Glutine, intolleranza, morbo celiaco, vaccino in arrivo… mi viene un dubbio
Ma siamo sicuri che ce la stiano raccontando giusta?
Tanto per iniziare c’è una bella differenza tra “morbo celiaco” (o celiachia) e intolleranza al glutine. Ma mi chiedo: solo 50 anni fa quante erano le persone celiache o intolleranti?
E’ un bel casino scoprire oggi se questo problema stia aumentando perchè i giornali ne parlano, o se i giornali ne parlino perchè sta aumentando.
Ragionando con logica però, e a quanto si può reperire come dati, sembra che l’intolleranza al glutine stia proprio aumentando. Ma se qualche anno fa questa “patologia” aveva un incidenza molto inferiore, cos’è cambiato?
Ho cercato in giro, e ho scoperto che il glutine non è presente solo come componente naturale in alcuni alimenti, ma viene utilizzato come elemento a se’ stante in una marea di preparati alimentari. Sostanzialmente di glutine, se non venisse “additivato” dappertutto, ce ne sarebbe molto di meno.
A questo punto, mi faccio venire un dubbio (si, proprio come il motto del blog).
Ma il glutine, in assenza di reazioni immunitarie patologiche, fa male o fa bene?
Non è che l’aumento di consumo di glutine ha fatto sì che nel corpo di alcune persone la presenza di questo elemento raggiugesse livelli patogenici?
E’ di questi giorni la notizia della sperimentazione umana di una cura contro intolleranza al glutine e celiachia. Si tratta di un prodotto (ovviamente artificiale) che rimodulerebbe il sistema immunitario dei celiachi per convincerlo ad accettare il glutine.
Ora, nella mia logica, delle due l’una:
a) il glutine è un elemento dannoso in sè per tutti (e non solo per i celiachi e gli intolleranti)
b) il sistema immunitario di celiachi e intolleranti è guasto
Nel secondo caso, siamo sicuri che sia così? Il fatto che sempre meno persone lo tollerino, significa che l’esagerata reazione immunitaria al glutine è effetto di qualcos’altro, qualcosa che di fatto: o guasta il sistema immunitario, oppure guasta qualcos’altro,
Quindi, in entrambi a) e b) esiste una causa, collegata al glutine che lo rende dannoso per l’essere umano, solo che qualcuno reagisce peggio degli altri e sviluppa una malattia autoimmune, gli altri no (ma magari soffrono di altri casini che non sappiamo essere connessi al glutine).
Se non ho ragionato male (il che può essere), alla fine stiamo cercando di convincere il sistema immunitario che una cosa dannosa è invece normale.
Mi pare sinceramente una stronzata!
La diagnosi di celiachia si basa sulla ricerca degli anticorpi specifici per celiachia (antigliadina, antiendomisio e antitransglutaminasi tissutale). Gli anticorpi quindi, nei soggetti celiachi, sono già presenti nell’organismo che in pratica riconosce il glutine come un pericolo. L’assunzione di glutine causa la malattia solo nei soggetti predisposti e non “guasta” il sistema immunitario.
La prevalenza di questa malattia è andata vertiginosamente aumentando in questi ultimi anni, non perché essa sia in realtà aumentata, ma perché si sono resi disponibili esami che ne hanno reso più facile l’individuazione.
Il fatto che gli anticorpi in questione siano presenti nel corpo di un celiaco… sono proprio la malattia stessa, che non a caso fa parte di quelle patologie autoimmuni.
Infatti l’assunzione di glutine non guasta il sistema immunitario, ma rimane il fatto che il glutine è una sostanza dannosa per l’uomo. Solo che i soggetti predisposti possono sviluppare una reazione particolarmente violenta.
L’aumento dei celiaci non può essere visto come una “illusione” statistica data dal fatto che ci sono esami più efficienti. Sarebbe come dire che non sono aumentati i casi di cancro, ma il numero di diagnosi fatte grazie a nuovi mezzi di indagine.
Almeno… mi pare… 😉