Ci risiamo con gli articoli del cazzo sull’influenza A?
Attenzione che mo’ ricominciano a rompere i coglioni! Non contenti della figura di merda dello scorso anno, i giornali sembra che stiano per ricominciare a suonare il tamburo dell’allarmismo sulla suina.
Questo è il primo della serie. Parla di una animal trainer di 26 anni apparentemente sana, morta in inghilterra di Influenza suina.
Nell’articolo spiegano della “preoccupazione delle autorità” (la cui idiozia ormai nei confronti di questa influenza è accertata oltre che complice e vittima allo stesso tempo) per la 39° vittima in UK.
E io ricomincio a denunciare l’ignoranza e l’inutile allarmismo nonche la disinformazione prodotta da articoli simili.
Tanto per iniziare: la donna morta è vero che non aveva problemi pregressi, ma è anche vero che viveva la sua vita a contatto con animali, dunque un possibile terreno fertile per mutazioni virali più aggressive. Cosa di cui nessuno, ovviamente, fa menzione.
Per proseguire, beccatevi questo comunicato del 23 Novembre 2009 da parte dell’Ufficio Stampa del Ministero della Salute e delle Politiche Sociali, in cui si dice chiaramente che la mortalità di questo virus del cazzo era l’anno scorso di 100 volte inferiore alla norma (0,003 per cento contro 0,2 della normale influenza) se non addirittura meno.
Quindi, se il virus è lo stesso non c’è motivo di allarme, se è mutato il vaccino non serve a un cazzo. Ergo, cari giornalisti, vediamo di non rifare la figura di merda dello scorso anno.
In UK sono morte 39 persone a causa dell’influenza A “in poche settimane”. Quante? 2, 10 o 20? E nello stesso periodo quante sono morte di influenza normale? Qual’è il normale tasso di mortalità per influenza (non suina) nello stesso periodo negli anni?
Dopo di che, di grazia, di queste 39 persone quante erano in possesso di fattori di rischio fuori dalla norma quali età oltre i 60 anni, problemi respiratori, intestinali o cardiocircolatori?
Perchè non le dite queste cose?
Ma è semplice: perchè non avete voglia di andare a cercare i dati veri che, con ogni probabilità, vi impedirebbero di scrivere articoli inutili, allarmistici e superficiali come questo.
E allora ve li dico io i numeri che voi giornalisti non avete voluto andare a cercare:
Totale di morti per influenza nel 2009 in UK: 39 (ma il governo inglese continua a parlare di 12.000, perchè? Non sarà forse per vendere i vaccini?) La realtà è che IN TUTTO IL MONDO il numero (stimato, dato che non esistono, guarda caso, registrazioni in merito) è tra 24.000 e 36.000. Cos’è… Dio odia l’inghilterra? Potrei anche capirlo, ma mi pare un po’ strana, no?
Andamento della mortalità per influenza (negli Stati Uniti): come si vede dalla figura a destra segue una curva sinusale costante. Un picco di mortalità ci fu nel 2008, quando la suina non c’era ancora.
Tasso di mortalità media della normale influenza: 0,2 per cento
Tasso di mortalità media dell’influenza AH1N1: 0,003 per cento
Tasso di contagiosità della normale influenza: 15%
Tasso di contagiosità dell’influenza AH1N1: 33%
Prima ho detto “tasso” di mortalità, non “numero totale di morti”. Se i contagiati di un virus sono 1.000 e i morti 10, il tasso è dell’1 per cento. Se i contagiati di un altro virus sono 100.000 e i morti 20, il tasso è dello 0,5 per cento. Quindi la mortalità è la metà, anche se il numero di morti è il doppio. Così si fanno i conti.
Quest’anno il ceppo A dell’influenza è predominante a causa della diffusione dello scorso anno. Ma sempre di influenza trattasi, non è un nuovo morbo, anzi, è un virus meno letale, ma molto più contagioso.
I casi di influenza saranno molti di più quest’anno e quindi anche i morti saranno più numerosi, ma sempre meno in proporzione che se ci fosse lo stesso numero di casi di influenza stagionale.
Chiaro il concetto? LA SUINA E’ MENO MORTALE DELL’INFLUENZA NORMALE!
Quello che non si riesce a trovare in giro (ma guarda che caso strano…) è il numero di persone con reazione avversa al vaccino che hanno messo in giro l’anno scorso, un vaccino tirato su in fretta e furia, che addirittura alcune nazioni come la Polonia si sono rifiutate di acquistare, da tanto era zeppo di adiuvanti e sostanze chimiche sospette.
Un vaccino che, oltre che non servire a un cazzo, ha serie possibilità di indurre problematiche a lungo termine molto peggiori dell’influenza stessa, proprio per la presenza al suo interno di adiuvanti pericolosi come lo squalene e il mercurio, per non parlare di altro.
Che bello il “PORCO ALATO”!!! :nodpig:
:muah: :muah: :muah: