La Gelmini vuol far leggere la Bibbia a scuola
Notizia comparsa ieri sui quotidiani, in cui si cita la seguente frase, attribuita al Ministro Mariastella Gelmini:
«La scuola deve istruire i ragazzi ma deve anche formare dei cittadini responsabili e degli adulti consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Questo insieme di valori e insegnamenti, nel mondo occidentale, è rappresentato dalla tradizione cristiana».
La tradizione cristiana non ha nulla a che vedere con i propri diritti, doveri e responsabilità ma con il mondo dell’interiore, della fede e dello spirito, così come la tradizione musulmana, ebraica, buddhista, indù e tutte le altre tradizioni religiose o filosofiche. Lo studio delle religioni, delle filosofie e delle vie realizzative in genere, dovrebbe far parte dell’educazione scolastica insieme alle altre materie, e non limitarsi alla sola bibbia.
Dallo sviluppo interiore di un essere umano nascerà tutto; la sua coscienza civile, consapevolezza sociale e capacità di elaborare un corretto ed armonico pensiero dipendono tutte dal livello di consapevolezza e dall’interiorità di un individuo. A maggior ragione, quindi, è assurdo limitarne la visione ai soli valori cattolici.
Religioni e filosofie comparate, ecco cosa si dovrebbe introdurre nell’ordinamento scolastico; in questo modo si fornirebbero ai futuri adulti gli strumenti per poter almeno iniziare a comprendere il mondo spirituale di altre culture.
Far studiare solo la bibbia significa semplicemente reiterare l’ingerenza predominante del pensiero cattolico nell’educazione dei nostri figli, educazione che, al contrario, dovrebbe tenere presente che si stanno formando dei giovani che saranno adulti in un mondo in cui comprensione e conoscenza del pensiero di altre religioni potrebbero fare la differenza tra un mondo che vive in armonia e uno in cui chiunque segua una religione, un pensiero o una filosofia diversa dalla nostra è da considerare nemico.
Volenti o no, la società del futuro è multietnica, multirazziale e multireligiosa: che senso ha far studiare la sola bibbia in una scuola che, per definizione, dovrebbe essere laica e che, sempre per definizione, dobvrebbe formare coloro che saranno adulti tra una decina d’anni?
Secondo me nessuno, a meno che non si affianchi anche lo studio di Corano, Cabalah, Veda, Sutra etc. etc.
Certo, occorrerebbero insegnanti preparati, in grado di spiegare e disquisire sulle similitudini e le differenze tra i vari pensieri, inserendoli nel corretto contesto sociale e culturale e fornendo le adeguate chiavi di lettura per dei giovani individui nati in un’era estremamente tecnologica e materialista.
Ma questo, come dice il saggio, è tutto un altro paio di maniche…
Secondo me se vi fosse una materia di “storia delle religioni” in cui venissero insegnati i principi e la cultura delle grandi religioni nelle scuole sarebbe una cosa buona. Ovviamente non parlo della Bibbia, ma uno studio serio e sopra le parti sulle religioni. Così come al liceo si studia filosofia, perché non aggiungere anche storia delle religioni? So che non ha nulla a che vedere con la proposta della simpatica Gelmins, ma mi è venuto in mente. Comunque le radici cristiane dell’Europa vanno preservate, a parer mio, insieme a quelle celtiche e pagane in genere, insieme a quelle sciamaniche e ad altre, che purtroppo sono state per lungo tempo “potate”. Quindi, Gelmini a parte: per me far tornare il tema religioso-culturale come oggetto di studio è una buona idea, ma senza che vi sia una religione a fare da “padrone di casa” poco ospitale, se no meglio evitare.
Credo che il compito di […]formare dei cittadini responsabili e degli adulti consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri […] sia innanzitutto della famiglia in cui il giovane nasce e cresce. Credo che i bambini imparino con l’esempio più che con le parole.
Si può essere responsabili anche senza essere religiosi (e si può essere religiosi anche senza essere responsabili, purtroppo), e trovo che una frase come quella del Ministro Gelmini suoni più o meno così: “Siccome sei nato in Occidente ti becchi il Cristianesimo, punto e basta”
Ma se fossi nata altrove? Mi sarei dovuta beccare passivamente un’altra religione solo perchè nel paese in cui sono nata è in auge quella?
Alla faccia della fede e del libero arbitrio…
Concordo; la questione è delicata e complessa, va detto tuttavia che prima di accostarsi ad un percorso di spiritualità bisognerebbe aver ottenuto un certo grado di realizzazioni in un percorso di ricerca Interiore…
ovvero l’equazione è la seguente: Ricerca Interiore + Ricerca Spirituale = Realizzazione di uno stato di Armonia e Lucida Consapevolezza di Se e della Realtà circostante.
Dunque ben venga “Storia delle Religioni, Culti e Visioni Spirituali Comparate”, comprendente tutti gli aspetti dai proto culti alle religioni Mono e Politeiste al Taoismo, Sciamanesimo, Shintoismo e perché no pure le credenze popolari su Fate Elfi Folletti ed affini così non si fa torto a nessuno.
Però inserire nel piano di studi anche la pratica dello Yoga, Arti Marziali ed Educazione alimentare non sarebbe male; d’altronde la vita non è solo Spiritualità…
PS: si la famiglia è fondamentale, ma come possono due genitori “tutti identificati e tutti Ciula” dare ai figli un’educazione Armonica?
se non vedono l’ora di parcheggiarli all’asilo perché devono ire a cravagghiari?
Educare un Essere Umano è una cosa di una tale complessità che al confronto pilotare un Jet da combattimento o lo Space Shuttle diventa un gioco da bambini, va da se che occorre qualcuno che “SIA” un po più di un semplice “ANIMALE da RIPRODUZIONE” nevvero!?
Occhio alla penna dunque… :warrior:
Anch’io concordo con Franz e gli altri. Però è bene precisare che la Gelmini è un politico. La politica è un’arte, pertanto per poter essere eletta la prossima volta gli necessitano i voti dei cristiani (cattolici, protestanti e forse pure i testinoni di geova). Questo per quanto riguarda la volontà e il desiderio di essere rieletta. Per quanto riguarda la necessità di sottoscrivere i titoli di debito pubblico, aumenti di capitale di società italiane ed altro che possono servire soldi lei o chi per lei si sottometterà alla volonta della Libia, India, Cina etc. etc. Ciao
La domanda sorge spontanea: non lo si può fare durante l’ora di religione?
In generale mi trovo d’accordo con Franz, con la possibilità di inserire nelle scuole lo studio delle religioni e la ricerca interiore (lo Yoga sta in qualche modo entrando e anche piccole altr iniziative come il teatro educativo e simili).
Mi infastidisce parecchio, però, questa balla che gira da un pò sulle origine cristiane dell’europa e sul fatto che la cultura occidentale odierna abbia il suo fondamento nella cristianità!.
1) Innanzitutto non esiste un “compartimento stagno” fra le varie forme di “paganesimo” presenti in europa e il cristianesimo, anche perché il 99 % dei siti cristiani sono sati eretti su templi pagani più o mno antichi, dalla Basilica di S. Pietro a tutto il cammino di Santiago! E, dalle crociate in poi, un’infintà di caratteristiche culturali e artistiche provengono.…pensate un pò, dall’Islam!
2) Se vogliamo però proprio fare questo spartiacque far un prima e un dopo il cristianesimo in Europa (che ne sò, da Carlo Magno?)allora dobbiamo ammettere che le cose che più lo hanno caratterizzato (cioè non collegate come dicevo prima a culti precdenti, ma novità) sono: colonizzazione a destra e manca,sterminio di “streghe” innocenti, sterminio di nativi americani e cacciata nelle riserve, sterminio di Indios (inclusi vecchi, bambini e stupro di donne)…e oggi, lo stesso identico occidente con le stessi identiche motivazioni continua di quà e di là a “portare” pace e democrazia (ma fra un pò diranno direttamente per portare il cristianesimo!!!!)
:shit: Direi che è da andarne fieri, no?
Perdonami, ma pur essendo in linea di massima d’accordo con te, il tuo commento mi pare essere un monumento al qualunquismo ed alla superficialità.
Quando si parla di radici cristiane si intende una cosa ben precisa, simile alle radici elleniche. La società occidentale, nella sua accezione più culturale e di pensiero, si è sviluppata attorno ad un’evoluzione filosofica, di pensiero e di ricerca, che non mi pare sia megabile che ha avuto una prima esplosione nella filosofia greca ed una seconda esplosione nella filosofia della chiesa, per poi arrivare al periodo del diciottesimo e diciannovesimo secolo, in cui si sono sviluppate le grandi ideologie. Questo significa parlare di radici cristiane dell’europa, il che mi pare innegabile. Se poi parliamo dell’aspetto religioso, mi pare giusto dare il corretto spazio, come dicevo nel commento precedente, anche alle altre ispirazioni religiose del continente, dallo sciamanesimo alle tradizioni celtiche, dal culto della dea madre al politeismo che unificava le credenze di tutta l’Europa. Ma se mi tiri fuori di nuovo le streghe, le colonie e i nativi americani… No dai, diventa un frullato di luoghi comuni e basta. Sbaglio?
Sicuramente ho semplificato eccessivamente, rischiando di utilizzare appunto luoghi comuni.
Ma il senso è un altro, più psicologico che storico.
Quello che volevo dire, in sintesi, è:
Il “seme” del cristianesimo nel senso degli insegnamenti reali di Gesù si è probabilmente sparso nel mondo ma non si sa bene dove, né quale fosse davvero e, sporadicamente, si è manifestato anche in seno alle diverse forme che nel tempo hanno influenzato la storia dell’Occidente
Il “seme” del cristianesimo nel senso di tutta quella serie di paure-colpe-ignoranza- strutturate in corpus ben organizzato, non è presente tanto nella Bibbia o nelle varie ideologie promulgate e per le quali si è ucciso ma, mooooolto peggio, nella mente profonda degli occidentali e, quindi, anche nel dna…
Ammetto di aver scritto nel precedente commento in modo un pò superficiale, ma questo era il senso: ciò che caratterizza oggi gli occidentali (anche questa allora è generalizzazione, ma per capirci bisogna farlo) è una “mentalità” di cui non sono orgoglioso.
L’altra cosa, riguardo alle radici cristiane (stavolta non nel senso delle paure etc. di cui sopra ma dei principi che lo caratterizzano), ogni sincero antropologo sà che il confine fra sciamensimo e cristianesimo è netto quanto lo è la pubertà dall’adolescenza.…cioè…non esiste confine, ma solo cambiamento senza soluzione di continuità. Quindi se vogliamo stabilire insieme che le fondamenta del pensiero odierno provengono dal cristianesimo ok, esattamente come diciamo che l’anno 0 è quello in cui è nato Cristo.…ma il tempo non è davvero iniziato allora!
La civiltà europea (da cui è nato il cosiddetto Occidente) è nata prima del cristianesimo che, ironia della sorte, è nato in medioriente!! Capisci che confusione che si sta facendo? Dire che la cristianità rappresenta l’origine e la qualità specifica del mondo occidentale.…questo è un luogo comune, piena di falle!
Ogni cristiano che pensa di provenire da una cultura diversa dal “selvaggio sciamanesimo” dovrebbe ricordarsi che durante l’Eucarestia si mangi il corpo e si beve il sangue del suo Dio!!!
Spero di essere stato più chiaro.
Spero.
Ok, allora sottoscrivo!
in tutto questo, mi gioco le palle che la Gelmini la Bibbia non l’abbia MAI letta!.. :smokered:
sarebbe fighissimo interrogarla a bruciapelo :party:
La cosa più grave mi pare che se venisse interrogata sul sistema giuridico italiano non saprebbe rispondere, dalla costituzione fino all’ultimo regolamento… Se non legge la Bibbia pazienza, ma se non conosce il diritto e deve promulgare leggi… poi può uscirsene con ste proposte.
sì..ma ha cambiato taglio di capello..ora è un taglio serio e professionale!
vuoi dubitare forse della sua serietà?
:smoking: