Aridaje col glutine e la celiachia…
Trovo l’ennesimo strillo sull’ennesima scoperta che potrebbe portare ad una cura per quelle persone che soffrono di celiachia, e che a causa di questa patologia conducono una vita davvero infame.
Fermo restando che, ovviamente, trovare una cura per questa malattia non sarebbe davvero male per chi già ne soffre, faccio notare che la cosa sposta ma non modifica la prospettiva.
Il fatto che si trovi una cura per una certa patologia, non significa che la causa di quella patologia sia risolta.
Il fatto è che il glutine, abitualmente presente nella maggior parte dei cereali, non è di certo in quantità tale da produrre reazioni autoimmunitarie (in forte aumento negli ultimi dieci anni).
Il vero problema è che il glutine (come molte sostanze considerate “inerti” o “non tossiche”), a furia di dai e dai diventa tossico per forza.
Avete idea di quanti cibi preparati contengano glutine? Praticamente tutti. Dal sugo ai dolci, dai preparati da forno alle carni, dai cibi precotti a quelli crudi, dal pane alle torte… praticamente l’industria alimentare moderna il glutine lo ficca dappertutto.
Il che equivale a dire che, in un anno, uno si cala nello stomaco una tale quantità di questa proteina che alla fine qualcosa può succedere, ed ecco che scatta l’intolleranza, moderata o grave, o la stessa celiachia.
Questa semplice considerazione dovrebbe portare, in una società che non fosse popolata e diretta da pessimi elementi, oltre a cercare una cura per chi è già malato, alla conseguenza di NON usare più il glutine laddove i cibi non ne contengano già di loro.
In questo modo l’esposizione della popolazione al glutine calerebbe drasticamente e così, sono certo, farebbero anche i nuovi casi di celiachia e intolleranza.
Ma loro no! Non ci pensano neppure. L’unica cosa che gli interessa è trovare una cura (cosa necessaria, anzi indispensabile direi…) e non, come suggerirebbe il buon senso, fare in modo che i nuovi casi di questo malanno calino.
Certo, così potranno continuare a ficcare il glutine ovunque e, soprattutto, potranno contare su una clientela sempre fresca per l’eventuale cura.
Fantastico, direi… due piccioni con una fava…
.…siamo alle solite piuttosto di risolvere la causa ( come tu hai esposto ) inventano un vacino che avrà la funzionbe di arricchire ancora di più le case farmaceutiche…
Non se ne può più di essere presi per il culo!!!!!!!!!!!
Prendiamo coscienza putroppo che in quest’epoca quasi tutto gira intono al dio denaro!!!!!!!!!!!!
donatilla
Be’, a ben guardare è prassi comune NON intervenire sulle cause, ma cercare di contenere gli effetti, quasi sempre generando altre cause, molte volte imprevedibili, data la scarsa conoscenza e l’enorme presunzione dei cosiddetti scienziati.
Gli effetti collaterali di farmaci vengono blanditi con l’assunzione di altri farmaci, che portano altri effetti collaterali.
L’obesità non si sconfigge smettendo di abboffarsi, ma assumendo porcherie che “fanno dimagrire”. L’inquinamento non si combatte, ma ci si ficca in gola l’integratore vitaminico. E via in una catena infinita.
La Vita ci dice, se avessimo la voglia e l’umiltà di osservare, che è contrario alle leggi naturali continuare ad aggiungere, spesso invece è necessario sottrarre. Come non è possibile vivere continuando ad inspirare, non è pensabile sommare effetti a cascata.
Non siamo Dio, e ci comportiamo come il pasticcione apprendista stregone, confidando in quelle quattro nozioni incomplete che abbiamo. E ben si vede dove stiamo andando… :bleah: