­ri nel­le vicinanze.

L’utilità del­la cosa diven­ta evi­den­te in casi di emer­gen­za, ad esem­pio in caso di ter­re­mo­ti, per cui i tra­lic­ci dei ripe­ti­to­ri GSM sono cadu­ti o in avaria. 

Tutto que­sto però mi ha fat­to veni­re in men­te una rifles­sio­ne che ave­vo fat­to qual­che tem­po fa.

Non tut­ti si ren­do­no con­to che un tele­fo­no cel­lu­la­re non è altro, di fat­to, che una rice­tra­smit­ten­te, tra l’al­tro anche dota­ta di una discre­ta poten­za, dato che il segna­le di usci­ta arri­va fino a 2 Watt!

In real­tà quin­di, baste­reb­be abi­li­ta­re il soft­ware del tele­fo­no ad agi­re come tale (il cosid­det­to push-to-talk) per ren­de­re le comu­ni­ca­zio­ni a bre­ve rag­gio del tut­to gratuito.

Negli Stati Uniti, Motorola ave­va imple­men­ta­to pro­prio que­sto siste­ma nei suoi appa­rec­chi, men­tre in Europa i gesto­ri del­le varie com­pa­gnie tele­fo­ni­che han­no fat­to car­tel­lo, boi­cot­tan­do la cosa alla gran­de pres­so i prdout­to­ri di cellulari.

Un’altra por­ca­ta dei tem­pi nostri, in altre parole!

Condividi

3 Comments

  1. Il Veronesi ha detto:

    Domanda da igno­ran­tis­si­mo: ma ce la fan­no? Voglio dire, nel cen­tro di una cit­tà come Milano (per non par­la­re di una Tokio o New York), non si rischia che ti si impal­li il telefono?

    • franz ha detto:

      Credo, come det­to sopra, che in que­sto caso la genia­li­tà stia pro­prio nel meto­do di sud­di­vi­de­re la tra­smis­sio­ne del­la voce in pic­co­le par­ti di ban­da, distri­bui­te su tut­ti i cel­lu­la­ri a portata.
      In que­sto modo riten­go che la pos­si­bi­li­tà di un’im­pal­la­ta sia ragio­ne­vol­men­te bassa…