Asura – By Giuseppe
Continuiamo con la “visione” indiana di come vanno le cose nell’universo (e quindi anche sul nostro pianeta).
Secondo la corrente Bhagavata, ed altre, il Signore Supremo di tutti gli universi è Vasudeva, Vishnu (attenzione a non antropomorfizzare la parola Signore: essa sta indicare il Principio Supremo immanente e allo stesso tempo trascendente la manifestazione materiale, Vasudevam sarvam iti, Tutto ciò che esiste è Vasudeva, affermano le antiche scritture). Vasudeva è il Brahman Nirguna, Quello, il Quarto… e allo stesso tempo la fonte di tutti gli Avatara e di tutti gli universi.
Da un Avatara di Vasudeva, precisamente Maha-Vishnu, emanano innumerevoli Brahma.
Ogni Brahma è padre-madre di uno specifico universo.
Tra i primi esseri divini generati dalla mente di Brahma vi sono gli Asura e i Deva (Sura).
I Deva si accordarono sin da subito col “piano” evolutivo di Brahma, perciò assunsero differenti incarichi per servire la causa comune.
Gli Asura, invece, mostrarono insofferenza e ribellione nei confronti del Padre e dei Fratelli Divini.
Le caratteristiche psicologiche degli Asura sono: invidia, bellicosità, accentramento di tutto attorno a se stessi, voglia di spadroneggiare, egoismo, arroganza, orgoglio, avidità e tante altre “belle” qualità: tutte volte a distruggere l’opera creativa di Brahma per stabilirne una propria che, guarda caso, è sempre in antitesi con quella dei Deva.
Gli Asura sono influenzati dai guna Rajas e Tamas.
I Deva, invece, dal Sattva guna (da qui l’importanza di elevarsi al Sattva guna come base da cui “spiccare il volo” verso ciò che sta oltre la manifestazione.
Tornando agli Asura, si dice che vi siano innumerevoli galassie sotto il controllo dei Titani-Asura, e intere razze asservite a questi “signori oscuri”. Intere razze che nascono e crescono, senza rendersene conto, coltivando in se stesse le caratteristiche psicologiche asuriche.
Il grande problema dei Deva, e degli Avatara, è che questi non vogliono lo scontro con gli Asura, perché i primi li vedono come fratelli, mentre gli Avatara li vedono come figli da redimere.
Solo in casi eccezionali, quando è proprio inevitabile, si arriva allo scontro diretto.
Come dice Krishna nella Bhagavad gita: – Quando l’irreligione avanza e la religiosità declina, io scendo in persona per ristabilire l’armonia. –
La battaglia di Kurukshetra è appunto uno di quei casi limite in cui un Avatara incoraggia alla lotta armata.
Precedentemente ci fu un altro Avatara, Parashurama, che personalmente, con la sua scure, decimò interi eserciti di guerrieri orgogliosi e bellicosi.
Ma di solito gli Avatara (non dimentichiamo che anche il Maestro Gesù e Gautama Buddha erano Avatara di Vishnu, Shaktyavesha Avatara per la precisione, cioè esseri individuali realizzati investiti di potere) sono portatori di conoscenza e di amore.
Infatti a cosa servirebbe mai uccidere gli Asura visto che il Jiva trasmigrante porta con sé le sue tendenze irrisolte di vita in vita? Così facendo non si farebbe altro che procrastinare il problema.
La vera soluzione risiede quindi nell’influenzare positivamente gli Asura, in modo da convincerli a cambiare le loro tendenze negative in positive.
Ma l’impresa non è certo facile, perché gli Asura non hanno grandi “codici di onore”, sono egoisti e spesso e volentieri tirano colpi bassi.
La lotta sembra spesso impari, e occorre veramente amore e una pazienza infinita, per i “portatori di luce”, per ammansire anche un solo Asura.
Ma chi può mettere limiti all’Amore?
E poi: non può essere che questa eterna lotta tra Sura ed Asura non faccia anch’essa parte del piano evolutivo (almeno fino a un certo punto del processo)?
Non è forse grazie alla “frizione” tra forza positiva e forza negativa che si è costretti a generare una “terza forza” per risolvere una situazione di stallo?
Forse ognuno di noi vive al proprio interno una simile lotta tra forze della luce e forze oscure, e la vittoria di ognuno di noi sulle forze oscure può segnare un punto a favore del piano evolutivo che, non dimentichiamolo, ha come proposito di portare alla perfezione tutte le razze esistenti.
Perchè costretti?
Credo che non possa esistere un mondo senza bene o male. Credo che l’equlibrio fra le due cose sia fondamentale per far crescere le persone, sia spiritualmente che no.
Non credo possa reggersi un mondo fatto solo di bene o male, in qualche modo uno o l’altro si annienterebbero da soli o no?
Hai ragione. Se rileggi la parte finale parlo appunto dell’importanza delle due forze. Il problema nasce quando gli Asura prevalgono. Allora si rompe l’equilibrio e gli esseri restano incatenati in una visione “oscura”, cioé prettamente materialista e dualista, con tutte le conseguenze che ne derivano (come stiamo vedendo al giorno d’oggi).
Come ai giorni nostri, sì purtroppo.
[…]La vera soluzione risiede quindi nell’influenzare positivamente gli Asura, in modo da convincerli a cambiare le loro tendenze negative in positive.[…]
Ma come si fa ad influenzare positivamente un’Asura? Soprattutto se i Maestri di Luce poi vengono travisati e così vengono travisate le loro parole? O forse sono gli stessi Asura che “inquinano” le parole dei Maestri di Luce?
Si fa, si fa…a volte basta un click che scatta nella mente ed una visione distorta (appunto la visione dualista) può ritrovare la giusta prospettiva. Ma sicuramente non è cosa facile…
Dipende se questa persona vuole.…
Ma un’Asura (domanda assurda credo XD) può un giorno diventare egli stesso Maestro di Luce?
Scusa tutte queste domande, ma sto cercando di capire delle cose…^_^
Dal mio punto di vista credo di sì, ma non sono un’autorità in materia, quindi potrei anche sbagliare. Però ho sentito affermare una volta, da una persona che ritengo una autorità, che quando un signore oscuro ritrova la giusta prospettiva e si rimette in carreggiata si ritrova addirittura un passo avanti a chi non è mai caduto, perchè conosce cose che gli altri non sanno.
Comunque forse è meglio lasciar perdere i grandi asura e pensare al piccolo asura che ognuno di noi coltiva in se stesso.
Milarepa ne è un lampante esempio infatti!!! :warrior:
Attenzione! Non è corretto paragonare Milarepa agli asura, anzi, nulla di più lontano dalla verità.
Milarepa è un Alto Iniziato, e lo era già da molte vite prima di nascere in Tibet. Se egli ha fatto delle esperienze di magia nera è perché ogni Alto Iniziato, ad un certo punto, deve passare per un breve periodo attraverso la “via oscura”, ma solo per conoscere “l’altro lato della Forza”.
AZZ… e va beh ho commesso una imprecisione, ma in buona fede!!! :prrr:
Ma allora sta a vedere che anche Anakin Skywalker era un’ Alto iniziato!? :wow:
Chissà!! Staremo a vedere se faranno un seguito della storia… :muah: